Genoa: magro bilancio nei match giocati alle 12.30

Otto partite giocate: 1 vittoria, 2 pareggi e 5 sconfitte, 10 gol fatti e 15 subiti. É il magro bilancio delle partite del Genoa giocate alle 12.30. Da quando infatti è stato introdotto dalla Lega Calcio in maniera definitiva nella stagione 2010/2011 – la prima fu Brescia-Palermo della seconda giornata – il lunch match non ha portato molta fortuna al Grifone. Basti pensare che nei primi quattro incontri giocati il Genoa ha rimediato solo sconfitte. Ripercorriamo nel dettaglio dunque gli otto precedenti.

Stagione 2010/2011. Alla tredicesima giornata arriva al “Ferraris” la Juve di Delneri che sta stentando parecchio. E’ il 21 novembre 2010: Ballardini, subentrato a Gasperini da poche settimane, è reduce da due vittorie consecutive. Finisce 2-0 per i bianconeri grazie a Marchisio che al 18’ segna con la complicità di Eduardo (carambola sul palo) e a Krasic al 23’ dopo un’inarrestabile discesa sulla destra. Il Genoa però gioca bene ed è anche sfortunato: traverse di Criscito e Kharja.

La seconda partita del Genoa all’ora di pranzo si disputa il 27 febbraio 2011 a Catania. Vincono i siciliani di Simeone, bisognosi di punti, dopo tante emozioni. Nel primo tempo Floro Fores porta avanti il Genoa e la traversa nega a Rossi lo 0-2. Nella ripresa Maxi Lopez e Bergessio (al primo gol in Italia) ribaltano il risultato, vengono espulsi Criscito, Floro Flores e Ballardini e nel finale Veloso fallisce il rigore del 2-2.

Ancora Juve per il terzo lunch match. Si gioca all’“Olimpico” di Torino il 10 aprile. Un autogol di Bonucci su tiro di Antonelli porta il Genoa in vantaggio dopo soli 7 minuti. Chi di autorete ferisce di autorete perisce: e così una sfortunata deviazione di Marco Rossi su colpo di testa di Pepe al 5’ della ripresa riporta la partita in parità. Sette minuti dopo, però, con un tiro dal limite dell’area che fulmina Buffon, Floro Flores segna il 2-1 per il Genoa. Vantaggio che dura poco perché Matri pareggia al 18’ e addirittura a sette dalla fine Dainelli si addormenta consentendo a Luca Toni (ex fino a pochi mesi prima) di segnare il definitivo 3-2.

Stagione 2011/2012. Il 25 settembre 2011 si pranza al “Bentegodi” di Verona: dopo tre giornate il Genoa di Malesani è addirittura in vetta e cerca la conferma contro il Chievo di Di Carlo. Dopo un primo tempo noioso, in  apertura di ripresa Palacio porta avanti il Grifone. Poi il Genoa, in dieci per l’espulsione di Dainelli, non riesce a resistere: malgrado Pellissier sbagli un rigore (prodigioso Frey) l’attaccante si fa perdonare realizzando l’1-1 di testa su corner. All’ultima azione dell’ultimo minuto di recupero è Moscardelli a condannare i rossoblù colpendo di testa indisturbato in piena area di rigore.

E’ Pasquale Marino il primo allenatore che riesce finalmente a conquistare punti in un lunch match, ma che fatica con la Lazio! Ventiduesima giornata, il tecnico siciliano ha sostituito Malesani e il Genoa gioca piuttosto bene. Palacio (con un incredibile tocco al volo), e una doppietta di Jankovic portano il parziale sul 3-0. Nel finale pauroso crollo fisico: la Lazio, in dieci per l’espulsione di Diakitè, rimonta fino al 3-2 (rigore di Ledesma e gol di Gonzalez). Alla fine il Genoa resiste.

29 aprile 2012: in panchina siede De Canio cui è affidato il compito di salvare il Genoa sceso precipitosamente fino al quartultimo posto. Dopo la sconfitta di misura a Milano col Milan si va a Bologna. E’ un testa a testa col Lecce per evitare la Serie B. Portanova (ma guarda un po’…) dopo 24’ e Ramirez al 37’ portano i felsinei sul 2-0. Dopo il solito legno (traversa di Kaladze) il Genoa prova a riaprire la partita con Palacio. In contropiede però i padroni di casa chiudono il match con Garics. Solo illusorio il gol di Jorquera a 13 dalla fine. Finirà con l’ennesima sconfitta stagionale e con la paura di una classifica da brividi. Fortunatamente nel pomeriggio il Lecce si suiciderà perdendo in casa con il Parma e resterà sotto in classifica.

E veniamo all’attuale campionato. Dopo tanti pranzi emozionanti e quasi sempre indigesti è la volta della trasferta di Udine dello scorso 30 settembre. Finisce tra mille sbadigli e poche emozioni: i friulani privi di Di Natale non pungono e il Genoa di De Canio si accontenta dello 0-0.

Il 22 dicembre scorso è la data dell’ultima partita prandiale del Genoa. A San Siro con l’Inter va in scena una delle poche prove di carattere della squadra con in panchina Delneri. Immobile illude al 77’ ma a cinque dalla fine Cambiasso sigla l’1-1. E va già bene così perché al 90’ Livaja, a un centimetro dalla riga di porta, si divora un gol calciando sul palo il pallone del 2-1 per i nerazzurri.

Domenica al “Tardini” Ballardini è chiamato a interrompere il digiuno di punti nelle partite delle 12.30 alla guida del Genoa: nei tre precedenti incontri di due stagioni fa, come abbiamo ricordato, con lui in panchina i rossoblù sono stati sempre sconfitti. Lo scorso anno quando era a Cagliari, invece, nell’unica partita dell’ora di pranzo il tecnico romagnolo riuscì a ottenere un’importante vittoria a Catania per 1-0.

Ecco l’elenco completo delle partite giocate dal Genoa alle 12.30:

21/11/2010: Genoa-Juventus 0-2;
27/02/2011: Catania-Genoa 2-1;
10/04/2011: Juventus-Genoa 3-2;
25/09/2011: Chievo-Genoa 2-1;
05/02/2012: Genoa-Lazio 3-2
29/04/2012: Bologna-Genoa 3-2;
30/09/2012: Udinese-Genoa 0-0;
22/12/12: Inter-Genoa 1-1.

Bilancio:
Partite: 8 (6 in trasferta)
Vittorie Genoa: 1
Pareggi: 2
Sconfitte: 5

Reti fatte: 10
Reti subite: 15

[Francesco Patrone – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]

Conte: “Diamoci tutti una calmata”

logo-juventusAntonio Conte fa marcia indietro. E all’incontro con gli arbitri il tecnico della Juve appare con un amplomb totalmente diverso rispetto a quello visto dopo Juventus-Genoa. Tanto che, alla fine, riesce a strappare anche i complimenti delle Istituzioni. Ecco quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport: Non c’è un bel clima: l’aria del campionato italiano è satura di tensioni pronte a deflagrare alla prima scintilla. E un errore arbitrale è l’innesco più efficace per esplosioni di notevole impatto mediatico. Antonio Conte ne sa qualcosa e forse è significativo che venga proprio da lui l’invito alla calma e alla collaborazione con gli arbitri da parte di giocatori, allenatori e dirigenti. «Diamoci tutti una calmata» è il succo del suo intervento all’incontro milanese fra i club e i direttori di gara (…) In questo contesto, erano in molti che aspettavano al varco la Juventus. Anzi, forse c’era qualcuno che proprio non se l’aspettava, pensando che dopo le feroci polemiche post Genoa e Lazio i bianconeri snobbassero l’incontro, in qualche modo giustificati dagli altri impegni. E invece Conte, l’unico che poteva rappresentare il club, ha fatto di tutto per esserci. E per portare un messaggio di distensione. Che il tecnico volesse tendere la mano agli arbitri, in fondo, si era già capito dalla scelta di non opporre ricorso alla squalifica di due giornate, rimediata per l’infuocata reazione contro Guida , che alla fine del match contro il Genoa non se l’era sentita di concedere un rigore ai bianconeri per il mani di Granqvist.

Mentre la Juventus l’ha fatto per Bonucci (2 giornate) e Marotta (21 giorni di inibizione), Conte ha rinunciato scientemente e si è tenuto le due giornate. Un modo per mostrare il proprio pentimento e cercare un dialogo meno infuocato con i fischietti. L’intervento di ieri è stato perfettamente in linea con quella decisione. Conte ha invitato alla calma colleghi, dirigenti e giocatori. Un invito ovviamente rivolto anche a se stesso, ma che ha voluto allargare a tutti, visto e considerato che non è stato l’unico nell’ultimo periodo ad avere un atteggiamento aggressivo nei confronti degli arbitri e situazioni bollenti si sono registrate su molti altri campi (…) Insomma, alla fine Conte ne esce vincitore. Con i complimenti del presidente della Figc Giancarlo Abete («Il suo è stato un intervento di responsabilità») e quelli di Braschi: («Credo che Conte si sia comportato in questo incontro per quello che conosco: anche lui si è accorto di essere andato oltre»). Tutti felici, insomma. Tranne Pulvirenti che la spara grossa, ancora incavolato per Catania-Juve dello scorso ottobre: «Contro la Juventus il Catania ha subito il più grande torto della storia del calcio». Esagerato al Cibali!

[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]

Serie A: il punto sulla 22esima

Il pareggio tra Inter e Torino chiude il terzo turno di ritorno della serie A. Riguardo alla zona salvezza, il Genoa è a due punti dal Pescara quartultimo e a tre dal Cagliari: una situazione ancora recuperabile, grazie anche al punto prezioso conquistato contro la Juve in trasferta. Domenica prossima il Grifone affronterà la Lazio terza in classifica, mentre si svolgerà lo scontro salvezza Pescara-Bologna. Invece il Palermo giocherà in casa contro l’Atalanta in calo di risultati (1 punto in tre partite), mentre il Siena ospiterà l’Inter.

Risultati terza giornata di ritorno della serie A

Ieri: Lazio-Chievo 0-1, Juventus-Genoa 1-1. Oggi: Bologna-Roma 3-3, Parma-Napoli 1-2, Udinese-Siena 1-0, Catania-Fiorentina 2-1, Cagliari-Palermo 1-1, Atalanta-Milan 0-1, Sampdoria-Pescara 6-0, Inter-Torino 2-2

CLASSIFICA:

Juventus 49 punti; Napoli 46; Lazio 43; Inter 40; Milan 37; Fiorentina 36; Catania 35; Roma 34; Udinese 33; Parma 31; Chievo 28; Torino (-1) 27; Sampdoria (-1) 24; Atalanta (-2) 23; Bologna 22; Cagliari 21; Pescara 20; Genoa 18; Palermo 17; Siena 14 (-6)

Prossimo turno (4a giornata, domenica 3 febbraio ore 15.00)

Fiorentina-Parma
Chievo Verona-Juventus  dom 3 feb ore 12:30
Torino-Sampdoria sab 2 feb ore 18:00
Palermo-Atalanta
Pescara-Bologna
Roma-Cagliari ven 1 feb ore 20:45
Napoli-Catania  sab 2 feb ore 20:45
Siena-Inter
Milan-Udinese dom 3 feb ore 20:45
Genoa-Lazio

[Redazione Pianeta Genoa 1893 – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]

Consigli Fantacalcio della 22 esima giornata: la Juve prova l’allungo

Nuovo weekend di calcio quello del 26 e 27 gennaio con la giornata numero 22 che si apre con l’anticipo delle ore 18 tra Lazio e Chievo Verona. Questo porterà il mercato a chiudersi alle ore 15 sempre di sabato 26 mentre per le formazioni si avrà tempo sino alle 17.45. In serata toccherà alla Juve confermare la sua leadership in casa contro il Genoa che ritrova in panchina mister Ballardini dopo l’ennesimo esonero stagionale. La domenica di Serie A si apre con la partita delle 12.30 tra Bologna e Roma e dopo un lungo pomeriggio sportivo si concluderà alle 20.45 con il posticipo tra Inter e Torino.

Ricordiamo che sul sito Fantamagic Pro, trovate tutte le quotazioni dei calciatori e che è possibile registrarsi gratuitamente per consultare i giocatori e costruirsi una squadra.

Il Concorso a Premi Fantamagic Pro ti permetterà di gareggiare su tre differenti tornei con in palio ricchi premi per i migliori, oltre a tante promozioni per costituire la griglia di partenza della prossima stagione. Per iscriversi è sufficiente acquistare a soli 5 euro pagabili con Paypal o un semplice Sms  la Guida al gioco e giocare fino a fine stagione. Ricordiamo che sono disponibili gli ultimi posti nel girone 20, ultimo di prima fascia con il maggior numero di promozioni.

Su www.fantacalciok.com trovi tutte le info necessarie per giocare.

sabato ore 18

Lazio-Chievo Verona: rinfrancata dall’ottimo punto in Tim Cup a Torino i biancocelesti hanno l’obbligo di portare a casa l’intera posta in palio per tenere testa alla Juventus. Sulla via del recupero Klose e Konko, per il resto formazione tipo con Petkovic che potrebbe optare per Dias e Ciani in difesa lasciando in panchina Biava. Di contro il Chievo deve fare ancora a meno di Luciano, Dramè e Hetemaj e con Pellissier in dubbio. Giocatore più in forma della partita è Floccari che da due giornate fa al meglio il ruolo di vice Klose. Tra i pali sempre più saracinesca Marchetti, positivi anche Ciani e Cavanda mentre a centrocampo possiamo provare la carta Gonzalez. Tra gli ospiti Thereau continua a tenere una buona media voto e anche Guana a centrocampo è una buona garanzia.

sabato ore 20.45

Juventus-Genoa: bianconeri lanciatissimi in campionato dopo la sontuosa prova contro l’Udinese ma attenzione ai cali di tensione. Rientri per Bonucci in difesa, Marchisio a centrocampo e Quagliarella che dovrebbe essere preferito a Matri. Stato di forma strepitoso di Pogba che è stato giustamente confemato ma non sarà l’unico giocatore cui puntare. Tra quelli a prezzo più basso si potrebbe scommettere su Padoin mentre in avanti Quagliarella se in campo avrà tanta voglia di far bene. Di contro il Genoa non può lasciare più punti in giro e si appresta a giocarsi la partita al 100% delle proprie forze. Si torna al 4-3-1-2 dove sarà chiave il ruolo di trequartista di Bertolacci mentre in avanti la coppia Immobile-Borriello è l’ancora di salvezza di una squadra in difficoltà in classifica. In crescita Rossi (sempre buone gare contro i bianconeri e Matuzalem).

domenica ore 12.30

Bologna-Roma: qualche problema di formazione per Pioli che deve rinunciare a Cherubin e Pazienza per squalifica. Contro i giallorossi per bissare il successo in rimonta dell’andata. Positivi Antonsson in difesa e Kone a centrocampo tuttavia è Diamanti l’uomo chiave del match. La Roma risponde con qualche novità in avanti dove Pjanic prende il posto di Lamela squalificato mentre a centrocampo conferma per Tachtsidis. Stato di forma molto buono per Marquinos, in grande crescita anche Bradley mentre in avanti le uniche garanzie sono nel capitano Totti. Probabile panchina per Destro, che accusa ancora una leggera contusione alla caviglia.

domenica ore 15

Atalanta-Milan: In campo per differenti obiettivi in particolare i neroazzurri cercano punti per risalire la china dopo un ultimo periodo poco piacevole. Tra le note positive troviamo Stendardo in difesa ed i soliti frizzanti Cigarini e Bonaventura a centrocampo. Alcune assenze da Giorgi squalificato agli infortunati Bellini, Capelli ed il dubbio sul recupero di Lucchini. Con una difesa in emergenza potrebbe esaltarsi un Milan che tra alti e bassi prova a dare un senso alla propria stagione ma con un occhio alla difficile sfida di Champions contro il Barcellona. Tuttavia Allegri sembra intenzionato a giocarsi le sue carte confermando gli 11 di Bologna. Tra i più lucidi ci è sembrato Constant con Montolivo in netta ripresa. In avanti si è nuovamente sbloccato Pazzini mentre El Shaarawy è da un pò a secco. Ancora una possibile chance per Niang, altra scommessa.

Cagliari-Palermo: derby delle isole con entrambe le squadre che cercano punti salvezza. Da una parte essente Ariaudo e Nenè ma con il prezioso recupero di Sau, dall’altra squalificato Garcia ma importante rientro di Barreto a centrocampo. Tra i rossoblù abbiamo visto bene Astori in difesa, Conti a centrocampo con Ibarbo che potrebbe essere la chiave con le sue improvvise accelerazioni. Tra i rosanero in cerca di continuità il giovane Dybala, con Ilicic giocatore chiave e bandiera della squadra con Miccoli. Difesa tipo con Von Bergen tra i più costanti.

Catania-Fiorentina: etnei contro il propro ex allenatore in una sfida che li vedrà privi di due giocatori chiave come Lodi e Bergessi, entrambi fermi per squalifica. Rientra Legrottaglie che insieme a Izco e Barrientos potrebbero fare grandi cose in avanti. Nuova prova di maturità per la squadra di Montella che in questo gennaio ha stentato soprattutto nei risultati e sotto porta. Molto dipenderà dalla presenza di Pizarro, uomo molto importante per le geometrie della squadra. Sempre pericolosi i centrali viola nelle palle inattive, garanzia Borja Valero, possibile riscatto per Jovetic dopo alcune giornate un pò in ombra.

Parma-Napoli: Donadoni tra il 4-3-3 più utilizzato ed un più prudente 3-5-2. Molto dipenderà dalla presenza di Biabany in campo e dalla voglia di preferire Santacroce a Sansone. Per il centrocampo possibile sorpresa Ninis ma se parliamo di certezze non possiamo non prendere in considerazione Belfodil. Il Napoli che è chiamato a vincere per non vedersi scappare la Juve. Unico assente Beherami per squalifica con Dzemaili pronto al suo posto. In crescita Britos e Zuniga, Pandev dovrebbe essere preferito ad Insigne con Cavani garanzia assoluta.

Sampdoria-Pescara: Samp che dopo delle buone gare scivola a Siena, Pescara che dopo il doppio successo con Catania e Fiorentina, fa un passo indietro. Ci sono i presupposti per vedere una gara molto vivace e senza troppi tatticismi. Da una parte la Samp si affida all’imprevedibilità di Eder con Icardi che ha una buona chance di riscatto contro la difesa biancoazzurra. In crescita Palombo nel nuovo ruolo di libero mentre a centrocampo sempre costante Obiang con Poli sempre temibile. Tra i convocati Maxi Lopez che all’andata mise “a fuoco e fiamme” la difesa della squadra abruzzese. Il Delfino si gioca subio la carta D’Agostino e lancia Bjarnason nel suo ruolo naturale, approfittando della squalifica di Weiss. Zanon sostituirà invece lo squalificato Modesto. Da tenere d’occhio l’islandese che in fase offensiva può dare un buon contributo e la fantasia di D’Agostino. Contro una difesa non molto veloce diverse chance anche per Celik con Abbruscato che dovrebbe essere preferito a Jonathas.

Udinese-Siena: tra i giocatori di Guidolin mancherà ancora il portiere titolare Brkic assieme a Benatia e Badu, nel Siena fuori per squalifica Terzi e Vitiello con il neo acquisto Pozzi che dovrà aspettare per scendere in campo: per lui un risentimento muscolare al polpaccio sinistro. Una gara pro Di Natale-Muriel anche perchè la squadra di Iachini non può permettersi di fare barricate. Altri giocatori in crescita sono Domizzi e Lazzari mentre dall’altra parte Neto continua a far bene, Felipe ex di turno e Rosina tanto fosforo per le due punte.

domenica ore 20.45

Inter-Torino: Stramaccioni spera di riavere Cassano e nel frattempo si gode l’ottimo momento di Guarin e Palacio con il resto della squadra che va un pò a corrente alternata. In difesa Juan Jesus un pò rude ma davvero molto efficace; a centrocampo in rialzo le quotazioni di Gargano (ottimo impatto in Tim Cup a Roma dal suo ingresso in campo). Di contro il Toro si gusta il buon momento e lo stato di forma invidiabile di Cerci e Santana. Bianchi per Barreto in formazione con Glik e Gazzi tra i più positivi tra gli 11.

Serie A, le probabili formazioni dell’ottava giornata

Sabato 22 Ottobre

FIORENTINA-CATANIA ore 18.00
Fiorentina (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Cerci, S. Silva, Jovetic.
A disp.: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Lazzari, Romulo, Ljajic. All.: Mihajlovic
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Gilardino, Kroldrup

Catania (3-5-2): Andujar; Marchese, Spolli, Bellusci; Izco, Almiron, Lodi, Delvecchio, Lanzafame; Bergessio, Gomez.
A disp.: Campagnolo, Legrottaglie, Sciacca, Ricchiuti, Biagianti, Maxi Lopez, Catellani. All.: Montella
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Capuano, Ledesma, Alvarez, Llama, Suazo

JUVENTUS-GENOA ore 20.45
Juventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic, Estigarribia.
A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Vidal, Krasic, Del Piero, Quagliarella. All.: Conte
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Giaccherini

Genoa (4-3-1-2): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Kucka, Veloso, Birsa; Jorquera; Caracciolo, Palacio
A disp.: Lupatelli, Rossi, Bovo, Seymour, Merkel, Pratto, Jankovic. All.: Malesani
Squalificati: Kaladze (4)
Indisponibili: Zè Eduardo, Mesto

Domenica 23 ottobre

LECCE-MILAN ore 12.30
Lecce (4-4-1-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo, Strasser, Giacomazzi, Grossmuller; Pasquato; Corvia
A disp.: Julio Sergio, Brivio, Carrozzieri, Bertolacci, Olivera, Cuadrado, Muriel. All.: Di Francesco
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Di Michele, Diamoutene

Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, T. Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Aquilani; Robinho; Ibrahimovic, Cassano
A disp.: Amelia, Mexes, Bonera, Ambrosini, Zambrotta, Boateng, El Shaarawy. All.: Allegri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Gattuso, Pato, Boateng, Flamini, Seedorf

CAGLIARI-NAPOLI ore 15.00
Cagliari (4-3-2-1): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu, T. Ribeiro; Larrivey
A disp.: Avramov, Perico, Ariaudo, Rui Sampaio, Nené, Ibarbo, El Kabir. All.: Ficcadenti
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Eriksson

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani
A disp.: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Zuniga, Santana, Mascara, C. Lucarelli. All.: Mazzarri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Donadel, Britos, Pandev

INTER-CHIEVO ore 15.00
Inter (4-3-1-2): J. Cesar; Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu; Zanetti, Stankovic, Cambiasso; Sneijder; Pazzini, Milito
A disp.: Castellazzi, Nagatomo, Jonathan, Thiago Motta, R. Alvarez, Muntari, Zarate. All.: Ranieri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Poli, Ranocchia, Coutinho, Viviano, Samuel, Forlan

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Mandelli, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Sammarco; Pellissier, Thereau
A disp.: Puggioni, Andreolli, Dramè, Vacek, Cruzado, Moscardelli, Paloschi. All.: Di Carlo
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Sardo, Morero

PARMA-ATALANTA ore 15.00
Parma (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Jadid, Modesto; Giovinco; Floccari
A disp.: Pavarini, Santacroce, Valiani, Blasi, Rubin, Galloppa, Pellé. All.: Colomba
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno

Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Lucchini, Capelli, Peluso; Schelotto, Brighi, Cigarini, Padoin; Moralez, Denis
A disp.: Frezzolini, Bellini, Bonaventura, Minotti, Caserta, Gabbiadini, Tiribocchi. All.: Colantuono
Squalificati: Doni (3 anni e 6 mesi)
Indisponibili: F. Pinto, Manfredini

ROMA-PALERMO ore 15.00
Roma (4-3-3): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Heinze, J. Angel; Simplicio, De Rossi, Gago; Bojan, Pjanic, Osvaldo
A disp.: Curci, Taddei, Juan, Perrotta, Lamela, Borriello, Borini. All.: Luis Enrique
Squalificati: Kjaer (1)
Indisponibili: Totti, Cicinho, Rosi, Lobont, Okaka

Palermo (4-4-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Bertolo, Barreto, Della Rocca, Ilicic; Hernandez, Miccoli
A disp.: Benussi, Cetto, Mantovani, Acquah, Zahavi, Alvarez, Pinilla. All.: Mangia
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Di Matteo

SIENA-CESENA ore 15.00
Siena (4-4-2): Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Reginaldo; Calaiò, Brienza
A disp.: Pegolo, Pesoli, Contini, Vergassola, Grossi, Destro, Larrondo. All.: Sannino
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Bolzoni, Belmonte, Troianiello

Cesena (4-4-1-1): Antonioli; Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Ceccarelli, Parolo, Guana, Candreva; Ghezzal; Eder
A disp.: Ravaglia, Ricci, Benalouane, Martinho, Bogdani, Malonga, Livaja. All.: Giampaolo
Squalificati: Mutu (3)
Indisponibili: Martinez, Cica, Colucci

UDINESE-NOVARA ore 15.00
Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Badu, Asamoah, Armero; Torje; Di Natale
A disp.: Padelli, Ferronetti, Neuton, Doubai, Abdi, Fabbrini, Floro Flores. All.: Guidolin
Squalificati: Pinzi (1)
Indisponibili: Barreto, Battocchio, Pasquale

Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Paci, Ludi, Gemiti; Marianini, Porcari, Rigoni; Mazzarani; Morimoto, Meggiorini
A disp.: Coser, Dellafiore, Centurioni, Giorgi, Radovanovic, Pinardi, Granoche. All.: Tesser
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Lisuzzo, Ujkani, Jeda, Pesce

BOLOGNA-LAZIO ore 20.45
Bologna (4-3-1-2): Agliardi; Raggi, Portanova, Loria, Morleo; Pulzetti, Mudingayi, Koné; Ramirez; Di Vaio, Gimenez
A disp.: Lombardi, Casarini, Cherubin, Antonsson, Vantaggiato, Vitale, Acquafresca. All.: Pioli
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Diamanti, Cruz

Lazio (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Brocchi; Hernanes; Cissè, Klose
A disp.: Bizzarri, Stankevicius, Lulic, Cana, Matuzalem, Sculli, Rocchi. All.: Reja
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Mauri

[Alessio De Silvestro – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

Armando Ferroni: «Vincere a Torino fu una grande soddisfazione»

Il 20 gennaio 1991 al nuovo Delle Alpi di Torino, per la diciassettesima giornata di Serie A, si giocò Juventus-Genoa. Una sfida tra squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano. Una sfida che può contare 36 scudetti complessivi. Una sfida rimasta nella storia nei confronti tra bianconeri e rossoblù come l’ultimo confronto vinto dal Grifone in casa della Vecchia Signora: in quell’occasione infatti, grazie al gol al 37′ di Thomas Skuhravy, il Genoa espugnò il Delle Alpi, conquistando tre punti fondamentali per la cavalcata trionfale coronata dal quarto posto in campionato e quindi accedendo al Coppa Uefa. La Juventus invece, allenata da Gigi Maifredi, si posizionò solamente al settimo posto in classifica, perdendo l’accesso all’Europa.
Uno dei protagonisti di quella vittoria decisiva fu Armando Ferroni, difensore della corazzata di Osvaldo Bagnoli e tuttora allenatore degli Allievi B del Genoa, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net in occasione della sfida di sabato tra rossoblù e bianconeri.

La Juventus è da sempre vista come la squadra da battere: è risaputo che, quando si gioca contro la Vecchia Signora, le motivazioni di un qualsiasi giocatore non possono che amplificarsi. Vent’anni fa però, il Genoa andò a Torino per vincere e tornò a casa con l’intera posta in palio: cosa ricorda di quella partita?
In quel periodo conquistare i tre punti in casa della Juve era qualcosa di straordinario. Il Genoa poi, grazie anche a quell’annata incredibile, aumentò il suo prestigio e la sua fama. Loro avevano bisogno di vincere per mantenersi nelle prime posizioni, noi però ci impegnammo moltissimo e arrivammo alla conquista del 4° posto in classifica. Fu un periodo eccezionale che spero possa ripetersi per il Grifone.

Quali erano i segreti del Genoa di Bagnoli?
Non c’erano segreti: era un buona squadra, formata da ottimi giocatori. Il gioco di Bagnoli era semplice: cercavamo di essere sempre coperti per poi colpire l’avversario con ripartenze molto rapide. Un gioco semplice sì, ma interpretato da grandi giocatori   che al Genoa diedero il loro apporto più decisivo: Eranio, Ruotolo e lo stesso Aguilera che, riuscendo a proteggere palla là davanti, sapeva far salire la squadra.

Quali furono le soddisfazioni più grandi di quella stagione?
Fu un anno trionfale, dove tutte le partite ebbero la loro importanza. Ci siamo tolti molte soddisfazioni andando a vincere oltrechè con la Juve, con l’Inter per tre reti a zero. L’anno dopo poi ci siamo resi protagonisti di un lungo cammino in Europa, concluso con la semifinale di Coppa Uefa con l’Ajax. L’Europa League attuale invece, è lontana anni luce dai valori di vent’anni fa. A Genova si respirava aria di Europa, quell’aria che spero possa tornare presto visti i grandi sforzi compiuti dal presidente Enrico Preziosi per il bene del Genoa.

Quanto è difficile affrontare la Juventus nel suo stadio ora che, grazie alle nuove strutture, può portare ancora più entusiasmo ai giocatori bianconeri?
E’ veramente difficile. Ora più che mai, visto che con Conte è avvenuta quella sterzata decisiva dopo due o tre anni di fallimenti. Sicuramente il nuovo stadio può portare ancora più entusiasmo ai padroni di casa, ma credo che il Genoa abbia tutte le carte in regola per andare a Torino per fare la partita. Credo che quest’anno la Juventus sia la squadra da battere: ha giocatori importanti, un bravo tecnico e un vantaggio non da poco su Napoli, Milan e Inter che, con gli impegni in Champion’s League, potrebbero perdere terreno in campionato.

Ora però, Armando Ferroni il calcio lo segue della panchina. Come stanno andando i suoi allievi?
Stiamo disputando un buon campionato, totalmente diverso dagli anni scorsi: essendo Allievi B possiamo confrontarci con realtà professionistiche come Inter, Torino, Sampdoria, Novara, oltre alle società di Lega Pro, anziché con società provinciali con le quali è difficile dare un giudizio tecnico efficace. Oltre al fatto che la squadra è composta da tutti ’96 e quindi sotto leva di un anno rispetto alle altre di Lega Pro, ora è molto più dura ma ci stiamo facendo valere: domenica infatti, siamo usciti vittoriosi dalla trasferta con il Torino.

Quanto è importante per il Genoa avere un vivaio di giovani così promettenti?
Oltrechè per il Genoa, è importante per tutte le altre società. In questo periodo si sta investendo molto sui settori giovanili, quello rossoblù ne è la dimostazione: non si contano i giovani grifoni che convincono sempre di più fra Serie A, B e Lega Pro. L’obiettivo è quello di sfornare altri talenti come El Sharaawi. E direi che siamo sulla strada giusta.

[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]

L’Udinese spaventa il Diavolo. Bianconeri in testa

MILANO – Proprio come un anno fa l’Udinese spaventa il Diavolo. Allora finì 4-4, oggi la contesa si è chiusa con un più concreto, ma pur sempre spettacolare 1-1. Guidolin ripropone dieci-undicesimi della squadra vittoriosa tre giorni prima con la Fiorentina: Pinzi parte dalla panchina, per lasciare spazio alla mediana tutta ghanese Badu-Asamoah. Al 3-5-2 collaudato di mister Guidolin, mister Allegri risponde con un 4-3-1-2 che vede Aquilani agire alle spalle di Pato e Cassano. Il Milan, però, comincia a perdere i pezzi molto presto. Pato è costretto a lasciare il terreno di gioco dopo nemmeno venti minuti al marocchino El Shaarawy. Lo sterile possesso palla del Milan è fine a se stesso, mentre l’Udinese comincia, lentamente, a prendere le misure del vestito rossonero.

Dopo due gialli, sventolati in faccia a Zambrotta e Domizzi, si accende l’estro di Gabriel Torje, ma il cross del giovane rumeno per Totò Di Natale si rivela leggermente lungo. Proprio su un innocuo cross del ragazzo di Timisoara, Abbiati compie l’errore che non ti aspetti. Di Natale è lesto come un falco e insacca a porta vuota il pallone del vantaggio friulano. Il Milan prova la reazione, me è Armero a farsi vedere dalle parti di Abbiati con una botta violenta dalla distanza. Seedorf coglie il montante della porta friulana con una bomba su punizione e il primo tempo si chiude coi soliti lampi di classe di Di Natale. Il napoletano delizia il pubblico de “La Scala” prima di un’altra grande occasione rossonera: Nocerino, a tu per tu con Handanovic viene anticipato dal portiere sloveno, la sfera rotola trai i piedi di Abate che non riesce a centrare lo specchio della porta bianconera.

Il primo brivido della ripresa lo offre una girata acrobatica di Cassano su assist di Nocerino. Un Lancio millimetrico di Seedorf per Nocerino spaventa la retroguardia di Guidolin, ma l’ex palermitano non riesce a coordinarsi bene, e, di testa, alza la conclusione sopra la traversa. Guidolin si gioca la carta Pinzi, gli fa posto il piccolo e terribile Torje. Il momento è favorevole ai Campioni d’Italia e al 18′ El Shaarawy pareggia il conto delle reti con un preciso diagonale dal vertice destro dell’area su cui nulla può Samir Handanovic. Allegri inserisce forze nuove con Emanuelson, ma l’olandese dimostra di avere le polveri bagnate al 27′ quando, da buona posizione, spara un sinistro alle stelle. Un minuto dopo Zambrotta trattiene Pinzi per la maglia in area di rigore rossonera, ma Banti non se la sente di fischiare la massima punizione. Scocca la mezzora e lo stesso Pinzi spaventa San Siro con un tiro dall’altezza del dischetto che coglie il palo interno e finisce sul fondo. L’eterno Inzaghi ritorna al Meazza 10 mesi dopo l’infortunio al ginocchio a cinque minuti dal triplice fischio. Le zebrette sfiorano ancora il vantaggio con una zuccata di Benatia e una magia di Di Natale, ma Abbiati risponde da campione. Le due squadre, esauste, si dividono la posta in palio e l’Udinese resta in vetta alla classifica in compagnia della coppia Juventus-Genoa. Non sarà 4-4, ma è “tanta roba” comunque.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]