Napoli: sfuma Ranocchia, interesse per Indi. In attacco Matri nella trattativa Zuniga?

logo-napoliIl Napoli è al lavoro anche per un difensore centrale. Monitorato Bruno Martins Indi – riporta Il Mattino – giovane olandese del Feyenoord, ventuno anni, bronzo con l’under 21 olandese agli ultimi Europei in Israele vinti dalla Spagna in finale sull’Italia. La società olandese ha confermato che per il promettente difensore c’è l’interesse di diversi club. Sfumato invece in maniera definitiva Ranocchia, il discorso con l’Inter si è bloccato anche perchè il Napoli ha bloccato l’eventuale trasferimento del colombiano in maglia nerazzurra. Potrebbe tornare d’attualità Skrtel del Liverpool, un vecchio pallino di Rafa Benitez che lo ebbe alle sue dipendenze nei Reds.

L’attaccante bianconero Matri è richiesto dall’Everton, in Premier League, valutazione dieci milioni. Il discorso può aprisi con la Juve che però chiede Zuniga come contropartita e il colombiano al momento è considerato incedibile da De Laurentiis, come da Benitez, che ha detto di essersi confrontato molto con Camilo in questi giorni di ritiro. Se dovesse essere ceduto Zuniga il club azzurro – si legge su Il Mattino – si fionderebbe in maniera decisa su Coentrao, esterno sinistro del Real Madrid. Un altro top player, un altro colpo dal Real Madrid dopo l’attaccante argentino Higuain, il difensore spagnolo Albiol e l’attaccante spagnolo Callejon.

[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]

Inter: incertezza sul recupero di Ranocchia

Un appoggio sbilanciato sul terreno imperfetto, una fitta e la paura. La grande paura, perché il ginocchio è quello già operato nel 2010 per la parziale lesione del legamento crociato anteriore. Andrea Ranocchia sa bene come ci si sente a dover affrontare un intervento complicato, tra operazione e riabilitazione. Tanto lavoro, tanto dolore e tanto sudore.

Per fortuna, come si poteva captare anche in diretta, la distorsione dell’articolazione non è stata grave e non sono stati intaccati né i menischi né i legamenti crociati e collaterali. Il fastidio che Ranocchia indicava allo staff medico lì a bordo campo dello stadio del Cluj è stato poi chiarito e individuato nel legamento alare, quello in stretta correlazione con la rotula.

Fino a ieri il ginocchio dava ancora piuttosto fastidio, anche se il miglioramento rispetto a giovedì sera era evidente: in Romania, il difensore nerazzurro non riusciva quasi a poggiare il piede, mentre ieri è stato possibile sottoporsi alle prime terapie. Oggi ci si aspetta un altro passo in avanti, ma solo domani verranno sciolte le riserve in vista del derby.

In altre circostanze, Stramaccioni e Combi non ci penserebbero neppure a tentare il recupero-lampo, ma stavolta è diverso. Al tecnico romano mancheranno Samuel, Silvestre e Chivu non è al meglio (per utilizzare un eufemismo). Va da sé che la presenza di Andrea diventa fondamentale. Per questo, si farà di tutto per rimetterlo in sesto e piazzarlo al centro della difesa contro il Milan. Un’eventualità ancora tutta da verificare, ma l’ottimismo non manca. Nelle prossime ore verranno valutati i rischi e Ranocchia sarà schierato solo nel caso in cui l’unica controindicazione sarà quella di giocare ‘sul dolore’. Viceversa, se il rischio fosse ritenuto troppo alto, anche il numero 23 si accomoderà in tribuna al fianco dei suoi illustri colleghi. Quali rischi? Innanzitutto quello di peggiorare la situazione del legamento e, in secondo luogo, quello di sforzare troppo l’altra articolazione della gamba sinistra, con il pericolo di un sovraccarico eccessivo.

Non resta che attendere. Intanto Cambiasso si scalda: in caso di forfait, toccherà quasi certamente al Cuchu (più che a Chivu) sopperire all’ennesima defezione per un trauma.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

Tim Cup, Inter-Bologna 3-2: i rossoblu resistono 120 minuti, decide Ranocchia

Finisce l’avventura in Coppa Italia del Bologna ma se sotto il profilo del gioco la squadra ha dato tutto e di più, dimostrando di meritare anche più dell’Inter il passaggio del turno, la rabbia a fine partita prende il sopravvento. Minuto 119°, qualche secondo prima dei calci di rigore, Agliardi e Morleo si impaperano mandando la palla in calcio d’angolo. Sull’azione seguente il numero 1 felsineo pensa bene di fare un regalo ai padroni di casa e esce a vuoto verso chissà quale meta al centro dell’area. La porta resta sguarnita, il portierone è col sedere per terra e non si rialza più, lasciando cosi Ranocchia libero di insaccare la rete della qualificazione.

Mandata così in fumo una prestazione maiuscola di tutta la squadra che ha lottato su ogni pallone e con Pioli che se ne esce dal campo imbufalito per il grave errore dell’ estremo difensore felsineo, il quale già sulla seconda rete degli uomini di Stramaccioni era fuori posizione, avanti 10 metri buoni dalla propria porta. Con tutta probabilità Agliardi perderà definitivamente il posto da titolare, troppo gravi gli errori di oggi che si sommano a quelli commessi in passato, ma gravissimo è anche l’atteggiamento societario che nel mercato di gennaio non ha ancora portato un nuovo portiere tanto richiesto dal mister. Ora avanti con Curci, oppure con Stojanovic, di certo la squadra e anche la tifoseria hanno perso fiducia in “Chicco”. Vince l’Inter 3 a 2, i nerazzurri volano in semifinale del tutto immeritatamente.

TABELLINO:

Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Jonathan (43′ st Mudingayi), Zanetti, Benassi (1′ st Cambiasso), Pereira; Guarin; Rocchi (16′ st Palacio), Cassano. A disp.: Belec, Di Gennaro, Chivu, Mariga, Gargano, Duncan, Bessa, Livaja, Mbaye. All.: Stramaccioni.

Bologna (4-3-2-1): Agliardi; Sorensen, Antonsson (25′ st Kone), Portanova, Morleo; Motta, Perez, Guarente (1′ st Pazienza); Diamanti, Pasquato (10′ st Gabbiadini); Gilardino. A disp.: Curci, Stojanovic, Krhin, Carvalho, Cherubin, Abero, Riverola, Pulzetti, Paponi. All.: Pioli.

Arbitro: Banti

Reti: 34′ Guarin, 32′ st Palacio (I), 36′ st Diamanti, 39′ st Gabbiadini (B), 15′ sts Ranocchia (I)

Ammoniti: Guarente, Gabbiadini, Motta (B), Pereira, Ranocchia, Mudingayi (I)

[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]

L’Inter fa i conti con l’infermeria: 1 mese per Samuel e Ranocchia

Una mattanza. Proprio adesso che si era trovato un equilibrio perfetto, tornano i problemi per Andrea Stramaccioni. Il tecnico dell’Inter deve fare i conti con una miriade di infortuni che ha colpito la sua rosa, particolarmente nel reparto difensivo, e non potrà permettersi di affrontare con ‘spensieratezza’ l’impegno di Europa League contro il Partizan.

E le notizie che giungono dall’infermeria – o meglio, Intermeria – non sono buone. Samuel e Ranocchia, entrambi stirati, mancheranno per circa un mese. Secondo la Gazzetta dello Sport, i due salteranno Partizan, Atalanta, Cagliari e Rubin con certezza. Per Parma, forse verrà recuperato il solo argentino, mentre Ranocchia dovrebbe farcela per Inter-Palermo del 2 dicembre. E, considerando che ai box restano ancora Chivu (ancora un mese anche per il romeno) e il baby Bianchetti (pure lui vittima di un fastidio muscolare), ecco che il quadro non è dei migliori.

A ciò si aggiungono i problemi continui di Jonathan e Obi. Insomma, Stramaccioni, dopo aver cercato e trovato un equilibrio adeguato per la sua rosa, dovrà ricominciare quasi tutto da capo. Perché i meccanismi nel calcio non si improvvisano e non basta mantenere uno stile di gioco affinché i risultati siano gli stessi.

L’impegno di Europa League non fa altro che acuire i problemi perché, anche volendo fare turnover, Strama non ha tantissima scelta, se è vero che, oltre ai già citati, mancheranno pure Coutinho, Sneijder e Alvarez fuori dalla lista Uefa. Non resta che aggrapparsi alle solite certezze e a qualche nuovo pilastro. Come Juan Jesus, che da giovane di belle speranze si è trasformato in un mese a titolare inamovibile. Con la speranza che Matias Silvestre trovi finalmente continuità di rendimento e sicurezza, ovvero quelle qualità che l’hanno portato all’Inter in estate. E per fortuna che si potrà fare sempre affidamento sul Cambiasso tuttofare, tornato sugli standard massimi.

In attesa che l’Intermeria si svuoti.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

Inter: stop per Ranocchia e Samuel

Comincia a farsi più chiaro il quadro clinico degli infortuni patiti da Andrea Ranocchia e Walter Samuel. I due centrali erano usciti malconci dalla sfida dello Juventus Stadium e ieri si sono resi necessari approfondimenti clinici. Il comunicato stampa dell’Inter, divulgato in tarda serata, ha ghiacciato i tifosi nerazzurri: “Andrea Ranocchia e Walter Samuel sono stati sottoposti nella giornata di oggi a esami strumentali, che hanno evidenziato una lesione muscolare al polpaccio per il difensore italiano e una lesione muscolare all’adduttore per il difensore argentino”.

La domanda nasce spontanea: quanto tempo resteranno fuori? Sia per Ranocchia che per Samuel si tratta di stiramento e, secondo quanto risulta da approfondimenti fatti da FcInterNews, entrambi non dovrebbero averne per più di 15-20 giorni. Ipotesi confermata in giornata. Al momento, tuttavia, resta difficile accertare con maggior precisione l’entità del danno, proprio perché in questa tipologia di problemi bisogna innanzitutto capire come reagisce il muscolo alle sollecitazioni.

Oggi è solo il primo giorno di terapie e azzardare una data del rientro sarebbe sbagliato. Di certo, i due difensori non saranno a disposizione né per Belgrado né per Bergamo. Un miracolo potrebbe restituire a Stramaccioni almeno Samuel (che a quanto apre è quello che sta un po’ meglio) per il match casalingo con il Cagliari. Ma, visti i precedenti atteggiamenti adottati con gli tutti altri acciaccati, non crediamo che lo staff medico voglia correre rischi di alcun tipo.

La data cerchiata con il rosso sul calendario di Ranocchia e Samuel, dunque, è quella del 26 novembre, quando l’Inter andrà a giocare al Tardini contro il Parma, match che giunge dopo la trasferta di Europa League di Kazan. Nel frattempo Stramaccioni, che deve fare a meno pure di Cristian Chivu (per lui previsto ancora un mese di stop), dovrà inventarsi qualcosa, poiché gli restano solo Silvestre e Juan Jesus specialisti nel ruolo.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

Inter: Ranocchia-Juan Jesus la nuova coppia centrale del futuro?

Premessa doverosa: esaltarsi oggi sarebbe un suicidio, l’importante è mantenere un certo equilibrio in attesa di conferme o smentite del rettangolo di gioco. Però è indubbio che quanto visto all’Olimpico di Torino domenica scorsa trasmetta estrema fiducia e alla società e al popolo nerazzurro. Stramaccioni ha voluto, per la prima volta, costituire quella che potrebbe essere la coppia di centrali dell’Inter del futuro. A destra Andrea Ranocchia, già esperto nonostante i 24 anni; a sinistra il 21enne Juan Guillherme Nunes Jesus, nuova scoperta della galassia interista, che in 90 minuti da punto di domanda è diventato volto noto, carico di auspici.

Oggi la rosa a disposizione del tecnico conta 5 difensori potenzialmente titolari. Per questo è verosimile che la coppia definitiva della stagione non sarà quella di scena a Torino. Ma il grado di affiatamento dei due, abili anche singolarmente, lascia ben sperare. Davanti a Handanovic sono stati commessi un paio di errori, inutile nasconderlo. Ma per una coppia ‘inedita’ che non supera i 45 anni è più che legittimo. Per il momento è giusto continuare a fare affidamento anche sull’esperienza di Samuel, la qualità di Chivu e la voglia di emergere di Silvestre. Strama però sa che all’occorrenza, oltre al sempre più inamovibile Ranocchia può contare anche su Juan Jesus, che lui stesso ha chiesto di trattenere a Milano.

Ricordiamo infatti che per il difensore della Seleçao alle Olimpiadi di Londra le richieste fioccavano, anche solo per il prestito secco (la dirigenza non avrebbe valutato altre soluzioni). Soprattutto il Bologna, fino all’ultimo giorno di mercato, contava di poterlo regalare a Pioli per l’attuale stagione. Ma alla fine ha prevalso la volontà di Stramaccioni, che ha visto, pur in breve tempo, enormi potenzialità in questo giovane di Belo Horizonte, dal fisico robusto e atletico ma dalla tecnica ancora da affinare. Monitorarne tutti i giorni i progressi ad Appiano Gentile, concedendogli la ribalta del campo di tanto in tanto: questa è la strada intrapresa dalla società per valorizzare l’ex Internacional di Porto Alegre, arrivato a Milano lo scorso gennaio dopo un investimento di circa 4 milioni di euro. Cifra che potrebbe rivelarsi irrisoria se le promesse verranno mantenute.

E dopo la prestazione di Torino, il campo del virtuale ha lasciato spazio a quello della concretezza, con Bianchi e co. che possono testimoniare quanto difficile sia superare questo colosso mancino di 185 centimetri che fa dell’anticipo uno dei suoi punti di forza. Ora lo abbiamo visto in una partita vera, con la concentrazione sempre altissima e senza alcun timore reverenziale. Quanto basta per poterlo immaginare il difensore centrale nerazzurro del prossimo decennio, al fianco di Ranocchia che ormai è un intoccabile. Sempre che dall’estero qualche sceicco non s’impunti per strapparceli a suon di milioni di euro. Nell’attesa, definire l’accoppiata Ranocchia-Juan la versione 2.0 di Lucio-Samuel non sembra più una blasfemia.

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]

Inter: Stramaccioni blocca Ranocchia e Sneijder

Fermi tutti, io voglio tenerli qui. Almeno, finché sarà possibile. Questo il messaggio netto, chiaro, firmato Andrea Stramaccioni. Il plurale è riferito a Andrea Ranocchia e Wesley Sneijder, due pezzi pregiati della rosa dell’Inter. Sicuramente, due gioielli appetiti da diverse società che però finora non hanno concretizzato nulla. Eppure, l’Inter ha voluto mandare un segnale importante sia a Wesley che a Ranocchia. Stramaccioni li ritiene estremamente preziosi per il suo progetto tecnico. Per questo, l’intenzione del tecnico e della società è di tenerli a Milano senza metterli in discussione.

Tutto questo, sarebbe discusso solo ed esclusivamente se dovessero arrivare offerte molto importanti. Offerte che ora come ora non esistono, perché si parla solo di interessamenti e sondaggi per Ranocchia e Sneijder. Per questo, l’Inter ha spiegato all’entourage del difensore che non c’era neanche bisogno di un incontro: appuntamento a Pinzolo, Stramaccioni lo vuole e ci punta. Se dovesse arrivare un’offerta importante (17-20 milioni), se ne parlerebbe. Ma Ranocchia rientra nei piani tecnici, questo è il messaggio. Esattamente identico a quello di Sneijder, che con Stramaccioni ha un rapporto speciale.

L’allenatore vuole costruire la sua Inter sul 10 olandese. Per cui, questo sarà il suo lavoro nelle settimane di preparazione. Se poi arrivasse la proposta importante, al tavolo. Ma il segnale che deve passare è che Stramaccioni e l’Inter vogliono tenere Ranocchia e Sneijder. Ovvero che non sono sul mercato, in saldo. Se qualcuno li vuole, li paghi quanto meritano. Da grandi elementi. Altrimenti, restano in nerazzurro. E per Strama molto volentieri.

[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]

Toro: si fanno i nomi di Ranocchia e Pazzini

Il Torino ha assoluto bisogno di aggiungere qualità e quantità alla sua rosa per affrontare la serie A e in quest’ottica provare ad aggiudicarsi Ranocchia e Pazzini anche solo in prestito per un anno potrebbe essere un’idea da non scartare a priori. Il difensore centrale che ha come piede preferito il destro andrebbe a formare con Ogbonna, che calcia prevalentemente di sinistro, una coppia perfetta. E’ vero che l’interista nella passata stagione non ha brillato, ma tutta la sua squadra ha disputato un campionato ben al di sotto delle aspettative e lui, approdato per la prima volta in un top club, forse ha un po’ pagato il passaggio, però è indubbio che abbia doti tecniche e ritrovando Ventura, che lo ha lanciato nel calcio che conta, potrebbe rigenerarsi facendo la fortuna sua e quella del Torino. L’attaccante è una punta centrale, anche per lui lo scorso campionato non è stato molto positivo, trentatre presenze, cinque gol realizzati e quattro assist sono un bottino un po’ scarsino, ma come per Ranocchia vale il discorso sulle difficoltà dell’Inter l’anno scorso, mentre le precedenti stagioni parlano in suo favore, in quella fra Sampdoria e Inter aveva collezionato trentasei presenze, diciassette reti e due assist e in quella ancor prima in blucerchiato trentasette presenze, diciannove reti e quattro assist. Entrambi i giocatori farebbero la differenza in una squadra neo promossa e che ha come obiettivo di restare in serie A.

Per una convivenza anche a termine come sarebbe, molto probabilmente, quella fra Ranocchia e Pazzini e il Torino però bisogna che tutte le parti siano d’accordo, se sicuramente il club granata lo è bisogna vedere se anche i due giocatori e l’Inter sono dello stesso avviso. Molto probabilmente Ranocchia accetterebbe anche di vestire la maglia granata e quindi di rilanciarsi, seppur altri club Manchester City, Zenit e Juventus lo stiano tenendo d’occhio e indubbiamente hanno argomenti in termini di obiettivi stagionali neppure paragonabili a quelli del Torino che potrebbe però garantirgli un posto da titolare fisso e non essere per l’Inter una concorrente diretta in campionato come sarebbe invece la Juventus. Club che, se credesse veramente nel ragazzo, potrebbe o proporre alla società di Moratti una comproprietà o acquistare il giocatore, pagandolo meno di quanto lo aveva fatto l’Inter (18 milioni), ma versando nelle casse nerazzurre subito dei contanti, che in un mercato dove scarseggia a tutti i livelli la liquidità potrebbe essere comunque un affare. Mentre il Torino invece lo vorrebbe in prestito e magari ottenendo anche un aiuto per pagargli l’ingaggio di 1,5 milioni a stagione. Se magari con l’Inter il Torino potrebbe spuntarla per quel che riguarda il mercato italiano, non altrettanto accadrebbe per quello straniero dove Ranocchia potrebbe venir inserito nelle trattative per giungere ad altri obiettivi nerazzurri.

Il discorso per Pazzini non è molto differente perché l’attaccante piace al Paris Saint Germain e anche in Italia nel corso del calciomercato potrebbe divenire appetibile per più di una società, oltre tutto il ragazzo ha perso il posto in Nazionale e sicuramente vorrà riprenderselo in vista delle qualificazioni per il mondiale in Brasile e quindi vorrà giocare in un club che gli consenta di mettersi in luce e di tornare ad essere un cecchino infallibile sotto porta e il Torino allo stato attuale non può garantirgli ciò: un conto è lottare per restare in serie A, tutt’altro puntare a traguardi più prestigiosi.

I tifosi del Toro continuino a sperare, ma non si facciano troppe illusioni su Ranocchia e Pazzini, ci sono troppi ostacoli che fanno ragionevolmente pensare che non sia possibile che arrivino in granata: è vero che Cairo potrebbe mettere sul piatto Ogbonna e quindi ingolosire l’Inter, ma varrebbe veramente la pena ottenere per un anno in prestito i due nerazzurri per poi dover cedere Angelo? Forse sì, forse no. Che Ogbonna sia, prima o poi, destinato a lasciare il Torino è praticamente una certezza, ma se si deve fare un sacrificio simile allora sarebbe meglio farlo per acquistare uno o due giocatori che siano utili non solo per una stagione e che non arrivino in prestito e una volta rigenerati salutino ringraziando. Una programmazione lungimirante che ponga le basi anche per un futuro che garantisca la permanenza in A dice che i sacrifici si possono fare solo a fronte di benefici duraturi.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]