“L’Italia s’è mesta”. Gli Azzurri fuori dal Mondiale

Azzurri, che vergogna: i Campioni del Mondo si disintegrano scandalosamente innanzi alla modestissima Slovacchia che ci fa fuori dal Torneo. Come volevasi dimostrare la nostra partecipazione in Sudafrica si rivela un patatrac. Addio annunciato di Lippi che cederà il testimone a Prandelli.

Marcello Lippi è il principale responsabile della nostra disfatta…epica. E non solo per il suo ruolo, che per sua stessa natura ben si confà all’addossamento delle colpe vere o presunte, ma per aver ceduto alle lusinghe della fama conseguita negli anni, specie dopo l’iride del 2006 (che io mi precipitai a non ricondurre a suoi meriti particolari…), che lo avrà fatto credere infallibile, sempre pronto a brindare a chissà quali vittorie.

Solo così possiamo spiegare il lusso permessosi di tenere a casa la fantasia, ovvero il genio ribelle Antonio Cassano ed un certo Alex Del Piero. Solo ragionando in tali termini si possono ricondurre le motivazioni dell’affidarsi ancora ad un “inguardabile” Camoranesi, ad un “provinciale” come Pepe (che oggi ha fallito all’ultimo secondo il clamoroso 3-3 che ci avrebbe rimesso a galla), ad uno “stagionato” come Zambrotta (e voglio tralasciare, per rispetto alla fascia, Cannavaro), ad un “inconcludente” come Marchisio (chissà cosa avrà visto in lui il tecnico viareggino…) ed ad un “rotto” come Buffon…

Continue reading ““L’Italia s’è mesta”. Gli Azzurri fuori dal Mondiale”

Italia-Slovacchia 2-3: le voci degli azzurri

LIPPI – Queste le prime parole rilasciate da Marcello Lippi in conferenza stampa subito dopo la disfatta dell’Italia contro la Slovacchia: “Mi prendo tutte le responsabilità di questa disfatta. Se una squadra si presenta a un appuntamento così importante come quello di oggi col terrore vuol dire che il ct non l’ha preparata nel modo giusto, soprattutto dal punto di vista psicologico. Mi dispiace molto per tutti, ma è evidente che io pensavo potessi fare con questa squadra determinate cose che non sono accadute: non l’ho preparata a dovere. Tutto mi sarei aspettato, fuorché quello che abbiamo fatto nel primo tempo. Mi dispiace chiudere la mia esperienza con la federazione in questa maniera. Non pensavo di rivincere il mondiale, ma sicuramente credevo di poter fare qualcosa di diverso. In bocca al lupo al mio successore”.
Continue reading “Italia-Slovacchia 2-3: le voci degli azzurri”

Milito e Maicon: tutti i segreti della rivoluzione in atto all’Inter. Juventus, questi acquisti non bastano. Le offerte inglesi che faranno barcollare i nostri club

Nei prossimi giorni, molti dei punti interrogativi che incombono sul futuro dell’Inter si dissolveranno ineluttabilmente. Moratti, da alcune settimane, somiglia ad Aracne e tesse con sagacia ed intelligenza la tela della nuova strategia nerazzurra, dopo il vile “tradimento” di Mourinho.

Il presidente dell’Inter, incolpevolmente obbligato a voltare pagina, dopo aver vinto tutto, proprio dalla fuga dell’uomo su cui aveva riposto incondizionata fiducia, con nonchalance, signorilità e freddezza, volterà pagina. Moratti, lo farà con l’aiuto del “serafico” ma affidabile Benitez, cercando di aprire la porta di uscita a coloro che hanno “tradito” insieme a Mourinho.

Continue reading “Milito e Maicon: tutti i segreti della rivoluzione in atto all’Inter. Juventus, questi acquisti non bastano. Le offerte inglesi che faranno barcollare i nostri club”

Italia-Nuova Zelanda 1-1: Azzurri ancora sterili, ora dobbiamo battere la Slovacchia

L’Italia non va oltre l’1-1 contro la Nuova Zelanda, pareggiando su rigore di Iaquinta (procurato da De Rossi) la rete iniziale di Smeltz (viziata da fuorigioco e da un fallo neozelandese) che ci aveva fatto vedere gli spettri. Azzurri che al momento sono secondi nel Girone con 2 punti, gli stessi della stessa Nuova Zelanda, a -2 dal Paraguay che nel pomeriggio aveva fatto fuori la Slovacchia 2-0 (Vera e Riveros).

Pur avendola dominata dal principio alla fine, l’Italia (un palo con Montolivo sull’1-1) non è riuscita a scollinare il muro eretto dagli oceanici (che l’hanno messa sin troppo sul piano fisico), costringendoci a girare alla larga dall’area di rigore, facendo sì che ci esprimessimo in azioni sterili che non hanno prodotto altro che sudore e fatiche inutili, se si eccettua il rigore procurato dal romanista.

Anche da calci piazzati, sempre battuti in maniera approssimativa, i nostri si sono mostrati inadeguati, sprecando le poche possibilità di violare la loro retroguardia ermetica (difendevano sempre in 11). Un’Italia mostratasi prettamente operaia, e che continua a fallire nel 2010 l’appuntamento con la vittoria, per un’astinenza che è un tutto dire della competitività dei Campioni del Mondo in carica, che così giocando non potranno rispolverare i fasti che furono. Italia che paga l’assenza di un vero numero 10 (Di Natale palesa disorientamento lontano dallo “Stivale” italico), o comunque di un fantasista, tanto più di un fuoriclasse come sarebbe potuto essere un Del Piero o un Cassano, lasciati inspiegabilmente (se non per motivi personali) a casa…

Continue reading “Italia-Nuova Zelanda 1-1: Azzurri ancora sterili, ora dobbiamo battere la Slovacchia”

Italia, Zoff: “Con la Nuova Zelanda potrà sicuramente far bene”

In vista del match di Coppa del Mondo tra Italia e Nuova Zelanda, TuttoBari.com ha intervistato in esclusiva Dino Zoff, ex portiere e capitano degli azzurri nell’82 nonchè ex allenatore della nazionale italiana dal 1998 al 2000. Con la solita educazione e il solito garbo, l’ex bandiera della Juventus ha risposta alle nostre domende.

Che partita sarà secondo lei tra Italia e Nuova Zelanda?

“Sarà una partita accessibile per l’Italia, la squadra potrà fare sicuramente bene”.

Continue reading “Italia, Zoff: “Con la Nuova Zelanda potrà sicuramente far bene””

Milan-Juve, quante trattative: Storari è solo l’inizio. Galliani punta Melo, il “Cacciatore” diventa preda

Con il passaggio di Marco Storari in bianconero, si riapre la linea Milano-Torino, quella interrotta bruscamente con l’estate di Calciopoli e che si pensava fosse difficilmente riapribile.

Ci ha pensato il cambio della dirigenza juventina a rinnovare le alleanze: Beppe Marotta è da sempre un amico della società di Via Turati, in particolare di Ariedo Braida. 4.5 milioni per il portiere ex Sampdoria, ormai è cosa nota: il Milan realizza una plusvalenza fantastica (Storari era arrivato per 1,3 milioni dal Messina, costo ormai ammortato da tempo) e la Juve si tutela, viste le condizioni di Buffon. Tutto finito, amici come prima ed arrivederci all’anno prossimo?

Niente affatto. Sull’A4 serpeggia la voglia di rifinire altri affari, una necessità manifestata già da diverse settimane con incontri a più riprese tra i direttori sportivi: certo ognuno cura i propri interessi, com’è normale che sia, ragion per cui non tutto può decollare senza intoppi. Abbiamo già parlato dell’assalto a Luca Antonini, che Marotta stima personalmente sin dai tempi della Sampdoria: l’offerta di Zebina più conguaglio (non molto ricco) è stata rimandata bruscamente al mittente, senza spiragli di riapertura. Antonini è “incedibilissimo”, per usare un’espressione tipica “alla Galliani”.

Continue reading “Milan-Juve, quante trattative: Storari è solo l’inizio. Galliani punta Melo, il “Cacciatore” diventa preda”

Mercato, Juve: 3 cessioni chiave …

La Gazzetta dello Sport tratta il mercato in uscita in casa Juventus. L’Atletico Madrid ha promesso a breve risposte su Tiago e Fabio Grosso. Due operazioni che alleggerirebbero i conti, soprattutto sul monte stipendi. In questo filone c’è anche la vicenda di David Trezeguet, in contatto con la Major League per un posto nella franchigia di Los Angeles.

Continue reading “Mercato, Juve: 3 cessioni chiave …”

Juve, evoluzione fa rima con rivoluzione: quanti nomi!

La Juve di Delneri ricorda quella di Picchi, un magnifico personaggio e un tecnico da prima pagina se non ci avesse lasciato così presto. Fece in tempo a disegnare e rivoluzionare una squadra nuova, che avrebbe fatto epoca.

Siamo a quei giorni. La Juve è cambiata a livello dirigenziale e tecnico (per fortuna, direte), si è affidata a menti e mani e sapienti, ma non basta. Alle idee vanno aggiunti i fatti. Che, nel modo del calcio, si possono così sintetizzare: giocatori che vanno e giocatori che vengono, secondo un piano concordato tra allenatore e società. Quest’ultima, prendendo Gigi Delneri, sapeva bene che doveva anche rispettarne i desideri tattici. Non date retta, potendo, agli allenatori che si dicono in grado di presentare tre o quattro moduli diversi. Ci vuole una vita per capire e insegnare un gioco. Chi dice di capirne e di poterne insegnare più di uno, è un fenomeno o un venditore di fumo.

Continue reading “Juve, evoluzione fa rima con rivoluzione: quanti nomi!”