Brasile irresistibile: Cile spazzato via

Non c’è stato nulla da fare: i pronostici non sono stati sfatati. Brasile che passeggia sul malcapitato Cile infliggendogli un 3-0 che non ammette repliche, con gol di Juan, Fabiano e Robinho.

I verdeoro ritornano prepotentemente alla ribalta dopo il deludente 0-0 rimediato nel match col Portogallo, nel corso del quale avevano provocato delle riserve inerenti lo stato di salute dei pentacampioni. Certo, il Cile non ha rappresentato un severo banco di prova, ma la superiorità tecnica della Selecao in questo Mondiale è comunque indiscutibile.

Sono i brasiliani i favoriti per il successo finale, solo loro potranno perdere il titolo che gli compete di diritto. Un Brasile che quest’anno, cozzando contro la loro stessa tradizione, sta dimostrando una buona tenuta difensiva, oltre al proverbiale attacco che fa davvero paura, nonostante manchino all’appello fior di giocatori (lasciati a casa da Dunga…) come Adriano, Ronaldo, Ronaldinho, Neymar e Pato.

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Tante big, un solo nuovo fenomeno: dove va Ozil

E’ il giocatore che più di tutti ha impressionato nel corso del Mondiale SudAfricano. Sta trascinando a suon di colpi di classe e giocate la sua Germania nella massima rassegna calcistica, e sta ovviamente accendendo su di lui tutti i riflettori dei maggiori club a livello continentale. Proviamo a vederci più chiaro.

Inutile sottolineare come il Bayern di Monaco, fiutato il fenomeno, abbia tentato di cannibalizzarlo portandolo in Baviera, un po’ come accade con tutti i migliori prospetti emersi nella Bundesliga. Operazione fattibile fino a qualche mese fa, ma che la concorrenza senza esclusione di colpi scatenata dalle imprese del giovane Mesut ha reso improvvisamente tortuosa.

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Inter, vicino Joe Cole

Le fonti britanniche, con in testa il Daily Mirror, testimoniano la volontà dell’ esterno offensivo Joe Cole (28) di prendere in seria considerazione l’ipotesi di approdare in Italia con la maglia dell’Inter: il futuro del nazionale inglese sarebbe infatti esattamente a metà tra i colori neroazzurri e l’Arsenal di Wenger, con la concorrenza di Milan, Juventus, Tottenham e Manchester United apparentemente sbaragliata.

A parametro zero e con ben poche società in grado di permettersi il suo oneroso ingaggio (superiore ai 3 milioni di euro annui), Cole ha dichiarato di essere stato spesso escluso nel corso del suo ultimo anno al Chelsea “per ragioni più politiche che calcistiche”, aggiungendo: “Voglio decidere il più velocemente possibile. Mi prenderò un paio di settimane di riposo per andare in vacanza con la mia famiglia, poi deciderò. La prossima stagione deve essere fantastica, voglio un allenatore che abbia fiducia nelle mie capacità”.

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Radio Sei, l’agente Fifa Durante su Hernanes “Lo voleva il Barcellona, ma se la Lazio riuscisse a prenderlo farebbe un colpo storico…”

Nelle prossime ore la Lazio sferrerà l’attacco decisivo per Hernanes, fantasista del San Paolo. In Brasile è atterrato nella giornata odierna un emissario del presidente Lotito che tra martedì e mercoledì incontrerà la dirigenza carioca per presentare un’offerta ufficiale del club biancoceleste (10 milioni, ndr).

Per conoscere nei dettagli le doti del centrocampista brasiliano, che in queste ultime ore sta facendo sognare i tifosi biancocelesti, la redazione di Radio Sei ha contattato Sabatino Durante, agente Fifa e grande esperto di calcio sudamericano. “Per prima cosa dobbiamo dire che Hernanes è il numero dieci del San Paolo, una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio brasiliano –esordisce Durante nella trasmissione Lazio di Sera-. Come seconda cosa dobbiamo dire che è stato anche per tre anni il miglior calciatore del campionato brasiliano.

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Bari-Roma, intrecci di mercato. Tutta la verità

L’amicizia storica tra la compagine pugliese e quella capitolina, porta spesso le due società a trattare e valutare operazioni di mercato che possano rivelarsi utili per l’una o l’altra formazione. Come ogni estate, tanti i nomi che si fanno sull’asse Bari-Roma. Cerci, Andrealli, D’Alessandro, Guberti, Andrea Masiello, Rivas, ecc…

Secondo autorevoli indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, vi svisceriamo, come spesso accade, la verità, i retroscena legati ai giocatori sopra citati. Partiamo dai galletti che sembrano interessare alla società di Rossella Sensi.

Emanuel Rivas: Sull’argentino fu fatto un sondaggio in quel di gennaio, quando la Roma cercava nuove pedine da inserire in una squadra che iniziava a intravedere la possibilità di lottare per lo scudetto. Come noto, non se ne fece più nulla. Il procuratore del ragazzo, Flavio Bilardo, tornò via dalla regione Lazio con un pugno di mosche. Ad oggi, poi, la società giallorossa non ha più bussatto in via Torrebella per l’esterno tutta tecnica e fantasia del Bari di Giampiero Ventura. Motivo? Le sue precarie condizioni fisiche hanno fatto cambiar idea alla Roma. La Fiorentina? Al 99%, Emanuel, resterà a in Puglia.

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Atalanta: da Colantuono a Colantuono. Con un occhio a non fallire

Da una finale playoff persa all’altra, sembra questo il prologo del matrimonio tra Stefano Colantuono e l’Atalanta. Uno strano ritorno – gradito da alcuni, osteggiato da altri – alla guida di una squadra appena retrocessa, guardacaso come cinque anni fa. Che sia simpatico o no, Stefano Colantuono è sicuramente un personaggio: vulcanico, aggressivo e sanguinario, il tecnico di Anzio è uno che le cose le dice in faccia. Gran comunicatore, un «Mourinho de borgata», le sue conferenze stampa si annunciano già come spettacolari.

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Slovacchia, Hamsik: “Contro l’Olanda senza paura”

Oggi è il giorno di Olanda-Slovacchia. Nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match di Durban, il capitano Marek Hamsik detta ai suoi compagni di squadra l’atteggiamento da assumere di fronte a Robben e compagni:

Dobbiamo giocare come abbiamo fatto contro l’Italia, senza pressione o paura. Finora l’Olanda ha giocato bene, nascondendo il pallone agli avversari, ma noi dobbiamo fare la nostra partita e guardare al nostro gioco.

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Milan: Allegri come Tabarez

Avete letto bene: Allegri come Tabarez. Il professore uruguaiano, tornato in auge in sella alla sua nazionale, rivelazione del mondiale, nell’estate del 1996 arrivò a Milano dopo Cagliari. Fu fatto un mercato ridotto all’osso (Pagotto, Reiziger, Davids e Dugarry, più Vierchowod) e i rossoneri passarono dal primo posto della stagione precedente all’undicesimo posto.

Tabarez durò due mesi sulla panchina: fu allontanato per far posto ad Arrigo Sacchi. Siamo a fine giugno, il mercato deve ancora ufficialmente iniziare, le squadre sono ancora in vacanza, salvo i giocatori impegnati nel Mondiale in Sudafrica, eppure è già possibile fare la prima previsione sul prossimo campionato del Milan. Uno sfacelo, viste che si prospetta un mercato inesistente, peggiore di quello di un’estate fa. Il capro espiatorio è già pronto: Massimiliano Allegri.

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