Pagelle Venezia – Pordenone 1-2: Strizzolo e Capello i migliori del match

serie bkt rosso

I due attaccanti sono i migliori della partita, per entrambi 7. Autorevolezza in mezzo al campo per Fiordilino, anche lui si guadagna un bel 7 in pagella. Monachello e Misuraca inguardabili

VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini 6; Fiordaliso 6, Modolo 5.5, Cremonesi 5.5, Ceccaroni 6; Zuculini 6.5, Fiordilino 7, Caligara 5.5 (1′st Suciu 6); Capello 7 (40’st Lollo s.v.); Di Mariano 6 (28′st Aramu 5.5), Bocalon 6.5. A disposizione: Bertinato, Daffrè, Casale, Vacca, Montalto, Gavioli, Zigoni, Maleh, Lakicevic. Allenatore: Dionisi

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio 6; Vogliacco 6, Semenzato 5.5 (33′st Gavazzi 6), Barison 6, De Agostini 6.5; Misuraca 5.5, Burrai 6, Mazzocco 5.5 (19′st Strizzolo 7); Ciurria 6; Monachello 5.5 (11′st Zammarini 6), Candellone 6.5. A disposizione: Bindi, Ronco, Stefani, Pasa, Pinto, Zanon, Almici. Allenatore: Tesser

Reti: 12′pt Capello(V), 43′st De Agostini(P), 45′+3’st Strizzolo(P)

Assist: Zuculini, Candellone

Ammoniti: Di Gregorio(P), Ceccaroni(V), Burrai(P), Fiordilino(V), De Agostini(P).

Espulsi: –

Recupero: 1′ nel primo tempo, 5′ nel secondo tempo.

Mondiali 2014, Russia-Corea del Sud 1-1: pari sudato per la squadra di Capello

Mondiali Brasile 2014La Russia fatica, la Corea del Sud ringrazia. Termina 1-1 il match disputato all’Arena Pantanal tra le formazioni di Fabio Capello e Myungbo Hong, che completano la prima giornata dei gironi del Mondiale brasiliano. Delude la squadra del ct italiano – migliore almeno sulla carta – fino al pareggio di Kerzhakov, arrivato qualche minuto dopo la clamorosa papera di Akinfeev che ha rischiato di gettare al vento i due anni di lavoro del tecnico ex Roma, Juve e Real Madrid. Meglio la Corea del Sud fino al pari russo, le due nazionali contenderanno la seconda posizione nel girone H all’Algeria che nel pomeriggio ha perso 2-1 contro il Belgio.

IL PROTAGONISTA – Kerzhakov. Capello lo esclude dalla formazione iniziale ma l’attaccante dello Zenit impiega pochi minuti per riportare a galla la Russia. La punta classe ’82 prende il posto di Zhirkov al 71′ e tre minuti dopo risolve una mischia in area con una zampata vincente.

LA MOSSA VINCENTE – Gli ingressi in campo di Dzagoev, Kerzhakov e Glushakov. La Russia cambia tutto nella seconda frazione, con Capello che mischia le carte dopo la scarsa verve evidenziata nella prima ora di gioco. Si rivelano importanti le sostituzioni, in grado di far agguantare il pari alla Russia e di tentare il forcing finale, inutile però ai fini del risultato al 90′.

POTEVA FARE MEGLIO – Akinfeev. Assolutamente bocciato il portiere della Russia, protagonista in negativo nel corso della ripresa. Non riesce a dare tranquillità alla sua difesa, mettendo a rischio la porta su qualche conclusione dalla distanza tutt’altro che irresistibile. Completa l’opera al 68′ sul tiro dai venti metri di Lee Keun-Ho, intercettato ma deviato nella propria porta.

LEGGI: Mondiali 2014, Russia-Corea del Sud 1-1: il tabellino

[Marco Frattino – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

Bologna: Alessandro Capello ad un passo dall’Inter

logo-bolognaCome avevamo anticipato nel pomeriggio, per il passaggio di Alessandro Capello all’Inter manca solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare in giornata. Al Bologna circa 2,5 milioni di euro più le comproprietà del rumeno Denis Alibec (attaccante) e altri due giocatori. Si fanno i nomi di Andrea Bandini (terzino destro) e Andrea Romanò (centrocampista).

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]

Capello: “In Italia solo per rilassarmi”

Fabio Capello fuga ogni dubbio sul suo futuro: intercettato da Striscia la Notizia, che gli ha consegnato un Tapiro d’oro per il suo addio alla guida dell’Inghilterra, l’ex allenatore di Milan, Roma e Juve ha categoricamente negato l’ipotesi di un suo ritorno ad allenare in Italia: “No, lo escludo categoricamente! Ora voglio rilassarmi”, ha dichiarato. Sul suo divorzio con la FA ha aggiunto: “Non sono scappato via, c’è solo un fraintendimento. Sono stato benissimo ma ci sono momenti in cui si decide di andare via”. Dopo il comunicato di ieri dell’Inter, quindi, ci pensa anche il tecnico di Pieris a spegnere ulteriormente i timidi fuochi legati alle voci su un suo futuro in nerazzurro.

La chiusura arriva con una battuta: “Cosa pensa la regina Elisabetta della questione? La regina è sopra le parti”, afferma ridendo.

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]

Capello: prossima partenza Milano?

Un addio improvviso, le voci a catena, il nome Inter come al solito tirato dentro. Le dimissioni di Fabio Capello dalla panchina della nazionale inglese hanno scatenato una ridda di voci quasi incontrollate circa la prossima destinazione del tecnico di Pieris. Capello non ha parlato e, anzi, ha smentito quei media che gli hanno attribuito alcune dichiarazioni. Lui non ha voluto commentare un distacco così improvviso, a soli quattro mesi dall’Europeo di Ucraina e Polonia.

DUE PIÙ DUE – Ma in Italia, si sa, si fa presto a fare due più due, e gli addetti ai lavori hanno ben presto deposto dalla panchina interista Claudio Ranieri per lasciar spazio al nuovo Capello. Don Fabio è libero e sul mercato, quello che non era nel giugno scorso, quando davvero l’Inter lo cercò e quando davvero lui stesso diede la disponibilità: la Football Association, però, negò il lasciapassare, non avendo a disposizione un’alternativa immediata. Di fatto, con l’assenso dell’FA, Capello sarebbe potuto diventare l’allenatore nerazzurro. D’altronde, non più di tre giorni fa lo stesso tecnico aveva ricordato l’approccio di Moratti, senza nascondere che gli aveva fatto immenso piacere: “E’ vero – confessò alla Rai -, in passato ci sono stati contatti con il presidente Moratti per l’Inter, ma alla fine abbiamo preso decisioni diverse. A me però ha fatto piacere, lo ammetto”. Una predizione?

RANIERI SENZA MACCHIA? – Il due più due è stato facilitato, ovviamente, sia dalla caratura dell’ex ct inglese, sia dal momento poco brillante dell’Inter. Tra le big italiane, quella nerazzurra appare la panchina più traballante, se non l’unica. Juve, Milan e Roma sono bloccate con Conte, Allegri e Luis Enrique, ed ecco che rimarrebbe l’Inter. Ranieri, parliamoci chiaro, ha responsabilità prossime allo zero per la stagione balorda di Zanetti e compagni, ma è evidente che il suo rapporto con l’Inter non sia stato basato sulla lunga gittata.

PROGETTO, TIFO E… SOLDI – Tanti parlano di Capello pronto al ritiro dalla panchina o prossimo dirigente dietro una scrivania, ma la sensazione è che verso un progetto importante lui sarebbe davvero attratto. L’Inter potrebbe rappresentare una meta ambita (tifosi e casse societarie permettendo), anche per un motivo di orgoglio personale, ma non bisogna scartare le grandi big d’Europa, dall’ennesimo ritorno al Real Madrid (qualora Mourinho lasciasse davvero) a una nuova esperienza su una panchina di Premier. Lo scenario è aperto.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

Capello si dimette dalla panchina dell’Inghilterra

La notiza era nell’aria dopo la polemica scatenata dai media britannici, ma ora è ufficiale. Fabio Capello non è più il ct dell’Inghilterra.

Il tecnico friulano si è dimesso dopo il precipitare della situazione in merito alla fascia di capitano di John Terry, da lui difeso a spada tratta anche dopo la revoca della fascia di capitano a seguito dell’episodio di razzismo verificatosi in Premier League. “Le dimissioni di Fabio sono state accettate e lascierà immediatamente l’incarico di manager dell’Inghilterra”, si legge in una dichiarazione della FA. In particolare a Capello è stata contestata dai media una frase detta alla Rai durante il programma “Cinque minuti di recupero” per difendere Terry.

Capello ha detto che Terry rimaneva il suo capitano. Da qui le polemiche: il ct della nazionale contro la Fa e quindi deve andarsene, ha titolato praticamente unanime la stampa inglese. Nella stessa intervista il tecnico italiano aveva, però, difeso l’operato della Fa riconoscendogli il diritto d’intervenire in un caso del genere.

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]

Montella: “Pitu deve migliorare. Io come Capello? Proprio no”

MASCALUCIA (CT) – Seconda ed ultima seduta di allenamento precedente la sfida contro il Novara terminata. In sala stampa, Vincenzo Montella, parla coi giornalisti del primo successo esterno in campionato e dell’impegno che attende i suoi giocatori martedì sera, in Coppa Italia.

“La mia gioia è stata un’esultanza spontanea e bella, anche mio figlio mi ha telefonato subito dicendomi che era rimasto sorpreso d’avermi visto esultare in quella maniera. Barrientos è in un momento particolare, importante, è un giocatore che tutti aspettiamo, io per primo. Ad un certo punto sì. avevo il timore di poter perdere la partita. Abbiamo avuto tante occasioni. Era una partita da vincere. Cambio rischioso e poco razionale far entrare Barrientos, contro quell’avversario mi poteva star bene anche un pari.

“Abbiamo dato le risposte giuste a noi stessi anche in termini di prestazione. La partita contro il Chievo è stata una brutta parentesi. Avevamo bisogno di riprenderci. Nell’immaginario collettivo e nella consapevolezza di essere forti.

“Sabato rischiavamo di non riuscire a venir a capo della partita. Ho invertito Biagianti con Lodi e ho inserito un altro trequartista perché attaccavamo poco nello spazio, che pensavo essere il punto debole del Lecce. E’ andata bene.

”Novara? Innanzitutto affrontiamo la partita per passare il turno. Avremo di fronte quadra equilibrata. Non inserirò solo giocatori che hanno giocato poco. Ho una rosa ampia e omogenea. Chi scende in campo domani sarà all’altezza della situazione. Anche il Novara vorrà passare il turno. Sarà una partita aperta.

”La coppa Italia è una manifestazione prestigiosa. Possiamo affrontare il Milan se passiamo il turno. Abbiamo poco tempo per preparare la gara. Ma siamo pronti per la sfida.

”Lopez sta facendo molto bene e domani giocherà. Mi piace anche Bergessio ma domani riposerà, ha avuto 2 palle goal davanti al portiere sabato. Llama e Alvarez? Sono scelte difficili, non è una amichevole quindi non posso rischiare altri infortuni.

”Non mi faccio condizionare da nessuno. Barrientos sta crescendo. Non è un problema il suo inserimento in squadra. Ha bisogno di crescere nell’intensità dell’allenamento. Ha un percorso da fare. Abbiamo pochi difensori. Non sono particolarmente stanchi quindi li vedremo in campo senza stravolgimenti.

”Affinità con Capello? Nessuna. E’ una bella classifica la nostra. La meritiamo e non mi sento in competizione con nessuno. Ringrazio la Roma per avermi lanciato come allenatore.

”Ledesma è stato infortunato per un mese. Alla fine le gerarchie sono cambiate.

”Lodi sta crescendo molto. Sono contento come si applica e con Biagianti abbiamo tante soluzioni al centrocampo. Il processo di maturazione? Vediamo partita per partita. Contro il Chievo la squadra mi è piaciuta. Il cammino è costante ce lo diranno le prossime partite.

[Giuseppe Puglisi – Fonte: www.mondocatania.com]

Amacord giallorosso, quando il Boemo umiliò Capello con un 5-0

Roma e Milan si ritrovano di fronte in campionato per la 153.a volta nella storia. Il bilancio dei precedenti 152 confronti diretti, tutti disputati nella massima serie, è largamente favorevole ai milanesi che si sono imposti in 69 occasioni contro le 38 di quella capitolina. Il risultato di parità si è registrato in 45 circostanze.

Il Milan è, leggermente in vantaggio, anche per quanto riguarda le sfide disputate all’Olimpico. I rossoneri hanno vinto 27 delle 76 partite giocate a Roma, mentre sono 22 i successi giallorossi. Tra i quali spicca il 5-0 del primo anno di Zeman sulla panchina romanista.

Era la 32° giornata del campionato 1997/98. La compagine giallorossa era ampiamente in corsa per un posto in Uefa e con un successo avrebbe staccato il pass per l’Europa. Il Milan, che all’inizio di quella stagione era partito con i favori del pronostico, languiva tra la colonnina di destra e quella d sinistra della classifica. Il ritorno di Capello, richiamato a furor di popolo dopo il disastroso anno di Tabarèz e Sacchi, non aveva sortito gli effetti sperati e, malgrado una faraonica campagna acquisti, i rossoneri fin da subito si erano chiamati fuori dalla lotta scudetto.

In quella radiosa, solo per i romanisti ovviamente, domenica di maggio la Magica passò, con la prepotenza di un carro armato, sui resti di quelli che un tempo erano chiamati gli invincibili. I 55mila supporter romanisti, che avevano riempito l’Olimpico, dovettero alzarsi ed esultare per ben 4 volte nel giro di 23 minuti. Tra il 16’ e il 39’ del primo tempo, andarono a segno Candela – con un destro da fuori area di rara bellezza – Di Biagio per due volte e Paulo Sergio, che irrise un irriconoscibile Costacurta.

La ripresa fu solo accademia per la Roma, che trovò comunque il tempo di fare cinquina con un colpo di testa di Del Vecchio su cross di Eusebio “Turbo” Di Francesco. Da segnalare la strepitosa prestazione di Totti, a cui mancò solo il gol. Degne di nota, inoltre, le parole nel post-partita di un frastornato Capello, che l’anno successivo avrebbe preso il posto del boemo sulla panchina romanista. Il Bisiaco (soprannome affibbiatogli da Gianni Brera, ndr) aveva appena subito la più pesante sconfitta nella sua carriera di allenatore e non poté altro che cospargersi il capo di cenere: “Mi vergogno di quello – queste le sue dichiarazioni chiedo scusa a Berlusconi e ai tifosi.”

Il Presidente Sensi, invece, non nascose la sua soddisfazione per quel successo e fece un paragone tra la situazione della sua squadra e quella del Milan: “A differenza loro – queste le parole di Sensi – siamo stati bravi a ricostruire dopo gli errori dello scorso campionato.” Incontentabile, come il suo solito, Zeman:Di partite belle come queste, ne avremmo potute giocare molte di più, Ora punteremo al record di gol.” Fece notizia anche la querelle, andata in scena durante la partita, tra Totti, Paulo Sergio da una parte e Del Vecchio dall’altra. Niente di che, come poi spiegò SuperMarco in mixed-zone: “Me l’ero un po’ presa perch non mi passavano mai la palla. Nello spogliatoio, però, ci siamo chiariti.”

Roma – Milan 32° Giornata Campionato di Serie A 1997/98

3 maggio 1998
ROMA: Chimenti, Aldair  (32’st Tetradze), Zago, Petruzzi, Candela, Tommasi, Di Biagio, Di Francesco, PauloSergio (32’stGautieri), Delvecchio, Totti.  Allenatore: Zeman
MILAN: Rossi, Daino, Costacurta, Cruz, Maldini, Ba (32’pt Cardone), Desailly (24’st Nilsen), Donadoni, Ziege (1’stLeonardo), Maniero, Weah. Allenatore: Capello
Arbitro:Farina di Novi Ligure.
RETI: 16’pt Candela, 20’pt (R) e 28’pt Di Biagio, 39’pt Paulo Sergio, 37’st Delvecchio.
NOTE: Ammoniti: Maldini, Desailly, Delvecchio, Totti, Spettatori: 55125.

[Tommaso Gregorio Cavallaro – Fonte: www.forzaroma.info]