Il 22 maggio è una data che verrà ricordata a lungo dal tifoso interista. Quel giorno la Beneamata, a Madrid, ha completato una leggendaria tripletta che nessun altra italiana può vantare da quando si gioca a pallone nel nostro paese. Oggi, 18 dicembre, può essere un altro giorno storico per l’Inter: a 45 anni di distanza (15 settembre 1965) dallo splendido 0-0 di Buenos Aires strappato all’Independiente dalla grande squadra allenata da Helenio Herrera, i nerazzurri hanno l’occasione di sedersi sul tetto del mondo e osservare ogni cosa dall’alto verso il basso. Un trono distante appena 90 minuti, con lo sconosciuto, e per questo temibile Mazembe intenzionato a cambiare la storia del calcio, non solo la propria. Inutile girarci intorno, i Campioni d’Europa incarica sono favoriti per la vittoria della finale, ma serve la massima concentrazione.
I congolesi, facendo fuori Pachuca e Internacional, le altre due favorite per la vittoria finale, si candidano non solo come outsider, bensì come potenziale vincitrice. Almeno questa è la loro intenzione e, si sa, la volontà porta a superare i propri limiti. Abu Dhabi, ore 18 italiane. L’Italia (il mondo) nerazzurra si sintonizzerà con il match e assisterà speranzosa all’ennesima finale di questo 2010. Allo stesso tempo, non mancheranno i ‘gufi’, ormai abitudinari, pronti a gioire delle sventure interiste. Il piatto è ricco, dunque, stasera non mancherà nulla per quel che concerne una finale degna di questo nome.
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