Dzeko o Krasic, più u terzio sinisto, magariun centrale difensivo e forse pure uno di centocampo. Alla Juve hanno in mente tante operazioni, ma finché non partirà nessuno degli “indesiderati” non verrà chiuso nessun atro acquisto. In lista di partenza Grosso, Camoranei, Tiago, Giovinco, Zebin, Poulsen.
Ostaggio di un prezzo che l’ha messo fuori mercato, 35 milioni di euro, in soli quattrini, Edin Dzeko manda un segnale, forse l’ultimo, sperando che qualcuno lo levi dal Wolfsburg dove non vuole più stare: «Spero che tutto si risolva nei prossimi dieci giorni», diceva ieri sera a Napoli, prima dell’amichevole contro la squadra di Mazzarri. L’indirizzo è sempre quello: «Se verrò alla Juve? Vediamo, vediamo». Ma resta difficile, nonostante la volontà del giocatore: con il contratto ancora lungo, comanda la società, e i bianconeri l’hanno capito.
Beppe Marotta non ha fretta, ma per riaprire la strada che porta al bosniaco ci vorrebbe una decisa sterzata del club tedesco: cioè diminuire il prezzo e accettare anche il baratto con altri giocatori. Altrimenti, non se ne fa nulla. Che Dzeko voglia andare via a tutti i costi, l’ha ripetuto qualche giorno fa ai procuratori che ne stanno curando la mediazione con i bianconeri, e pure agli amici. Come ha raccontato ieri Miralem Pjanic, centrocampista del Lione e compagno di nazionale nella Bosnia: «Edin è molto determinato ad andarsene, anche in Inghilterra, è un giocatore di classe superiore».
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