Ridateci il Mondiale …

Ormai il Mondiale è iniziato da 5 giorni e possiamo dire a chiare lettere che non è stato sinora il Mondiale che tutti attendavamo ricolmi di entusiasmo da 4 anni. Le speranze di veder fluire uno spettacolo degno della kermesse, uno show che rispecchiasse il valore della manifestazione, sono state mal riposte.

Finora abbiamo assistito ad un vero “obbrobrio”, da ogni punto di vista, da quello del gioco a quello realizzativo, con tutti i top team, Germania esclusa, a deludere le attese. Le ultime squadre ad adeguarsi agli standard della serie “che barba che noia” sono stati Portogallo (con C.Ronaldo ancora deludente in un Mondiale) e Costa d’Avorio, che hanno oltrepassato i limiti dell’indecenza andando a pareggiare 0-0.

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Lippi: “meritavamo i tre punti, grande reazione”

Al termine della prima uscita Azzurra contro il Paraguay il ct della Nazionale, Marcello Lippi ha sottolineato, con un pizzico di rammarico, l’amarezza di non aver conquistato il successo:

Il risultato è il rammarico più grande: meritavamo i 3 punti. Purtroppo abbiamo preso gol alla loro prima azione su calcio piazzato. Può capitare. Poi abbiamo avuto una reazione da grande squadra, ma dobbiamo fare qualcosa di più sottoporta perchè partite cosi vanno vinte.

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Italia-Paraguay 1-1: Lippi stecca la prima

Gli azzurri di Marcello Lippi erano forse i più attesi di questo Mondiale, in virtù del Titolo che portavano in grembo. Ebbene, i Campioni in carica hanno fortemente deluso (o rispettato, a seconda dei punti di vista) le attese, andando ad impattare al cospetto di un non irresistibile Paraguay.

I sudamericani non ci hanno consentito di esprimere il nostro gioco nei 16 metri finali, chiudendo tutti gli spazi, rendendo assolutamente inoffensivi i vari Gilardino, Pepe e Iaquinta, fra i più deludenti dei nostri. Nella nostra comitiva si son salvati invece Montolivo, Criscito e l’autore del provvidenziale pareggio De Rossi, al 9° gol in Nazionale.

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Storia della Serie A del III Millennio: 2008/2009

STAGIONE 2008/2009

Un torneo mai in discussione che vede primeggiare l’Inter per la 4^ volta consecutiva, al 17^ in totale. Un’Inter trascinata come non mai dai gol e dagli assist di Ibrahimovic, che alla fine sarà bomber scelto con 25 reti, davanti a Di Vaio (Bologna) e Milito (Genoa) con 24 centri.

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Zaccheroni:”A fianco di Andrea c’è di nuovo Giraudo”

Da poco più di una settimana non è più l’allenatore della Juventus, e – come Ferrara – adesso pure Alberto Zaccheroni può raccontare la sua verità sul disastro bianconro. “E’ cominciato tutto col 3-3 col Siena, lì c’è stato il crollo. Con i giocatori ho avuto un ottimo rapporto, mi volevano tutti bene eccetto uno. Del Piero? Lui mi ha sempre seguito, mai un’incomprensione. Non ha più i 90 minuti ma resta il migliore. Melo è un giocatore eccezionale, ha una forza fisica atomica. Diego è un fuoriclasse ma non si è adattato, e andrà via. La Juve comunque tornerà a sfidare l’Inter per lo scudetto, anche perché dietr gli Agnelli c’è sempre Giraudo”. Leggi di seguito l’intera intervista a Zac.

Se fosse rimasto, Alberto Zaccheroni sarebbe stato l’unico allenatore in serie A ad aver vinto uno scudetto. Lui e Mourinho, via tutti e due…

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Un’Italia migliore, ma non ancora Mondiale

Si, ok, si è trattato di un’Italia di scorta, ma comunque dell’Italia. Contro il Messico era sembrata una compagine di buoni singoli incapaci di fare una squadra, contro la Svizzera una squadra, almeno, la si è vista, e si sono visti anche sprazzi di gioco sufficiente. «Eh, ma quante critiche!» Mai che si accontentino, questi tifosi italiani. Sarà che abbiamo ancora negli occhi il rigore di Grosso, ecco perché ci aspettiamo che questi azzurri ci facciano divertire e godere.

Anche se, in sincerità, un po’ si è goduto, ieri sera. Non grazie a un opaco Cossu – in molti avrebbero voluto vederlo protagonista, per vedere la faccia di Lippi interdetta sulle scelte fatte – ma grazie a un Gattuso “ringhio” come i vecchi tempi, capace di tirare fuori artigli e denti alla sola vista di un giocatore in casacchina rossocrociata. Si è vista una buona difesa, soprattutto nella ripresa, con gli azzurri che quasi mai hanno rischiato di prendere la seconda segnatura. E si è visto un buon movimento in avanti, anche se ancora troppo poco incisivo (tranquilli, stavolta evito tutta la solfa sulla mancanza di fantasia, eccetera).

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Nella Juve made in Italy che sogna Marotta non c’è posto per Del Piero

Il neo Direttore Generale della Juventus Giuseppe Marotta è stato chiaro nel giorno del suo battesimo bianconero:

Preclusioni verso l’estero non ne ho, ma io sono fautore del made in Italy. Qui in Italia siamo competitivi in ogni settore del calcio: per risultati, valore dei giocatori, e dei giovani, organizzazione societaria e a livello di allenatori.

Dopo aver ipotizzato quindi la settimana scorsa la migliore Juventus che potrebbe nascere per tornare da subito competitivi, stavolta cercheremo di scoprire qual’è la Juventus all’italiana nei sogni del neo DG bianconero.

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