L’affare Vucinic è legato alla possibile partenza di De Rossi

Il Corriere Fiorentino parla dell’affare Mirko Vucinic: il giocatore della Roma gradirebbe venire a Firenze (il rapporto con Corvino è ottimo), i problemi sono relativi all’ingaggio (2 milioni e mezzo) e al costo del giocatore (15 milioni). La sensazione è che l’affare Vucinic sia collegato a Daniele De Rossi: se “Capitan Futuro” accetterà di andare all’estero (anche perché ferito dallo scandalo scommesse) risulta difficile immaginare anche la cessione di Vucinic alla Fiorentina, in caso contrario invece la trattativa potrebbe non essere impossibile.

[Niccolò Gramigni – Fonte: www.violanews.com]

Giaccherini: “Inter e Nazionale? Due sogni”

Ai microfoni di Radio Sportiva, Emanuele Giaccherini, centrocampista del Cesena

Cesena: “Sicuramente dopo la vittoria in casa contro il Chievo Verona c´è stata la svolta perchè abbiamo fatto 5-6 risultati utili consecutivi.”

Giampaolo: “Al momento non so se sarà Giampaolo il nuovo allenatore. Ne sento molto parlare e so che è un ottimo allenatore, preparato. Ficcadenti, quest´anno, ha fatto un grande lavoro e ha contribuito assieme a tutti noi ad una salvezza che vale come uno scudetto.”

Futuro: “Non so ancora cosa farò, vedremo quale sarà il mio futuro. La mia volontà è quella di giocare ad alti livelli e quindi se arrivasse un´offerta importante la valuteremmo attentamente. Sono tifoso dell´Inter e quindi se un giorno dovessi indossare la maglia nerazzurra sarebbe la realizzazione di un sogno.”

Compagni: “Per me la sorpresa è stata Parolo perchè è riuscito a fare una stagione ad alti livelli con una grande costanza. Il giocatore, invece, più forte con cui ho giocato direi Jimenez.”

Parolo: “E´ un giocatore che è cresciuto moltissimo e ha dimostrato il suo valore”

Scommesse: “Ho letto i giornali e sono rimasto molto deluso perchè queste cose non dovrebbero succedere, soprattutto in un mondo come il nostro dove girano già molti soldi. Ovviamente, secondo me, chi sbaglia deve pagare perchè queste sono le cose che rovinano il mondo del calcio.”

Nazionale: “Sono contento di quello che ho fatto quest´anno e spero di poter migliorare ancora nel futuro per poter arrivare alla maglia azzurra.”

[Francesco Satanassi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

Che “calcio” è questo?

Sedici persone arrestate a compimento di un lungo lavoro d’investigazione sul calcio scommesse, oltre 50 indagati, mesi d’intercettazioni, 18 gare sotto inchiesta, almeno altre15 dubbie e meritevoli d’ulteriori accertamenti. Una bufera, uno tsunami vero è proprio che rischia di sconvolgere il panorama calcistico nazionale, e non solo, perché questa volta il mondo del calcio rischia seriamente di perdere quella credibilità che ha cercato faticosamente di costruirsi dopo calciopoli, vicenda tra l’altro non ancora giunta a conclusione.

L’incubo della responsabilità oggettiva (penalizzazione e rischio di perdere la promozione) o diretta (retrocessione), perché il club anche se estraneo ai fatti, risponde dell’operato dei propri tesserati, con la Figc e la Lega calcio pronte a costituirsi parte civile, come anche durissima è la posizione dell’Aic. Una vera è propria organizzazione criminale, con soggetti che gravitano intorno al mondo de calcio, che avrebbe falsato la regolarità del campionato di serie B e C, atta a manipolare per un proprio tornaconto alcuni incontri di calcio, con compiti specifici ben definiti ed un proprio tariffario, 400mila per la massima serie, 120mila per la serie B e 50mila per la Lega Pro, per la compera delle partite. Chiarissimo il gip Salvini, frequenza delle manipolazioni impressionanti, con un numero di partite gestite nella stessa giornata che poteva arrivare anche a 5 incontri. Anche la procura federale è pronta ad aprire un fascicolo ed una propria indagine interna, con l’obiettivo di arrivare ai primi di luglio con i primi provvedimenti, sempre che venga accertata la responsabilità di società o tesserati.

Una truffa non solo ai danni dei tifosi che affollano gli stadi o che comprano le partite tramite le televisioni, ma anche, e soprattutto ai danni dei scommettitori e delle stesse agenzie. Si potrebbe dire niente di nuovo sotto questo cielo, con il calcio scommesse che compare, scompare e riappare ciclicamente, 1980, 1986, 2000, 2004, più una serie di casi sporadici in questi ultimi anni, con l’intermezzo di calciopoli nel 2006. Un calcio malato, che provoca in chi il calcio lo ama, una sensazione simile al vomito, un vero e proprio disinnamoramento per tanti tifosi, che pensavano che il calcio fosse ancora quel gioco stupendo con allegati sogni e speranze, e non solo nelle giornate canoniche. Questo nonostante il numero elevato di partite, in questi ultimi anni dove la scommessa sportiva è diventata una pericolosa abitudine degli italiani, siano state poi sospese dalle stesse agenzie, ufficialmente per un “eccesso” di scommesse su quel segno o sul quel risultato, mentre in realtà a qualcuno il dubbio era venuto già prima.

Una bruttissima pagina per il calcio, e non solo per quello nostrano, giacché anche la Germania nel 2005 e nel 2009 è stata coinvolta nella stessa sozzura. Un affare quello del calcio scommesse che coinvolge tante nazioni in Europa, per un giro d’affari da diversi centinaia di milioni di euro, che rischia ormai di fare un unico prigioniero, per l’appunto il calcio stesso.

Che calcio è questo? Uno schifo vero è proprio per alcuni protagonisti della domenica questo nuovo calcio scommesse, un qualcosa di indefinibile che non può assolutamente appartenere al mondo del calcio, quello bello, pulito, quello che ti vede ragazzino correre dietro ad un pallone, sognando di essere Maratona, Zico o Pelè. Allora si faccia giustizia, non sommaria o all’italiana, ci si prenda il tempo necessario per chiarire fatti e posizioni, ne vale non solo la regolarità dei campionato, ma il futuro stesso di quello che era una volta, il gioco più bello del mondo.

[Flavio Bacile – Fonte: www.torinogranata.it]

Inter: l’inizio di una lunga estate

E’ iniziata una lunga estate. Dopo una stagione travagliata, anche durante il periodo estivo sono attese scintille, dopo l’immobilismo dell’anno scorso. Il mercato è già partito, o meglio, non si ferma mai. Il tempo per riposarsi, sarà inevitabilmente molto poco, per tifosi e addetti ai lavori. Se proprio volete prendervi una pausa dal calcio, giugno è il mese giusto. Le trattative di mercato sono ancora ai blocchi di partenza, i campionati sono finiti e i ritiri non ancora iniziati. A rovinare la “pace” ci ha pensato il nuovo scandalo del calcioscommesse. Una pagina triste del nostro calcio di cui non vogliamo parlare, ma che siamo sicuri che ci terrà compagnia, nostro malgrado, per un bel po’.

Ma giugno è il mese in cui si costruiscono le basi per la stagione successiva, iniziando a sondare qualche nome o addirittura a piazzare i primi colpi da cui ripartire. Poi tra luglio e agosto si concretizzeranno la maggior parte delle trattative, tenendo per gli ultimi giorni di mercato la ciliegina sulla torta, il colpo dell’ultimo minuto. L’anno scorso il colpo finale non arrivò, ma due anni fa fu Wesley Sneijder e a gennaio Nagatomo. Quindi il mercato non finisce mai e bisogna sempre aspettare fino all’ultimo. Perché i prezzi, d’estate, calano col passare dei giorni. Occhio però alla concorrenza, perché a volte chi aspetta troppo alla fine non conclude. Velocità e pazienza, operazioni lampo e guerre di trincea. Il mercato è tutto e il contrario di tutto ma ormai ci siamo abituati. Per questo l’attenzione cadrà inevitabilmente su Alexis Sanchez. Una trattativa che è destinata a diventare il tormentone dell’estate 2011. A meno che la grande concorrenza non convinca una delle squadra in lizza (l’Inter?) ad anticipare i tempi.

L’estate è lunga, quindi in tre mesi potranno spuntare ancora nomi a sorpresa, che ora non sono stati fatti. La sensazione è che il mercato nerazzurro si possa infiammare dopo una cessione importante. In quest’ottica, tutto dipenderà dalle offerte che arriveranno. Tutti i giocatori, o quasi, sono incedibili. Ma alcuni sono più richiesti, quindi più facilmente cedibili. In questi giorni si parla di Thiago Motta e Pandev, oltre a Maicon, che può essere, per il secondo anno di fila, una telenovela di mercato. Poi i grandissimi nomi come Julio Cesar, Eto’o e Sneijder, che si muoveranno solo per offerte da capogiro o forse neanche. La regola del mercato è chiara: prima vendere, poi comprare. E occhio ai saldi tra le grandi d’Europa: quei giocatori che lasceranno i top team per paura di perdere il posto da titolare. Il mercato si fa anche così, basta guardare agli “indesiderati” Lucio, Sneijder ed Eto’o, scaricati due anni fa da Bayern, Real e Barça.

D’estate il calciomercato è l’argomento principale, ma fin da luglio si tornerà a parlare anche di calcio giocato. L’appuntamento da non mancare è datato 6 agosto: Supercoppa Italiana contro il Milan. Ma prima, a luglio, ci saranno contemporaneamente la pre-season dell’Inter e la Copa America. I nerazzurri saranno divisi tra Sudamerica e Pinzolo, così come i tifosi. Due modi diversi per prepararsi alla nuova stagione. La nuova stagione che da questa settimana è ufficialmente iniziata.

[Guglielmo Cannavale – Fonte: www.fcinternews.it]

De Sanctis: “Bravo Presidente, Hamsik non si vende. E i gioielli costano”

Il portiere del Napoli, Morgan De Sanctis ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport 24. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli.net: “Lo scudetto? Ho preferito non vincerlo – ha detto scherzando – perchè mi sarebbe costato un patrimonio in pastiere viste le scommesse che avevo sottoscritto! Ero convinto che Mazzarri sarebbe rimasto, tutto è bene quel che finisce bene. La festa per la Champions? Di ciò che è successo in campo avete visto tutto, meno male che non c’erano le telecamere di Sky a riprendere i festeggiamenti con il presidente e l’allenatore…Ora aspettiamo con ansia le notti da Champions, per portare il Napoli sempre più in alto. Questa è una piazza unica, e qui i calciatori ricevono gratificazioni che sarebbe difficile trovare altrove”

QUESTIONE HAMSIK – “Sono d’accordo con De Laurentiis: i gioielli costano. Sono contento che abbia detto di non voler vendere Marek”

CAVANI-DI NATALE – “Chi è più forte? Sono due attaccanti diversi, potrebbero tranquillamente convivere nella stessa squadra. Ma come qualità tecnica, Di Natale in serie A è il migliore”

LA SOCIETA’ E’ UNA GARANZIA – “Sono a Napoli da due anni, e ho capito che esistono tre categorie: i disfattisti, i trionfalisti e i saggi. Questi ultimi sono la maggioranza, ma stanno zitti, mentre parlano spesso le altre categorie. Ma la garanzia del Napoli è la società, che si esprime per tutti noi”.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]