Tris Genoa: la Primavera è anche Campione d’Italia

Luca Chiappino ha calato il tris. Sotto la sua gestione, infatti, i rossoblù hanno conquistato Coppa Italia, Supercoppa ed ora campionato, in un crescendo di emozioni che ha contagiato tutto il popolo rossoblù. La Primavera non è affatto figlia di un dio minore e la conferma giunge dagli investimenti della società, dall’amore con cui i tifosi seguono le sorti di Chinellato e compagni e dalla serietà con cui questi ragazzi rispondono. A suon di risultati.

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Benitez-Inter… Pochi passi!

Di dominio pubblico, la rottura tra Benitez e il Liverpool, ormai caduto in crisi finanziaria che ormai prossimo ad un ridimensionamento, non sembra garantire al tecnico spagnolo la permanenza fino al 2014 di 16 mln di sterline all’anno.Infatti,dopo una riunione dei vertici del Liverpool, hanno deciso sul da farsi e giudicare il contratto di Benitez da stracciare perchè molto oneroso.

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Inter, addio Capello ma a Benitez io preferisco…

Tra Mourinho. Benitez e Ballardini. Direte: che c’entra? C’entra, c’entra. E’ una singolare storia di mercato, fatta di punti interrogativi ed esclamativi, di buone e cattive relazioni, di vita facile e di vita diversa, di amicizie che contano e di scarsa cultura. Sarà un supersconfitto Benitez a sostituire Mourinho, mentre Ballardini è senza squadra e, a quanto pare, dietro la lavagna. Eppure è il solo tecnico ad aver battuto Mourinho (Supercoppa a Pechino) e non solo: in due stagioni complessive di serie A ha sconfitto, lui allenatore di club di seconda fascia, tutti i colleghi che guidavano club di prima fascia. Un record, che si unisce ad altri tre: salvezza abbondante a Cagliari con una squadra che aveva girato a dieci punti; annata memorabile con il Palermo; convivenza parziale con Lotito.

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Grazie José, per quello che hai dato al calcio italiano

Alla fine tutto è andato come si ci aspettava che andasse. Inutile prenderci in giro, se qualcuno ha coltivato una flebile speranza che Mourinho restasse sulla panchina nerazzurra lo avrà fatto più per autoconvincersi che, una decisione fulminea e quasi inaspettata da parte di un tecnico che ha appena vinto tutto, non poteva essere vera. E invece purtroppo è proprio così: Mourinho è il nuovo allenatore del Real Madrid. Fa quasi sensazione dirlo, ormai ci eravamo abituati a conoscerlo, ad amarlo, ad identificarlo con l’Inter.

Ma i primi segnali c’erano stati già quando, prima della sfida finale di Champions, aveva cominciato a parlare di periodo “triste” della sua permanenza a Milano, di periodo di riflessione da prendersi dopo la fine della stagione, ma magari nessuno si sarebbe atteso una decisione così immediata. Lo stesso Moratti ne è rimasto colpito. Di sicuro nella storia dell’Inter ci resterà per sempre, e da questo punto di vista ha raggiunto uno dei suoi obiettivi. Ma soprattutto ha soddisfatto, anche oltre le più rosee aspettative, gli obiettivi del presidente Moratti, ovvero riportare l’Inter sul gradino più alto d’Europa. E dunque, proprio ora che ci eravamo abituati alle sue facce, alle sue geniali battute, alla sua determinazione, accogliendolo in casa nostra come uno di famiglia, dobbiamo già salutarlo. Via a testa alta, da gran vincitore. Anche questo è lo stile Mourinho.
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Josè e Real, promessi sposi: ma quella clausola non rovini il passato

Le grandi storie d’amore sono tutte uguali.

Da Renzo e Lucia alla realtà dei giorni nostri, anche nel mondo del calcio si possono vivere periodi di passione straordinaria, inarrivabile. Così è stato il rapporto biennale tra Josè Mourinho e l’Inter, un folle amore tra l’allenatore che rappresentava un popolo ed un popolo, quello nerazzurro, che ha vissuto i due anni con il portoghese come se fosse arrivato finalmente il Messia dalle loro parti, l’uomo che difende l’Inter a spada tratta come fosse una figlia, o meglio, la moglie, colei che lo affiancava in questo rapporto fantastico.

Le soddisfazioni sono state tante in questo arco di tempo: Josè da Setubàl, tra una frecciata e una risata in conferenza stampa, ha regalato alla Beneamata due scudetti, una Supercoppa Italiana, una Coppa Italia e, soprattutto, una Champions League, quello che potremmo definire l’ultimo, stupendo e desideratissimo ‘figlio’ venuto fuori da un matrimonio meraviglioso, che però si è chiuso non certo per questioni economiche, ma perchè Josè non aveva più stimoli: c’è una ragazza più giovane e bella ad aspettarlo, la più affascinante in circolazione, porta una veste bianca e dispone di un portafoglio troppo gonfio per dirle di no.

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