Conosciamo le Neo-promosse

C’è chi mancava dalla massima serie dalla stagione 90/91. Chi da 5 anni. E chi, invece, da una sola stagione. Cesena, Brescia e Lecce si preparano ad affrontare la nuova stagione nel migliore dei modi, sperando, chissà, di cambiare la “geografia” delle squadre veterane di serie A. Tutte e tre le squadre non hanno apportato grossi cambiamenti alla rosa, solo una (il Cesena) ha cambiato allenatore (da Bisoli a Ficcadenti) ma non tanto per scelta tecnica, ma quanto per l’ambizione, giusta, del tecnico che ha portato la squadra romagnola in serie A. Per noi catanesi sarà anche un modo per vedere vecchie conoscenze (Do Prado, Possanzini, Baiocco, Colucci e Caserta). Ma analizziamo nel dettaglio la rosa, e il mercato delle tre neo-promosse.

IL CESENA:

La squadra romagnola deve ancora sparare le principali “cartucce” in questo mercato. Lo zoccolo duro della promozione è rimasto intatto: sono stati riconfermati, infatti, i giovani Schelotto e Giaccherini, due tra i migliori elementi della rosa a disposizione di mister Ficcadenti. Soprattutto l’italo-argentino Schelotto ha la possibilità di confermarsi come uno dei giovani più interessanti del panorama europeo (recentemente è stato convocato nell’under 21 di Casiraghi).

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Pre-mondiali di deltaplano: dal 30 luglio al 8 agosto

Dal 30 luglio al 8 agosto presso il Monte Cucco (Sigillo, Perugia) l’Italia organizzerà i pre-mondiali di deltaplano, evento propedeutico ai campionati del mondo che si terranno nella stessa località e periodo nel 2011. Il comprensorio del Monte Cucco è universalmente noto ai cultori del volo libero in deltaplano e parapendio, quello che si effettua senza motore, sfruttando le correnti d’aria ascensionali come propellente.

L’Italia vive un eccellente momento in questa disciplina. Proprio a Sigillo nel 2008 la nazionale ha conquistato il titolo mondiale nella categoria “ali rigide”, vale a dire i deltaplani più innovativi e performanti, e l’oro individuale con il trentino Alex Ploner. Il successo è stato bissato nella categoria “ali flessibili”, cioè i deltaplani tradizionali, lo scorso anno in Francia, ancora una volta con Ploner megaglia d’oro ed il team ai vertici mondiali, titoli da difendere l’anno prossimo in Umbria. Italiana anche l’azienda che produce le ali campioni del mondo, la Icaro di Laveno Mombello (Varese).

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Benitez già a Milano, domani primo giorno di lavoro per la nuova Inter

Ormai ci siamo: l’era nerazzurra di Rafael Benitez scatterà ufficialmente domani mattina nel centro sportivo ‘Angelo Moratti’ di Appiano Gentile, con il raduno dei giocatori e dello staff tecnico. La nuova Inter, lasciata alle spalle una stagione indimenticabile e ricca di trofei, inizierà a lavorare domani fino al 25 luglio (poi si andrà negli Usa e Canada per giocare tante amichevoli interessanti), agli ordini del nuovo tecnico, ex Liverpool, che già si trova a Milano, nell’albergo scelto nelle scorse settimane, prima di trovare una sistemazione vicina a Como.

Molto probabilmente ci saranno ad accogliere i Campioni d’Europa molti tifosi nerazzurri, per rendere omaggio ai propri beniamini, e conoscere da vicino le nuove facce (Coutinho e Castellazzi), senza dimenticare il ritorno alla casa madre del talento francese Jonathan Biabiany. Alle 12.30, poi, conferenza stampa di Benitez che noi di FcInterNews.it seguiremo in diretta.

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Wesley e l’incantesimo… d’Oro

Lunedì 5 luglio del 2010, Joseph Blatter ha firmato a Johannesburg un accordo con il presidente del gruppo proprietario della rivista ‘France Football’, Marie-Oldie Amaury, secondo il quale il “Pallone d’oro”, e il “Fifa world player” si fonderanno in un unico premio: nasce quindi il “FIFA Pallone d’oro”. Ma chi sarà il primo vincitore dell’ambitissimo riconoscimento? Io non ho dubbi. Al 100% lo merita solo un calciatore: Wesley Benjamin Sneijder. E probabilmente anche all’estero se ne sono accorti, dopo gli elogi dei giornalisti francesi.

Il numero 10 dell’Inter infatti, dopo una stagione a dir poco straordinaria, è in pole position per conquistare quel premio che ogni grande calciatore spera di vincere nella sua carriera. A parlare sono i fatti: l’olandese infatti in questa annata ha vinto ogni competizione nella quale ha partecipato: Coppa Italia, Champions League e Campionato. E ora è ad un passo dal trionfo mondiale. Probabilmente infatti non è un caso che la Supercoppa italiana giocata a Pechino, e vinta dalla Lazio, nell’ormai lontana estate del 2009, non vedesse come protagonista il calciatore nato a Utrecht. Sneijder è arrivato in nerazzurro solo negli ultimi giorni di mercato, e il suo primo match con il “Biscione” è stato il Derby, non una partita a caso, quello in cui la squadra, allora allenata da Josè Mourinho, ha strapazzato il Milan, vincendo per 4-0.

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Milan, false strategie. Le verità sulla Roma ed i problemi della Juve. Abete, extra-fallimento

Siamo rimasti tutti un po’ perplessi nel leggere sulla “Gazzetta dello Sport”, il quotidiano sportivo più celebre d’Italia, che il Milan era a due passi da Honda. Abbiamo pensato che forse Adriano Galliani avesse cambiato strategie sul mercato e volesse portare a termine delle operazioni mediatiche, più che calcistiche. Partendo dal presupposto che Honda è un buon giocatore, bisogna chiedersi se il Milan stia costruendo una squadra per puntare ai primi posti oppure abbia deciso di ridimensionare tutto.

Percorriamo la via di mezzo, con l’augurio per la società di Via Turati che, durante il percorso, non ci siano numerosi intoppi per Max Allegri. Possiamo tranquillizzare i tifosi rossoneri: Honda non arriverà al Milan. Era un tranello, un’operazione di marketing, perché Galliani sta trattando i diritti televisivi con il Giappone; grazie a questa notizia (non confermata da nessuno e ripresa da pochissimi organi di informazione il giorno dopo la pubblicazione sulla rosea) potrebbe salire il prezzo della trattativa. Svelato l’arcano, possiamo occuparci di un problema molto più grave che riguarda l’A.S. Roma. Oggi è il giorno decisivo, può accadere di tutto. La famiglia Sensi ha gettato le basi per un addio pieno di tristezza, con il cuore in mano, ma inevitabile. Papà Franco da lassù starà vedendo tutto. Quella squadra che per lui ha significato gioie (calcistiche) e dolori (economici). I Sensi si sono svenati per quei due colori. Hanno vinto e hanno avuto sempre grande dignità: l’ultimo campionato è stato emblematico dell’organizzazione e della fantasia sul mercato.

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Juve, Milan e Roma sveglia, qui l’Inter vince per altri 10 anni di fila! Ecco come cambia il mercato delle grandi con la nuova norma FIGC sugli extracomunitari

C’era una volta l’esaltante campionato delle 7 sorelle quando Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Parma e Roma partivano in estate con ambizioni di scudetto e sogni di vittorie internazionali.

Poi i problemi societari della Fiorentina di Cecchi Gori, della Lazio di Cragnotti e del Parma dei Tanzi hanno ridotto a quattro le compagini che nell’ultimo decennio sono rimaste ai vertici del calcio italiano.

In particolar modo, prima del 2006 c’era la Juve della Triade a dominare in Italia e il Milan di Berlusconi in Europa. Poi è arrivato il ciclone Calciopoli a spazzare via le gerarchie precedenti e riscrivere la storia del calcio.

Dall’estate dello scandalo in poi stiamo assistendo a campionati monotoni a senso unico in cui l’Inter domina dall’inizio alla fine, salvo in un paio di circostanze sentire il fiato sul collo da parte della Roma.

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Milan, Honda d’urto sulla Serie A. Scempio FIGC. così non si aiuta l’Italia. Tristezza Kakà-Brasile: solo Leo può salvarvi

E’ l’ennesimo paradosso di una realtà che ormai sembra creata direttamente da Zenone in persona: parlare dell’acquisto di un giapponese nel giorno in cui il calcio italiano dà un micidiale giro di vite agli extracomunitari. Il Milan su Keisuke Honda è una chiacchiera che ha già fatto il giro del Mondo: il più forte giocatore della Nazionale del Sol Levante in una delle squadre più amate in quella parte del mondo. Giusto considerare l’appeal mediatico, giusto fare i conti su merchandising e primetime asiatico (il famoso “spezzatino di mezzogiorno della domenica”), cavalli di battaglia storici di Adriano Galliani: sarebbe però altamente riduttivo però basare il discorso esclusivamente o principalmente su queste fondamenta, una grave mancanza di rispetto nei confronti delle doti tecniche di un calciatore importante. In queste ore ne ho lette un po’ di tutte: “attaccante”, “seconda punta”, “bomber”.

Chi, come me, è un estimatore di lunga data di questo giapponese dalla criniera dorata, sa che, nonostante il ruolo ritagliatogli in questo Mondiale da Okada, il suo habitat naturale è decisamente più dietro: basti pensare che al VVV-Venlo ha giocato addirittura terzino sinistro, in maniera forzata certo, ma non disastrosa. Essenzialmente è una “mezzala”, un ruolo che il calcio moderno tende a far scomparire: non è un trequartista, nè un’ala, nè una seconda punta, nè un regista o un mediano, ma un centrocampista completo, capace di dare l’ultimo passaggio come finalizzare o costruire. Ne avevamo parlato profeticamente nell’editoriale della scorsa settimana: Honda è stato di certo uno dei migliori giocatori del Mondiale, dunque un suo eventuale arrivo in rossonero darebbe ben altra connotazione ad un mercato finora disastroso. Non è il jolly saltato fuori con scadenza quadriennale: citofonare a Mosca, Cska, tant’è che da parte del club dell’Esercito non c’è molta disponibilità a trattare a cuor leggere una sua cessione.

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Milan: Galliani sotto esame

Jankulovsky e Kaladze rischiano di rimanere al Milan. Come Oddo. Una mazzata. Galliani sperava di liberarsi dei loro esorbitanti ingaggi. Difficile. Kakha Kaladze è stato chiaro: non se ne vuole andare. Salvo che non gli venga proposta una squadra di suo gradimento. Stesso discorso per Janku, che avrebbe risposto di non volere interrompere il percorso scolastico della prole. Scuse. Scaramucce. Palliativi. Ovvio non vogliano rinunciare ai loro ingaggi più che dorati.

Chi lo farebbe? Adesso ce li teniamo tutti sul pancino. Compreso Huntelaar. Affezionato alla… maglia pure lui. Ma anche il meno peggio dei fantastici quattro. Klaas non è male. I gol li sa fare. E’ forte. Lui è rimasto ai Mondiali. Luis Fabiano è tornato a casa. Fatti, non parole. Dunga ha lasciato a casa Pato e Ronaldinho. Lippi ha silurato Cassano, Borriello e Ambrosini. Bravissimi! Hanno davvero indovinato tutto. Il mercato del Milan è fermo. Paralizzato. Se nessuno va, nessuno viene. Parole e musica di Adriano Galliani. Caceres. Luis Fabiano. Joe Cole. Ibrahimovic. Tanto fumo, poco arrosto. Il rischio concreto è di rimanere così come siamo. Galliani pensa ai … motori.

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