Bologna, Acquafresca: “Onorerò ogni partita”

Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione del neoacquisto del Bologna, Robert Acquafresca. Lo stesso ha esternalizzato la sua gioia per questa nuova avventura che sta iniziando e ringrazia la società per la fiducia data.

Massimo impegno per onorare ogni partita. È questa la promessa dell’attaccante classe ’87, l’anno scorso al Cagliari. Quindi parla del suo ex tecnico, Bisoli che ritroverà ancora sul campo:

Conosco Bisoli, anche se l’anno scorso a Cagliari non ho fatto il ritiro con lui. Ha grande entusiasmo e ti fa lavorare parecchio, ma questo è un bene perchè, come i miei compagni, anch’io voglio arrivare all’inizio del campionato in forma per togliermi insieme alla squadra tante soddisfazioni. Ho già parlato con molti dei miei nuovi compagni, in particolare con Di Vaio e Portanova: mi hanno accolto benissimo e ho avuto subito la percezione di essere in un gran bel gruppo. A Genova Malesani e Lupatelli mi hanno parlato molto bene della città e della società: arrivo in prestito, ma spero che si creino le condizioni per avviare insieme un progetto pluriennale.

Salvatore Bagni non si tocca, deve restare al Bologna

Dure parole oggi da parte di Albano Guaraldi nei confronti di Salvatore Bagni, reo, a detta del presidente felsineo, di aver detto cose non vere riguardo la mancanza di soldi per fare mercato. Il numero uno rossoblu ha affermato che avrebbe licenziato subito Bagni appena  sentite le sue parole durante la presentazione di Antonsson, ma una decisione verrà presa solo lunedi durante il CDA.

Allontanare Bagni sarebbe un errore clamoroso: competente, capace e impegnato nel rinforzare il Bologna senza avere, almeno al momento, un budget adeguato. Rinunciare a una persona del valore morale e umano, nonchè professionale come Bagni, sarebbe un autentico harakiri e un ulteriore errore di una società che sta facendo di tutto per rendersi antipatica agli occhi del tifoso.

[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]

Bologna, Taider, il primo di tre gioiellini

Salvatore Bagni lo aveva annunciato durante la presentazione di Antonsson “in settimana arriveranno tre giovani di sicuro avvenire” e il primo di questi sta per essere annunciato e sta effettuando le visite mediche: si tratta di Saphir Taider, centrocampista classe 92 del Grenoble dove nell’ultima stagione ha collezionato 23 presenze e 1 rete.

[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]

Cassetti: “Il primo obiettivo è giocare bene a calcio. I grandi giocatori spero che restino”

Nella consueta conferenza stampa giornaliera sarà Marco Cassetti a rispondere alle domande dei giornalisti.

Prime impressioni sui metodi di lavoro?
“Metodologie innovative, lavoriamo molto con il pallone e sul tipo di gioco che vuole attuale il mister ci troviamo bene. Siamo convinti e concentrati, lavoriamo allegri e spensierati”.

Nella fase del possesso palla cosa cambia?
“Si cerca una maggiore consistenza nel far girare il pallone, non dobbiamo mai perdere la palla”.

Ambizioni per il prossimo anno?
“Come ci dice il mister, il primo obiettivo è giocare bene al calcio, di conseguenza verranno i risultati”.

Vucinic-Borriello-Menez e De Rossi in partenza, cosa ne pensi?
“Vucinic mi dispiacerebbe, sono otto anni che lo sopporto in camera e mi piacerebbe sopportarlo ancora, ha qualità incredibili. Menez, Borriello e De Rossi sono grandi campioni e anche grandi persone. Occorrono grandi giocatori per fare grande la Roma per cui spero che rimangano”.

Cosa ti ha colpito di più di Luis Enrique?
“Il suo approccio è stato molto spontaneto, rilassato e scherzoso. Anche alla sua giovane età è molto legato a noi, si sente già immerso in questo progetto e sta dando tutto se stesso. Noi stiamo cercando di essere molto concentrati nella sua metodologia. Serve molta pazienza e concentrazione nel suo modo di gioco. E’ una cosa nuova perché in Italia non siamo abituati a questo”.

Il futuro di molti tuoi compagni è incerto, l’entusiasmo di Luis Enrique e la vostra professionalità basta affinché questi giocatori rimangano sereni?
“Sicuramente loro se hanno qualcosa da sistemare non vengono a dirlo a me. Cercheranno di risolvere i problemi. Sicuramente serve un gruppo che non abbia questi problemi da risolvere. In questi giorni non mi sembra di aver visto musi lunghi, per cui non credo siano problema insormontabili”.

Che cambiamenti ci sono stati con questa nuova Roma? Può fare a meno dei suoi simboli?
“Nuovi cambiamenti? Tutto, dallo staff medico ai dirigenti, il presidente e l’allenatore. Per avere una squadra di livello devi avere gioatori di grande livello e chi ha fatto la storia di questa squadra lo è”.

Ci vorrà del tempo per metabolizzare il nuovo gioco e vincere o già da quest’anno la Roma è pronta per vincere?
“Per vincere ion lo so ma so per certo che abbiamo una squadra di grande qualità e con questo tipo di gioco se tutti manteniamo concentrazione e pazienza sarà una stagione interessante. Sappiamo qual è la nostra forza, possiamo ambire al masimo o perderci in un bicchier d’acqua, spetta a noi. Speriamo bene”.

Pastore potrebbe essere la ciliegina sulla torta per questa squadra, che ne pensi?
“E’ un giocatore di qualità, quelli stanno bene in ogni squadra, quindi farebbe bene anche a Roma”.

Sulla polemica Totti-Baldini?
“Baldini non l’ho conosciuto nell’era precedente, ma posso giudicare Totti  e m isembra che abbia sempre dimostrato sul campo il suo valore. Non mi sembra il caso di attaccarlo. Sono due persone adulte, si chiariranno tra di loro, ma non credo sia stata un’osservazione contro Francesco. Per lui può anche essere uno stimolo”.

Le ripetute sono sparite dal calcio moderno?
“E’ una mentalità diversa, per cui non servono le corse lunghe e non serve correre più di 100 metri; anche noi dobbiamo credere nelle idee del tecnico e dei preparatori”.

Novità sulla dieta?
“Non è cambiato nulla anche perché io mangio quello che voglio le diete non le faccio”.

Il tuo ruolo da centraleche abbiamo visto in amichevole è solo un’esigenza di adesso?
“E’ un adattamento per adesso; a Luis Enrique piacciono i giocatori duttili ed io quindi sono a dispozione del mister”.

Hai ancora un anno di contratto: sarà la tua ultima stagione alla Roma?
“Sono stato contento di aver rinnovato con la vecchia proprietà ,ma se ne parlkava da molto; spero di farmi apprezzare anche dal nuovo staff, se valuteranno che sono ancora utile a questa squadra affronteremo il discorso, altrimenti vedremo”.

Hai mai visto due esterni di difesa così alti come in amichevole?
“E’ una disposizione diversa a prima, ma è anche vero che ancora non avevamo affrontato discorsi sulla tattica difensiva; nei prossimi giorni vedremo anche questi aspetti, ci serve ancora un po’ di tempo. Con il possesso di palla a nostro favore si potrà attuare anche nelle gare ufficiali, poi credo sarà diverso”.

Siete gli stessi dello scorso anno in difesa, a parte Mexès. Pensi sia un aspetto positivo?
“Due anni fa eravamo gli stessi e abbiamo fatto bene, sta tutto a noi. Si riparte con nuove ambizioni e un nuovo staff e si spera sia sempre meglio”.

La vostra serenità pensi favorirà l’inserimento dei giovani?
“Anche i giovani di questo gruppo credo non abbiano bisogno di presentazione, sono giocatori molto interesssanti che con i più esperti e con questo allenatore possono continuare a imparare. Questo ritiro per loro sarà un bagaglio in più di esperienza”.

Chi ti ha impressionato di più di loro?
“Sono tutti bravi, farei un torto a qualcuno scegliendone uno su tutti”.

[Redazione Voce Giallorossa – Fonte: www.vocegiallorossa.it]

Lavoro atletico in vista dell’amichevole…Cana torna, Dias si ferma

AURONZO DI CADORE – La fine del week end ha portato via tanti tifosi dalle Dolomiti a tinte biancocelesti. La nuova settimana inizia con l’allenamento mattutino davanti a circa 200 tifosi, un lavoro prettamente atletico nella prima parte della seduta in vista dell’amichevole di oggi pomeriggio contro la Pievigina (ore 17.30 dieretta web su Lalaziosiamonoi.it, ndr): divisi in due gruppi gli uomini di Edy Reja si sono affrontati in una partita a palla a mano, per poi dedicarsi agli esercizi di possesso palla e agli allunghi sui 300 metri, per poi concludere con lo stretching.

È ritornato ad allenarsi anche Lorik Cana, accolto dall’applauso dei tifosi: la tonsillite ed una forte febbre lo hanno tenuto ai box per due giorni, oggi il Guerriero è sceso in campo effettuando però una seduta di lavoro differenziata rispetto al resto del gruppo. Insieme all’albanese e al preparatore Bianchini, ancora Djibril Cissè: il francese sta ancora cercando di raggiungere la forma fisica ottimale, avendo iniziato il ritiro biancoceleste in ritardo rispetto agli altri, ma la velocità e la potenza vista ieri nell’amichevole contro la Union Ripa hanno dimostrato che il Leone non è troppo lontano dal suo obiettivo. I portieri come di consueto continuano la preparazione con Grigioni: Marchetti, testa bassa e tanto lavoro, dimostra sempre di più la sua voglia di riscatto e di tornare a calcare il rettangolo verde

DIAS ASSENTE, CONTRATTURA MUSCOLARE – Durante la presentazione della Lazio ieri sera al Palaroller di Auronzo, Andrè Dias è arrivato con una vistosa fasciatura al polpaccio. Per ora sembra non ci siano particolari preoccupazioni per il difensore brasiliano: contrattura muscolare, accusata al termine dell’amichevole di ieri pomeriggio. Oggi il centrale biancoceleste non ha preso parte all’allenamento con il resto del gruppo, massaggi e cure del caso per lui.

[Giorgia Baldinacci – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

Roma, finalmente Di Benedetto. Napoli, la settimana dei botti. Lazio: quanto entusiasmo. Kakà non torna al Milan

Finalmente sbarca Di Benedetto e alla Roma inizia un nuovo corso. Un progetto innovativo, basato sui giovani e con la visione sul lungo periodo. Sul mercato è in arrivo il camerunense Kameni, che a livello mediatico non riscuote grande attenzione ma in Liga ha fatto benissimo. De La Pena apprezza le qualità fisiche e atletiche, qualche tifoso romanista si è fatto condizionare da qualche papera, ma tutti i portieri ne commettono. Starà al giocatore africano dimostrare il contrario. Ci si aspetta l’arrivo di Bojan dal Barcellona ma Sabatini sa bene dove mettere le mani.

Per il Napoli è stata la settimana dei botti. Con la presentazione del “leone” Inler, poi la sorpresa più gradita ai tifosi partenopei superando la concorrenza di club importanti, segno che lo svizzero voleva il Napoli. De Laurentiis ha voluto consegnare a Mazzarri il difensore Britos, anche il Lione lo cercava ma lui ha preferito restare in Italia. Santana e Donadel a parametro possono fare benissimo soprattutto in quanto ad esperienza. Poi il regalo all’uomo Lucarelli, conferma a sorpresa per un altro anno soprattutto come uomo spogliatoio. Nonostante tutto urge un attaccante importante per sostituire Cavani quando manca. Si parla di Trezeguet come grande colpo. Anche Rosati è una validissima alternativa a De Sanctis, e su tre competizioni potrà tornare utile.

La Lazio sarebbe su un ipotetico podio come reggina del mercato. Da tempo immemore non si vedeva a Fiumicino tanto entusiasmo per un nuovo arrivato in casa Lazio. Cissè ha portato una ventata di entusiasmo dopo gli arrivi di Klose e Konko. Reja quest’anno ha possibilità di ben figurare in Europa League e campionato. Anche Marchetti è un grande rinforzo per dare sicurezza. L’estremo difensore ex Cagliari ha fame di rivincita dopo un anno a bagnomaria.

L’Inter si coccola il nuovo arrivato, Riky Alvarez, che ha ben impressionato nell’amichevole con il Trentino Team. L’argentino verrà giudicato meglio con impegni più probanti, ma l’ex Velez ha fatto già capire che sarà utilissimo. In uscita il Manchester e il Malaga sono alla finestra per Sneijder. I tifosi non vogliono separarsi dall’olandese ma a fronte di un’offerta irrinunciabile l’Inter si libererà del trequartista.

Alla Juve si aspettano gli esterni, a parte l’annunciato colpo di Pepito Rossi. Conte vuole almeno due ali all’altezza, del calibro di Nani, Walcott. Marotta dovrà lavorare molto in uscita. C’è la grana Amauri che non è gradito ai tifosi. Il brasiliano potrebbe partire e non è escluso che vada a Parma. Anche Napoli e Fiorentina sono in lizza per il giocatore. Motta chiede di andare a giocare, Storari potrebbe passare alla Roma.

Il Milan è una squadra dormiente nel senso che sta preparando il colpo che arriverà ad agosto, ma ad oggi non sappiamo chi sarà. Fabregas è più vicino al Barcellona, Asamoah è gradito ad Allegri che lo osserva da settimane, per le milanesi il mercato penderà corpo dopo la supercoppa in Cina. Il Milan deve fare attenzione a Ganso. Leo potrebbe fare un’offerta di 30 milioni di euro. Casemiro potrebbe essere una scelta del Milan oltre che dell’Inter. Secondo me Kakà non tornerà, sono convinto oche farà bene al Real Madrid e conquisterà la piena fiducia di tutto l’ambiente.

[Malu’ Mpasinkatu – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

Lazio, ecco Cissè e Klose, Lotito gongola: “Sono due grandi campioni!”

Miroslav Klose e Djibril Cissè: due acquisti dal nome, dalla classe e dal carisma eccezionali. Due acquisti come non se ne vedevano da tanto tempo in casa Lazio. Attaccanti straordinari che portano a Roma una dote di 470 gol, non male per una squadra che l’anno scorso ha pagato a caro prezzo la scarsa vena realizzativa dei suoi avanti. Tutti aspettavano le loro prime parole da biancocelesti e sono arrivate oggi, nel corso della presentazione ufficiale dei sette nuovi acquisti in quel di Auronzo. Inevitabile che i più attesi fosssero loro: Klose e Cissè. Prima di loro, però, ci ha tenuto a parlare e ad introdurre i suoi nuovi gioielli il presidente Lotito. Entusiasta, orgoglioso e sorridente come non mai, il patron biancoceleste ha speso parole d’elogio e d’ammirazione per i due nuovi bomber della Lazio.

Le prime frasi sono dedicate a Miroslav Klose: arrivato ad inizio giugno, il tedesco è stato il primo botto di una campagna acquisti sorprendente per qualità e tempistica. “Klose si commenta da solo. Ho apprezzato le qualità morali del giocatore, è uno serio, può dare maggior forza e credibilità in termini di condotta a questa squadra. E’ tedesco nei suoi comportamentiha dichiarato Lotito-, è corretto e preciso. Non si risparmia per la squadra. La sua esperienza e la sua qualità, renderanno il nostro attacco molto temibile, farà fare il salto di qualità alla Lazio“. Parole importanti, che sanno d’investitura e non potrebbe essere altrimenti per uno come Klose: 61 gol con la maglia della Germania, nessuno mai come lui, solo Gerd Muller  ha gli stessi numeri. Dopo tale presentazione, sono arrivate anche le parole di Miro: si è espresso in inglese, con Maurizio Manzini a fare da interprete, ha spiegato il perchè della sua scelta, perchè ha deciso di emigrare dalla Bundesliga in cui tanto bene ha sempre fatto. “Mi sento di ringraziare il calcio tedesco per tutto quello che mi ha dato -ha confessato Klose-, ma con la mia famiglia abbiamo deciso che era il momento di provare una nuova esperienza, abbiamo deciso di cambiare scenario. La nostra scelta è ricaduta sull’Italia perchè è un Paese molto bello e perchè dal punto di vista professionale ha un campionato stimolante. La Lazio, inoltre, è una grande club, con una tradizione importante“. A chi gli chiede se avesse parlato con qualcuno della Lazio e del calcio italiano, se si fosse fatto spiegare i segreti della serie A. “Ho parlato con Luca Toni molto della Lazio e del calcio italiano, mi ha detto che è difficile”. Può diventare a breve il più grande attaccante della storia tedesca superando definitivamente Muller, ma Klose non si scompone. “Muller è una leggenda, se farò meglio di lui lo dirà solo il campo”.

Con queste parole umili come è lui sia nella vita che sul campo, si congeda Miroslav Klose e lascia la scena a Djibril Cissè. E’ l’ultimo acquisto in ordine di tempo e quello che ha creato un entusiasmo straripante come da tempo non si vedeva alla Lazio. Centinaia di tifosi tra Fiumicino e la clinica Paideia ad accoglierlo, ad Auronzo è tra i più acclamati. Lotito lo presenta con un sorriso che è tutto un programma: sa di aver fatto il colpaccio il patron laziale, sa che con Cissè ha toccato le corde giuste della tifoseria. Felice anche perchè quella con il Panathinaikos non è stata una trattativa facile, ha vissuto di alti e bassi. “E’ stata una battaglia, con problematiche varie che la società greca proponeva, credevano che noi fossimo una società che non rispetta gli impegni. Poi si sono ricreduti ci hanno chiesto quasi scusa, dicendo che se ci sarà una prossima volta non accadranno più simili disguidi. Devo ringraziare il giocatore per l’ impegno che ha messo nella trattativa e per la volontà, che ha mostrato, di venire alla Lazio: ha telefonato al Panathinaikos di sua spontanea volontà per metterli al corrente che lui voleva solo la Lazio e nessun’altro e ciò denota un forte attaccamento e la voglia di dimostrare il suo valore quì a Roma e in Italia. E’ riuscito a superare due grossi infortuni e ciò dimostra la sua grande personalità – dichiarato un Lotito raggiante-, ha creato grande entusiasmo nei tifosi che sono importanti per raggiungere i traguardi. Vogliamo che i tifosi siano il dodicesimo in campo e attraverso gli acquisti di Klose e Cissè abbiamo risvegliato le loro coscienze“.

Djibril ha ascoltato,avvolto nella tuta biancoceleste, sorrideva alle parole del presidente che intanto il poliglotta Manzini gli riferiva stavolta in francese. Ha aspettato che Lotito finisse e poi ha risposto alle domande: conciso ma estremamente chiaro, concreto come è in campo. “Sono felice di essere in un grande club, in una squadra con tanti grandi giocatori e voglio impegnarmi per fare grande la Lazio. La cresta biancoceleste? potrò farla solo quando avrò fatto qualcosa di concreto per la squadra“. E’ sorpreso e felice per un’accoglienza così calorosa, forse non se l’aspettava neanche lui. Adesso per Cissè vuole ripagarli a suo modo.”E’ sempre difficile cambiare squadra e Paese, sono grato ai tifosi che sono venuti all’aeroporto, è stata una base di partenza importante, adesso devo ripagarli“. A chi gli chiede se la Lazio possa competere per le primissime posizioni Cissè risponde in modo perentorio. “La qualità di questa squadra non ha nulla da invidiare a quella delle altre squadre, si può puntare anche al titolo“.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

Viola: le parole di Corvino, Romulo e Nastasic

Pantaleo Corvino

Nastasic è giovane, ha grandi potenzialità. Mi auguro che il futuro di Nastasic con noi possa essere importante, spero in futuro di essere contento di questo acquisto. Romulo arriva a Firenze con tante aspettative, nel presentare Romulo vorrei presentarlo come un calciatore che arriva senza il grande palcoscenico, quando ho cominciato a conoscerlo un paio di anni fa giocava in una squadra non importante. Poi ha fatto un salto di qualità in Brasile, arrivando a giocare in club più importanti. Oggi arriva a Firenze ed ha caratteristiche importanti: può interpretare più ruoli, è un esterno di fascia desra, è un calciatore che anche nella fase difensiva dimostra di avere le caratteristiche giuste. Arriva a titolo definitivo con un contratto di 4 anni”.

Dopo la presentazione dei nuovi acquisti, ecco le altre parole del ds: “La stagione che andiamo ad affrontare rappresenta per noi un nuovo ciclo, abbiamo dichiarato nel corso dell’ultima stagione la fine di un ciclo. Dopo Natale siamo riusciti a finire una stagione dove c’era poco entusiasmo, noi poi abbiamo analizzato la stagione, come sempre facciamo. Se l’ultima è la più negativa del ciclo viola, dobbiamo considerare gli aspetti positivi. Con onestà abbiamo detto che è finito questo ciclo, adesso ripartiamo ma prima di tutto c’è da considerare la situazione, un momento in cui c’è depressione. Il ciclo è di 6 anni, io mi ricordo che i risultati tecnici, economici e etici sono stati importanti. Non si può non tenere conto di questi fattori, soprattutto adesso che iniziamo un nuovo percorso. Siamo stati in prima fila a livello della solidarietà. Non mi sento depresso se penso a ciò che è stato, negli ultimi 6 anni siamo la quarta squadra italiana come punti fatti (quinta se la Juve avesse saltato la B): tenendo conto del quinto monte ingaggi, per 6 anni la media è stata ottima. Non siamo una società che parla e basta, noi portiamo i fatti. Non ho mai visto la Lazio arrivare tra le prime quattro, nemmeno il Palermo. Abbiamo visto cosa ha fatto la Samp e mi dispiace molto, il Napoli è arrivato in Champions adesso, noi è 6 anni che stiamo facendo bene. Il primo ciclo partiva dalla squadra che si era salvata all’ultima partita, il ritorno di Adv alla presidenza onoraria, la convinzione e l’apertura ad altre figure nella società fanno capire che non stiamo mollando. D’Agostino? In questi anni la Fiorentina a livello di bilanci economici è risultata una società modello per tutti. A volte a Firenze mi hanno detto che sono il Re delle plusvalenze, qualche plusvalenza nel calcio è importante. Ogni mercato va interpretato, nell’interpretare il mercato di quest’anno devo tenere conto del risultato sportivo e del risultato economico. La cessione di D’Agostino per me rientrava nel risultato tecnico e economico, tecnico perchè Mihajlovic mi ha indicato un nuovo tipo di centrocampo. Ho fatto una minusvalenza di 3,6 milioni, ma abbiamo pianificato tutto per cui ci sarà una plusvalenza che rimpiazzerà la minusvalenza. Romulo ha genitori italiani, per cui ha potuto prendere il passaporto comunitario. Sto lavorando per cercare di dare al nostro allenatore giocatori con caratteristiche giuste, al momento nessuna trattativa è stata chiusa, non faccio nomi, non confermo e non smentisco. Le cessioni? Per pover arrivare ad un risulato tecnico, cioè per vedere una squadra in grado di lottare per l’ Europa League e per poter arrivare ad un risultato economico devo soddisfare tutte le esigenze. Ho già ridotto il monte ingaggi, questo è già un obiettivo importante. Ho in mente quanti acquisti farò, saranno quelli necessari per un organico da Europa League. Montolivo?  Il presidente Andrea Della Valle è stato chiaro, Montolivo è stato invitato ad essere protagonista con la Fiorentina, ho cercato in questi giorni col procuratore di capire se ci sono le condizioni per una permanenza a Firenze, mi è stato detto di no. Ormai Montolivo ha preso questa deicisione. Gilardino? Ha altri due anni di contratto, non vedo altre considerazioni da fare. Il lavoro di una persona non va visto nell’ottica di una singola cosa, l’analisi deve essere a largo raggio, non posso essere giudicato per qualche acquisto sbagliati. Forse c’è qualche problema e ciò non dipende dai nostri tifosi. I nostri tifosi saranno vicini alla Fiorentina, magari non faranno l’abbonamento ma attraverso il gioco li porteremo dalla parte giusta. Non stiamo promettendo lo scudetto, ma promettiamo un bel calcio, abbiamo una società e abbiamo dimostrato di essere all’altezza ma dobbiamo farlo con l’aiuto di tutti. Ci crediamo e cerchiamo di iniziare questo nuovo ciclo con la consapevolezza che c’è da fare tanto. La Fiorentina dell’anno scorso forse non era motivata, avevo detto l’anno prima che il ciclo poteva finire: così è stato, più di qualcuno aveva perso le motivazioni. Noi pensiamo di consegnare a Mihajlovic un organico che possa essere all’altezza del raggiungimento del nostro obiettivo, poi i risultati ci daranno ragione o meno. Se siamo insieme riusciamo a ripartire”.

Romulo

“Non sono venuto a Firenze per ricevere paragoni, ringrazia la Fiorentina per la fiducia, sono felice di essere stato paragonato a Maicon ma voglio dimostrare quando valgo. Il mio ruolo? Facevo ciò che mi chiedeva l’allenatore, la sua caratteristica principale è quella di un esterno d’attacco, ma può fare anche la parte difensiva. Nel momento che c’è bisogno di difendere difendo, altrimenti provo ad attaccare. La mia qualità migliore? Sono uno dei migliori a livello atletico nel club in cui ho giocato. La parte migliore è quella offensiva, ma sono pronto a sacrificarmi a seconda delle richieste di Mihajlovic. Di solito il mio numero è il 2, ma se il 2 è occupato prenderò il 92, ovvero l’anno di nascita della moglie. Fra un po’ avrò la citadinanza italiana, voglio dimostrare il mio lavoro, ringrazio Corvino e la Fiorentina perchè hanno creduto in me. Maicon e Cafu? Vorrei fare come loro. Nessun giocatore deve essere uguale all’altro, vorrei fare qualcosa in più rispetto a Maicon e lascio le porte aperte alla Nazionale italiana. Tutti parlano di Maicon, ma il mio idolo è Denilson, poi Cafu ha fatto la storia in Europa e in Brasile. Se c’è una richiesta da parte della Nazionale italiana sono felice di accettare”.

Matija Nastasic

“Quando sono stato qui ho trovato una grande accoglienza in Fiorentina, non solo con i serbi, ma anche con la gente e gli altri giocatori. Speriamo vada tutto bene. Mi sento più che pronto per giocare, conosco il calcio italiano. Gioco centrale di difesa a sinistra. Il mio idolo? Vidic. Mihajlovic è un mito per noi serbi, anche se quando giocava in Italia ero piccolo e non lo ricordo bene. Spero di arrivare in Europa con la Fiorentina. L’avversario che aspetto? Ibrahimovic, mi piacerebbe affrontarlo. La Fiorentina non mi fa andare all’Europeo Under-19 con la Nazionale? E’ più importante l’inizio di stagione in maglia viola in questo momento.”

[Niccolò Gramigni & Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]