Posticipo di lusso, quello tra Napoli e Bari, che chiude la seconda giornata di campionato: quella della prima sosta per gli impegni della Nazionale targata Prandelli, quella della consacrazione di Cassano da ragazzaccio ingestibile a leader per acclamazione. Ma è anche il dopo Bari- Juventus, match che ha inaugurato col botto il secondo anno consecutivo per il Galletto nella massima serie, che ha provocato la riapertura dei botteghini a favore degli ultimi scettici rimasti, tutti muniti (c’è da scommetterci) di abbonamento e relativa “tessera del tifoso”.
Tutto assolutamente salutare, e non solo per le casse societarie, oculatamente tenute al sicuro dalle mosse intelligenti e mirate del d.s. Angelozzi. Ovviamente, il risultato al San Paolo costituirebbe il “secondo indizio che è di per sé una prova”: la prova che questo Bari partito manco a dirlo a fari spenti (essendo mancato l’autentico “botto” in sede di campagna acquisti) può confermarsi, avendo potenzialità immutate (semmai: accresciute) rispetto allo scorso, eccezionale campionato.