Palermo, Zamparini: “Arbitri condizionati dagli assisitenti”

Il Presidente del Palermo, ospite a Il Processo di Biscardi, ha parlato di arbitraggi: “Non capisco come si possano commettere certi errori – parlando del goal di Ranocchia per l’Inter in evidente fuorigioco – sono convinto che gli arbitri siano condizionati dai propri assistenti che hanno il microfono e gli comunicato direttamente la decisione presa.
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E’ quasi finita. Il Pagellone di mercato della serie A

Il primo pensiero di oggi non è per il mercato ma per un amico: Emiliano Mondonico. Sabato pomeriggio ho fatto un blitz di 24 ore nella mia Avellino, ero tranquillo sul divano di casa quando arriva una telefonata che fa più male di un pugno nello stomaco. “Il Mondo (come lo chiamiamo noi a Sportitalia) domenica non sarà in studio; ha lasciato l’AlbinoLeffe e per un po’ non sarà dei nostri”. In giornata Emiliano sarà sottoposto ad un intervento, noi tifiamo per lui. Oggi più che mai.

Passiamo al mercato, alle 19.00 si chiude e, come ogni sessione, arriva il momento delle pagelle, soggette a modifiche in base agli eventuali colpi dell’ultimo minuto. Più bocciati che promossi, diciamolo pure: un mezzo disastro.
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Abu Dhabi come Buenos Aires: aggiorniamo la storia nerazzurra

Il 22 maggio è una data che verrà ricordata a lungo dal tifoso interista. Quel giorno la Beneamata, a Madrid, ha completato una leggendaria tripletta che nessun altra italiana può vantare da quando si gioca a pallone nel nostro paese. Oggi, 18 dicembre, può essere un altro giorno storico per l’Inter: a 45 anni di distanza (15 settembre 1965) dallo splendido 0-0 di Buenos Aires strappato all’Independiente dalla grande squadra allenata da Helenio Herrera, i nerazzurri hanno l’occasione di sedersi sul tetto del mondo e osservare ogni cosa dall’alto verso il basso. Un trono distante appena 90 minuti, con lo sconosciuto, e per questo temibile Mazembe intenzionato a cambiare la storia del calcio, non solo la propria. Inutile girarci intorno, i Campioni d’Europa incarica sono favoriti per la vittoria della finale, ma serve la massima concentrazione.

I congolesi, facendo fuori Pachuca e Internacional, le altre due favorite per la vittoria finale, si candidano non solo come outsider, bensì come potenziale vincitrice. Almeno questa è la loro intenzione e, si sa, la volontà porta a superare i propri limiti. Abu Dhabi, ore 18 italiane. L’Italia (il mondo) nerazzurra si sintonizzerà con il match e assisterà speranzosa all’ennesima finale di questo 2010. Allo stesso tempo, non mancheranno i ‘gufi’, ormai abitudinari, pronti a gioire delle sventure interiste. Il piatto è ricco, dunque, stasera non mancherà nulla per quel che concerne una finale degna di questo nome.

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Caro Pippo, segui il consiglio di Pelè. Le tre panchine roventi e le scelte discutibili di Prandelli

Quando un calciatore passa più tempo in clinica che in campo dispiace sempre, ma quando tocca ad un esempio di professionalità, dedizione ed amore per il proprio lavoro, dispiace cento volte tanto. Chi era davanti alla televisione mercoledì scorso a vedere Milan-Palermo, non si era reso conto di cosa stesse accadendo; neanche chi era allo stadio. Una carriera che stava (forse sta) per finire. Filippo Inzaghi non può essere odiato: né dagli avversari né dai concorrenti. Vederlo giocare è un piacere unico, quando segna gode come fosse al primo gol in serie A.

Ci mancherà con quelle urla verso i guardalinee anche se è tre metri in fuorigioco, ci mancherà per le corse verso la bandierina e quell’aria incredula ad ogni rete. Il latte con i plasmon al mattino, la bresaola a pranzo! Un esempio che non dovrà passare mai. Anche se dovrà maledire mille volte quel legamento crociato anteriore e quel menisco esterno che, probabilmente, lo costringeranno a lasciare il calcio. Il consiglio, per SuperPippo, è proprio quello che il grande Pelè diede a Ronaldo un po’ di tempo fa. “Lascia quando ancora ti rimpiangono e non quando ti sopportano”.

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Bonucci: “Sono la pecora bianconera di una famiglia interista”

A volte Gigi Del Neri vorrebbe strangolarlo, confessa sorridendo, per quei colpi di tacco e sombreri che Leonardo Bonucci esegue sull’ultima trincea. Un po’ naif, direbbe Mourinho. Questione di numeri, anche: quelli ispirati dal talento, perché sa farsi perdonare con lanci e gol, e quelli veri, ad esempio il 19 stampato dietro la maglia, in osservanza della numerologia alla quale l’ha avviato Alberto, il suo motivatore personale.

Di seguito, l’intera intervista a Leo.

Leonardo Bonucci quando le è cambiata la vita?

«Un anno fa, quando sono andato a Bari: è cominciata l’ascesa al calcio che conta. Spero di continuare a salire questa scala con la Juve».
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De Laurentiis: “‘Elfsborg? Ce la giocheremo. Sbagliato criterio diritti tv”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parla ai microfoni di Marte Sport Live. Il primo pensiero va alla tragedia di questa mattina. Un treno della Circumvesuviana è deragliato: un morto e trenta feriti. “Esprimo la mia solidarietà alla famiglia della persona che purtroppo non c’è più. Dopo Afragola, sono quattro vittime in meno di una settimana”. Si parla anche del sorteggio di Europa League contro l’Elfsborg: “Sono più avanti nella preparazione rispetto a noi. Con il Wolfsburg siamo stati all’altezza, speriamo di ripeterci, ce la giocheremo e cercheremo di passare il turno”.

Il problema semmai è un altro: “Non capisco perché le squadre non possano avere la titolarità dei diritti televisivi. Ci sono sempre questi intermediari che li comprano prima e noi siamo ostaggio di queste persone. Gli agenti devono intervenire in un secondo momento se le partite non sono state vendute. E’ un sistema che mi fa schifo. Mi spiace, ma Platini ha sbagliato e non sa fare il suo mestiere proprio come Blatter. Ho le scatole piene di questa storia. Qui nessuno ha capito una cosa: nel momento siamo nei massimi tornei calcistici, parliamo d’industria. Cosa vogliono determinare? Ci vorrebbe uno sciopero generale, così si dimettono tutti quanti”.

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De Laurentiis a LunaSport: “Punto su Mazzarri, faremo a breve qualcosa di interessante”

“Inizia la settima stagione targata De Laurentiis con grande fiducia e soprattutto con Mazzarri sin dall’inizio. Veniamo da un campionato in cui abbiamo fatto un grande recupero dopo l’handicap iniziale di 7 gare. Se Mazzarri fosse venuto da giugno 2009 ad allenare il Napoli probabilmente il 2° o il 3° posto non ce l’avrebbe tolto nessuno, con o senza gli errori arbitrali che ci hanno pur danneggiato”.

Così parlò Aurelio De Laurentiis, intervistato in esclusiva a Roma da LunaSport e TvLuna, reti del Gruppo Lunaset. Nel corso degli ultimi giorni di riprese di “Amici Miei, come tutto ebbe inizio…” in corso a Cinecittà, il presidente del Napoli ha parlato anche di mercato e di progetti futuri. “Ho il dovere assoluto di dire che non voglio cambiare molto. Quello che sto cercando di fare è di dare una corretta impostazione che duri nel tempo: se io ho fatto bene l’altro anno, non devo sfasciare tutto e tutti. Con tutti i giocatori in esubero che abbiamo noi potremmo fare tre squadre: molti di essi non sono più da Napoli. Nella gestione passata sono stati sbagliati i contratti che ci hanno appesantito il bilancio, per questo ora stiamo cercando di fare pulizia.

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