Inter, il punto: problemi di formazione contro la Samp

Inter logoTre giorni al kickoff di SampdoriaInter, match ostico a cui i nerazzurri sono chiamati a rispondere dopo il pesante ko interno contro la Fiorentina per riprendere il cammino in testa alla classifica.

Per quanto riguarda la formazione, il tecnico Roberto Mancini dovrà fare a meno (per squalifica e per infortunio) di Joao Miranda Stevan Jovetic, con quattro uomini che si contendono due maglie in questi due ruoli: Jeison Murillo (a disposizione dopo lo stop che lo ha costretto a saltare la gara contro laViola) e Andrea Ranocchia in difesa, Adem Ljajic e Rodrigo Palacio in attacco, senza dimenticare la sorpresa last minute Jonathan Ludovic Biabiany, anche se per l’ex Parma le possibilità di scendere in campo dal 1′ sono residue.

A centrocampo, invece, non è da escludere un cambio, con Marcelo Brozovic al posto di Fredy Guarin. Ultimo ballottaggio che riguarda l’out sinistro della difesa: chi tra Alex Telles e Juan Jesus? Favorito l’ex Galatasaray.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): 1 Handanovic; 21 Santon, 17 Medel, 24 Murillo, 12 Telles; 77 Brozovic, 83 F. Melo, 7 Kondogbia; 22 Ljajic, 9 Icardi (C), 44 Perisic. Allenatore: Roberto Mancini.

[Francesco Fontana – Fonte: www.fcinternews.it]

Chievo Verona-Inter 0-1: il tabellino

Serie A logoTABELLINO:

Chievo Verona (4-3-1-2): Bizzarri; Frey, Gamberini, Cesar, Gobbi; Hetemaj, Rigoni (80′ Pepe), Castro; 23 Birsa (75′ M’Poku); Meggiorini, Paloschi (68′ Inglese). A disposizione: Mattiello, Seculin, Sardo, Cacciatore, Christiansen, Pellissier, Pinzi, Dainelli, Bressan. Allenatore: Maran

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Medel, Murillo (70′ Ranocchia), Alex Telles; Kondogbia (85′ Brozovic), Melo, Guarín; Perisic; Jovetic (75′ Palacio), Icardi. A disposizione: Radu, D’Ambrosio, Manaj, Ljajic, Carrizo, Nagatomo, Biabiany, Montoya, Gnoukouri. Allenatore: Mancini

Arbitro: Tagliavento

Rete: 42′ Icardi

Ammoniti: Meggiorini, Rigoni, M’Poku (C), Guarin (I)

Recupero: nessuno nel primo tempo, 5 minuti nella ripresa.

Inter, Mancini: “Arrivare in alto e restarci il più a lungo possibile”

Inter logoVERONA – Ottima prestazione dell’Inter che in questo 4° turno in Serie A raccoglie altri tre punti che le consentono di mantenere la vetta della classifica in solitaria. Al ‘Marcantonio Bentegodi’ gli uomini di Roberto Mancini vincono contro il Chievo Verona di Rolando Maran con uno 0-1 di misura, grazie alla rete di Mauro Icardi, salendo così a quota 12. Come di consueto, al termine dei 90′ lo stesso tecnico jesino si presenta in sala stampa per analizzare il match appena terminato, con le sue dichiarazioni riprese dall’inviato di FcInterNews.

Quali sono le condizioni di Murillo?
“Valuteremo domani, ma il giocatore è abbastanza positivo”.

Lo Scudetto è un obiettivo dopo queste 4 giornate?
“Questo lo sperano tutti, almeno 7-8 squadre. Ora però è presto per parlarne, quindi dobbiamo cercare di migliorare sempre sapendo che non sarà mai facile. Il nostro obiettivo è quello di arrivare in alto e restarci il più a lungo possibile”.

Inter brutta e vincente: cosa ne pensa?
“Non è cambiato nulla da quando giocavo, si dice sempre così. Abbiamo avuto sempre possesso e occasioni da gol in tutti i match giocati fino a questo momento, e oggi non era assolutamente facile. Non ci lasciavano giocare e non è mai semplici segnare in queste gare. Avremmo dovuto chiuderla, questo sicuro”.

Quarta vittoria con un gol di differenza: la difesa sta rispondendo al pari degli altri reparti.
“Non vogliamo nasconderci, ma non si può sapere chi vincerà il campionato. La Roma contro la Juventus insegna, è ancora lunghissima”.

Come mai non hanno riposato Jovetic e Kondogbia?
“Non volevo cambiare la formazione. Ha giocato Telles perché Juan Jesus non c’era. Stanno andando tutti bene, compresi Stevan e Geoffrey, quindi va bene così”.

Ha cambiato ruolo a Perisic nel finale: la posizione di esterno è quella migliore per lui?
“Da trequartista deve imparare ancora i movimenti, ma sa fare tutto in attacco. Ovviamente quello è il suo ruolo ideale, lo abbiamo preso per questo”.

FcIN – Come sta Miranda? Recupererà per mercoledì?
“Miranda sta bene e ci sarà mercoledì. Non ci sono problemi per lui”.

FcIN – Cosa non è andato bene in questa partita? Su cosa lavorerà in particolare?
“Dobbiamo migliorare in tutto, ma oggi, ripeto, non era semplice. Ovviamente ci sono cose da sistemare sia in difesa che in attacco”.

[Francesco Fontana – Fonte: www.fcinternews.it]

Probabili formazioni, 4° giornata Serie A

UDINESE-EMPOLI ore 18
Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Edenilson, Badu, Iturra, Kone, Adnan; Zapata, Di Natale.
A disp.: Meret, Romo, Heurtaux, Felipe, Domizzi, Pasquale, Insua, Marquinho, Bruno Fernandes, Thereau, Aguirre, Perica. All.: Colantuono
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Guilherme, Widmer, Merkel
Ballottaggi: Wague-Heurtaux 70-30%
Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Barba, Mario Rui; Zielinski, Dioussé, Croce; Saponara; Pucciarelli, Maccarone. A disp.: Pugliesi, Pelagotti, Costa, Camporese, Bittante, Zambelli, Buchel, Maiello, Ronaldo, Krunic, Paredes, Livaja. All.: Giampaolo
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Mchedlidze, Cosic
Ballottaggi: Laurini-Zambelli 60%-40%

MILAN-PALERMO ore 20:45
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Abate, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Honda; Luiz Adriano, Bacca. A disp.: Abbiati, Donnarumma, Calabria, Rodrigo Ely, Alex, José Mauri, Poli, Nocerino, Suso, Cerci, De Jong, Balotelli. All.: Mihajlovic
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Menez, Niang, Antonelli, Bertolacci, Mexes
Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Struna, Gonzalez, El Kaoutari, Lazaar; Rigoni, Jajalo, Chochev; Vazquez, Quaison; Gilardino. A disp.: Colombi, Andelkovic, Vitiello, Goldaniga, Hiljemark, Daprelà, Brugman, Maresca, Trajkovski, Cassini, Djurdjevic. All.: Iachini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Bolzoni, Morganella

DOMENICA 20 SETTEMBRE
CHIEVO-INTER ore 12:30
Chievo (4-3-1-2): Bizzarri; Frey, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Rigoni, Hetemaj; Birsa; Paloschi, Meggiorini.
A disp.: Bressan, Seculin, Sardo, Mattiello, Cacciatore, Dainelli, Pepe, Christiansen, Pinzi, Mpoku, Pellissier, Inglese. All.: Maran
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Radovanovic, Izco
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Medel, Murillo, Alex Telles; Guarin, F. Melo, Brozovic; Perisic; Ljajic, Icardi. A disp.: Carrizo, Nagatomo, D’Ambrosio, Montoya, Ranocchia, Kondogbia, Gnoukouri, Jovetic, Palacio, Manaj, Biabiany. All.: Mancini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Dodò, Vidic, Miranda, Juan Jesus
Ballottaggi: Ljajic-Jovetic 55%-45%

ATALANTA-VERONA ore 15
Atalanta (4-3-3): Sportiello; Masiello, Paletta, Cherubin, Bellini; Carmona, De Roon, Kurtic; Moralez, Denis, Gomez. A disp.: Bassi, Radunovic, Stendardo, Toloi, Conti, Cigarini, Raimondi, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Monachello. All.: Reja
Squalificati: Pinilla (1)
Indisponibili: Estigarribia, Brivio, Dramè
Verona (4-3-1-2): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; Siligardi; Toni, Gomez.
A disp.: Gollini, Coppola, Bianchetti, Helander, Albertazzi, Winck, Wszolek, Zaccagni, Jankovic, Pazzini. All.: Mandorlini
Squalificato: nessuno
Indisponibili: Hallfredsson, Fares, Romulo, Ionita.
Ballottaggi: Toni-Pazzini 55%-45%

Serie A terza giornata: Inter-Milan 1-0, tabellino

Serie A logoInter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Medel, Murillo, Juan Jesus (23′ st Alex Telles); Guarin, Felipe Melo, Kondogbia; Perisic (40′ st Ranocchia); Icardi, Jovetic (27′ st Palacio). A disp.: Carrizo, Montoya, D’Ambrosio, Nagatomo, Brozovic, Gnoukouri, Ljajic, Biabiany, Manaj. All.: Mancini
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Abate, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Bonaventura, Montolivo, Kucka (27′ st Poli); Honda (36′ st Cerci); Luiz Adriano, Bacca (17′ st Balotelli). A disp.: Abbiati, Donnarumma, Calabria, Mexes, Ely, Alex, Suso, Nocerino, De Jong. All.: Mihajlovic
Marcatori: 13′ st Guarin (I)
Ammoniti: Abate, Honda, Kucka (M); Juan Jesus, Felipe Melo (I)

Materazzi: “Ranocchia meglio che vada via”

Inter logoUn derby molto importante sta accendendo la città di Milano, con un Inter-Milan particolare che vedrà a confronto Roberto Mancini, Dejan Stankovic e Sinisa Mihajlovic. Amici da sempre, ‘nemici’ per 90′. Chi sicuramente conosce ogni dettaglio, ogni aspetto, ogni sfumatura di una partita del genere è Marco Materazzi, storico 23 interista e attuale calciatore-allenatore del Chennaiyin Football Club, società indiana che milita nella Indian Super League.

Amico sin dai tempi nerazzurri, l’ex difensore – oltre a considerare l’Inter come favorita per il match di domenica sera – analizza poi la situazione di Andrea Ranocchia (almeno sulla carta ‘vice’ di João Miranda e Jeison Murillo), al quale riserva un consiglio ben preciso. Non mancano inoltre i complimenti a Mauro Icardi, mentre ‘ritrova’ un Mancini molto più inglese rispetto alla prima esperienza 2004-2005. Di seguito, l’intervista di FcInterNews al campione del mondo 2006.

Come arrivano le due squadre a questo appuntamento? Consideri l’Inter favorita?
“Per quello che si è visto fino a questo momento credo sia giusto considerarla favorita. È la capolista ed è corretto pensare che parta con i favori dalla propria parte. Anche se preferirei dire che la favorita sia il Milan perché di solito la sfavorita poi vince. A livello qualitativo, però, i nerazzurri sono superiori”.

L’Inter è stata quasi totalmente rinnovata: questo mercato così importante ti soddisfa?
“A livello qualitativo sono stati presi i giocatori giusti, quelli che servivano. Adesso bisogna dimostrare di poter essere una squadra”.

Terzo posto o Scudetto: questa Inter dove può arrivare?
“Io non parlerei di Scudetto, non sarebbe corretto farlo considerando che stiamo analizzando una squadra nuova, appena costruita. L’obiettivo primario deve essere la qualificazione alla prossima Champions League”.

Capitolo Ranocchia: da amico e ‘collega’ di reparto come giudichi il suo momento, considerando che nelle preferenze di Mancini sia Miranda che Murillo sono avanti? Avrebbe dovuto lasciare l’Inter durante lo scorso mercato?
“Mah… Sicuramente avrebbe dovuto pretendere maggior chiarezza. Ritrovarsi da capitano a seconda scelta credo sia una cosa un po’ deludente. Ora dovrà essere bravo a reagire alle critiche e a risalire la corrente, dopo alcune prestazioni non esaltanti. Analizzando le gare negative, non parlo di Andrea in particolare, ma in generale, perché l’Inter della scorsa stagione non era la vera Inter, o quantomeno non giocava da Inter con risultati non positivi. Quindi è sbagliato dire ‘La colpa è di Ranocchia’, perché un insieme di cose ha portato a quella situazione”.

Con un Europeo all’orizzonte, gli suggeriresti di cambiare squadra a gennaio se la situazione non dovesse cambiare?
“Io gli avevo già dato il mio consiglio. L’aria che tirava non era delle migliori e l’amore tra i tifosi e Andrea non è mai sbocciato, perché purtroppo è arrivato all’Inter in un momento particolare, dopo gli anni fantastici di una squadra meravigliosa. Nel momento in cui la società si è ritrovata a ricostruire lui è entrato in una sorta di bufera. Secondo me la scelta dell’addio sarebbe stata la migliore, ma non negli ultimissimi giorni di mercato, bensì all’inizio. Le squadre si fanno già ad aprile o maggio. Il mio consiglio glielo avevo dato a suo tempo, io sono uno dei più grandi estimatori di Andrea e sono convinto che sia uno dei primi tre difensori italiani. Forse i tifosi interisti che non hanno un’opinione positiva di lui mi prenderanno per matto, ma questo è il mio pensiero”.

Di conseguenza, voglio chiederti un giudizio circa la nuova coppia titolare Miranda-Murillo.
“Sono due giocatori molto tosti che hanno ben in mente quello che vogliono, ora si stanno conoscendo e integrando. Credo, però, sia indubbio che se fosse stato concesso il rigore al Carpi, con Ranocchia al posto di Murillo, sarebbe successo un disastro. Fortunatamente l’arbitro non lo ha concesso, ma bisogna limitare certi interventi. Magari la prossima volta il direttore di gara vedrà bene e fischierà il rigore”.

Icardi nuovo capitano: sei d’accordo?
“Sì, assolutamente. Sono d’accordo con questa scelta perché Icardi è uno che fa parlare di sé, checché ne dica la gente. Certamente fuori dal campo, ma soprattutto all’interno. Lui è così, uno con le ‘palle quadrate’. Non mi sembra però giusto, in caso di presenza dal 1′ di Ranocchia, che la fascia venga data comunque a Icardi. Ma questa è una scelta societaria e non voglio entrare nel merito. Io sono comunque un grande estimatore dell’argentino: si parla sempre di lui al di fuori del rettangolo verde, ma altrettanto quando gioca. Un po’ mi rivedo in lui”.

Mancini 2004-2005 a confronto di Mancini 2015-2016: in cosa lo vedi cambiato?
“Da come lo vedo in panchina oggi noto un allenatore più vicino al ruolo di manager, con un particolare aplomb inglese. Certamente è rimasto un tecnico molto esigente e anche critico, quando serve”.

Per quanto riguarda il tuo futuro, sarà difficile vederti nuovamente all’Inter?
“Ne sarei a dir poco felice, perché sono interista e ho l’Inter nel cuore. Credo però che nel futuro immediato non ci sia spazio per me. Non lo dico con tono polemico, assolutamente. Semplicemente sono state fatte altre scelte, che rispetto. Poi in base ai risultati vedremo chi avrà avuto ragione”.

Quali sono i tuoi progetti in prospettiva?
“Intanto sono alla mia seconda esperienza in India. Mi diverto, vivo lo spogliatoio e cerco di far star bene i miei giocatori anche in base agli insegnamenti che ho avuto in carriera. Poi vedremo…”.

Come descriveresti il Materazzi allenatore?
“Uno molto equilibrato per il quale i propri giocatori si spaccherebbero in due. Questa è la cosa che mi rende felice. La sensazione che ho percepito durante lo scorso anno è quella di averli fatti star bene, anche se purtroppo siamo usciti in semifinale immeritatamente”.

[Francesco Fontana – Fonte: www.fcinternews.it]

Inter-Atalanta 1-0: il tabellino del match

Inter logoIL TABELLINO
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Gnoukouri (1′ st Hernanes), Medel, Kondogbia; Brozovic (40′ st Manaj); Icardi (15′ Jovetic), Palacio. A disp.: Carrizo, Andreolli, Montoya, Schelotto, Taider, Ranocchia, D’Ambrosio, Nagatomo, Dimarco. All.: Mancini
Atalanta (4-3-3): Sportiello; Masiello, Stendardo, Cherubin, Dramé; Carmona, De Roon, Kurtic; Gomez (33′ st Migliaccio), Denis (23′ Pinilla), Moralez (18′ st D’Alessandro). A disp.: Bassi, Giorgi, Bellini, Boakye, Estigarribia, Conti, Brivio, Raimondi, Grassi. All.: Reja
Marcatori: 94′ Jovetic (I)
Ammoniti: Palacio, Manaj (I), Maxi Moralez, Carmona, Pinilla (A)
Espulsi: Carmona (A)

Inter: la scheda di Miranda

Miranda è il secondo tassello difensivo dell’Inter per la prossima stagione. Il centrale brasiliano, lascia dopo 4 anni l’Atletico Madrid per tentare il salto in serie A.

PUNTI DI FORZA – Miranda è cresciuto parecchio nella sua esperienza madrilena, soprattutto negli ultimi due anni. Con Godin, infatti, ha composto una coppia di difensori capaci di non far passare uno spillo. Non è un caso che l’Atletico, nel 2013/2014 abbia chiuso con la miglior difesa della Liga (26 reti) e nella scorsa stagione sia finita seconda dietro al Barcellona (29 gol, anche se Miranda ha giocato meno a causa di qualche problema fisico di troppo). Il brasiliano è un difensore brevilineo (185 cm per 78 kg), molto abile nella lettura dell’azione e nell’anticipo e con un discreto tocco di palla.  Spesso, l’azione dell’Atletico partiva proprio dai suoi piedi. Altra dote: è molto forte di testa, sia in fase difensiva, che offensiva.

PUNTI DEBOLI – Il gioco dell’Inter potrebbe penalizzare Miranda. Il brasiliano, già con il Brasile, ha dimostrato di non trovarsi a suo agio con un gioco offensivo, perchè fa fatica nel recuperare la posizione, non essendo velocissimo. Questo suo difetto, in un’Inter che, a quanto sembra, sarà molto sbilanciata, rischia di mandare in crisi il brasiliano. Inoltre, bisognerà anche vedere chi sarà il suo partner difensivo: con Ranocchia o Juan Jesus rischia di dover disperdere energie nel porre rimedio agli strafalcioni dei compagni. Si potrebbe trovare meglio con Vidic o Murillo, ma qui entriamo nel campo delle scelte dell’allenatore.