Telenovela finita: Boateng è del Genoa, ma giocherà in un altro club. Lazio tagliata fuori, Milan in pole

Confermato: Kevin-Prince Boateng è un calciatore del Genoa e nel corso della mattinata ha effettuato le visite mediche per il club ligure. La conferma all’anticipazione rilasciata questa mattina dall’agente FiFa Vincenzo Morabito, arriva direttamente dalla dirigenza rossoblù, che non ha comunque deciso di cambiare strategia.

Il centrocampista ghanese, prelevato dal Portsmouth per 6 milioni di euro (nell’operazione dovrebbe esserci anche il jolly Van der Borre), in questa stagione non vestirà la maglia del Grifone. L’intenzione è ancora quella di girarlo in prestito in un altro club, che “certamente non sarà la Lazio”, fanno sapere direttamente da Genova.

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Milan: uno sguardo ai singoli

Una ventina di giorni separano il Milan di Allegri dal debutto ufficiale, l’appuntamento è a San Siro domenica 29 agosto in posticipo serale contro il neopromosso Lecce. Nel frattempo prosegue senza intoppi la marcia di avvicinamento alla prima di campionato, l’ultima amichevole si è disputata in terra americana contro il Panathinaikos, uno zero a zero privo di particolari emozioni se non i rigori finali che hanno decretato i rossoneri vincitori per 5 a 3. Le prossime partite amichevoli saranno i soliti triangolari con le storiche rivali e poi il trofeo Berlusconi una settimana prima dell’avvio della Serie A.

Staremo a vedere se il Milan in tali circostanze saprà proporre qualcosa di nuovo, di entusiasmante rispetto alle prime uscite stagionali. Sulla reale utilità di tali amichevoli si nutrono sempre forti dubbi, alla fine sono più materiale utile per i vari media che non per cercare di trovare nuove soluzioni di gioco, alla fine risulta decisivo il risultato finale pur trattandosi di tornei estivi. Per quanto riguarda alcuni singoli, in questi ultimi giorni meritano attenzione particolare Antonini, Borriello, Ronaldinho ed il mercato. Complimenti davvero a Luca Antonini e Marco Borriello, entrambi convocati da Prandelli per l’amichevole contro la Costa d’Avorio in programma a Londra.

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La tournée americana ci lascia due Inter: temibile davanti, fragile dietro

Gli Stati Uniti d’America lasciano in eredità un Inter misteriosamente distinta in due personalità. La personalità offensiva con ben 7 gol in 3 gare, con un attacco che sta cominciando a girare al meglio, in tutti i suoi interpreti, in contrasto con una personalità difensiva un po’ bizzarra. I nerazzurri hanno concesso 5 gol in 3 gare, o meglio in 2 gare, vista l’imbattibilità contro il Manchester City. Gli USA lasciano un Inter con ampi margini di crescita, sia sul piano della condizioni, sia su quello del gioco ed inoltre su quello dei singoli.

I nerazzurri se la sono vista con squadre molto avanti nella preparazione (City e Panathinaikos) ed hanno mostrato un netto ritardo di condizione fisica, soprattutto nella seconda gara. Dopo aver dominato gli inglesi per quasi la totalità della gara, i nerazzurri hanno sofferto il brio dei verdi di Atene, come detto molto più avanti nella condizione, abili ad infilare la disattenta retroguardia nerazzurra per tre volte, due con Cissè ed un’altra volta con Leto. Stesso discorso vale per il pareggio di John, giovedì’ scorso, contro l’Fc Dallas, ma qui si tratta solo di un errore di marcature, con Maicon che se lo è fatto sfuggire. Il tecnico spagnolo, ora che avrà Lucio e Samuel a pieni giri, lavorerà al meglio per blindare la difesa nerazzurra, punto cardine delle vittorie della scorsa annata. La nuova concezione difensiva (la difesa è molto più alta rispetto al passato) non può essere assimilata in un batter d’occhio, ci vuole sempre del tempo.

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Bocchetti, Boateng, Van der Vaart, Ibra e gli altri: tutti i nomi di un agosto (forse) finalmente… “Da Milan”

Un mercato partito male, proseguito probabilmente peggio, ma che potrebbe avere nella sua coda la parte più dolce: un difensore, un centrocampista e magari anche un attaccante, bilancio permettendo. La notizie delle ultimissime ore è quella su Salvatore Bocchetti: inevitabile parlarne, anche se, nella lunga notte di Forte dei Marmi, ogni notizia rischia di “invecchiare” dopo un minuto, aggiornamento dopo aggiornamento. Il Milan vuole Bocchetti, ad ogni costo o quasi: dopo aver preso Papastathopoulos (ed Amelia) da Preziosi, Galliani cerca di pescare nel serbatoio rossoblu un giovane di sicuro valore, esattamente come hanno fatto Inter (Ranocchia) e Juventus (Bonucci).

Il “problema” è che ormai il Genoa non è più una “provinciale”, ma una big: un mercato che non teme rivali in Italia e si piazza, tra le prime, anche in Europa. Ecco perchè, ad esempio, nascono storie al limite dell’impensabile fino a qualche mese/anno fa e che fanno infuriare i tifosi: Preziosi vuol prendere Boateng e prestarlo al Milan, che ovviamente vuole però almeno la comproprietà, per non sentirsi una filiale del Grifone. Complimenti al “re dei giocattoli”: ha cambiato la storia. Tornando al Milan ed a Bocchetti, il suo innesto sarebbe una presa di coscienza importante: dietro, così, non si può andare avanti: eppure, con il napoletano, bravo a giocare al centro come a sinistra, Galliani metterebbe a segno un colpo decisivo per il futuro.

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CDA Juve: via libera per un difensore e un esterno

Alla riunione presente pure il DG Marotta, il quale ha esposto le necessità della squadra: niente attaccanti (quindi,niente Dzeko) ma difensori e centrocampisti. Il Consigio ha avallato le richieste, quindi dovrebbero arrivare Krasic, forse Burdsso (ma non è facile), un terzino sinistro. Tra i libri contabili del quarto trimestre, tendenti al rosso, ieri il consiglio di amministrazione della Juve s’è occupato anche di calcio in senso letterale, di giocatori cioè, che poi dovrebbero essere il prodotto della casa: Beppe Marotta ha illustrato il punto del mercato, tracciandone la rotta. Il direttore generale per l’area sportiva ha confermato le prossime uscite di alcuni pezzi importanti, da Tiago a Camoranesi, e soprattutto ha indicato gli obiettivi da afferrare entro il 31 agosto, chiusura delle contrattazioni: un difensore centrale e un esterno, che sono le primarie richieste di Gigi Del Neri. Dunque, a meno di saldi improvvisi, tanti saluti a Edin Dzeko e alle altre costosissime punte: si cercherà di far funzionare quelle che ci sono, e che hanno dato confortanti segni di vita.

Dovrà invece essere immatricolato un difensore che possa formare un quartetto di centrali, insieme a Chiellini, Bonucci e Legrottaglie. Su questo il tecnico è stato molto preciso, e gradirebbe gente del ramo, dovendo architettare l’impianto del fuorigioco. Da arruolare anche un esterno con talento e forza per fare la differenza, perché è sulle corsie che Del Neri costruirà le minacce. Marotta non s’è soffermato sui nomi, ma lui e il coordinatore dell’area tecnica Fabio Paratici hanno da tempo la loro lista. Tra i difensori andrebbe benone Burdisso, ma la situazione è molto complicata, mentre come esterno l’indiziato, da mesi, è Milos Krasic: con un po’ di pazienza, dovrebbe arrivare. Prima di sottoscrivere qualsiasi affare, però, sarà opportuno firmare qualche dismissione: per ricavarci qualche quattrino, ma soprattutto per dare un taglio robusto agli ingaggi. Aiuterebbe anche il bilancio bianconero, perché il 2011 s’annuncia un’annata finanziariamente pesante. Già nel cda del mese scorso, ai consiglieri era stato prefigurato il rischio di conti in perdita per alcuni milioni di euro: ieri le carte hanno confermato la situazione.

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Mihajlovic: ”Non chiedo acquisti, punto su Ljajic”

Queste le parole di Sinisa Mihajlovic alla vigilia dell’amichevole contro il Tottenham: “Dispiace molto aver perso Jovetic ma non bisogna piangerci addosso, lui tornerà più forte di prima ma per ora abbiamo grandi sostituti. Non credo torneremo sul mercato, poi deciderà la società, personalmente sono molto contento di Ljajic. Mutu l’ho sempre ritenuto incedibile, lui è un valore aggiunto e voi dovreste saperlo meglio di me. La sua volontà era già quella di rimanere e con l’infortunio di Jovetic, Adrian diventa ancora più prezioso. Il discorso della deroga non riguarda me bensì la Società ed il giocatore. Per quanto riguarda il modulo non abbiamo i centrocampisti adatti per il 4-3-3 quindi andremo avanti con il 4-2-3-1.

Domani sarà un test importante al di là del risultato, voglio vedere a che punto siamo con la preparazione. Boruc ha un problema alla gamba sinistra e non lo porterò, stesso discorso per Gamberini, non me la sento di rischiare. I calciatori sono soggetti ad infortuni, l’unico serio per adesso è stato quello di Jovetic ma ci può stare. Ljajic come mezza punta è il migliore, però è troppo fragile e dovrà ingrossare un po’.

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Bari: le strategie di mercato …

La rinuncia a Giovinco è stata assorbita in maniera positiva. Il clan biancorosso, con Angelozzi e Ventura in testa, era conscio del fatto che la formica atomica rappresentava la classica ciliegina sulla torta, ma non la torta intera. Archiviata, a favore del Parma, la trattativa, si volta pagina e si guarda al futuro con il solito ottimismo.

Al Bari del prossimo futuro sono poche le pedine che veramente mancano. Secondo indiscresioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, il diesse Angelozzi è alla ricerca solamente di un altro difensore. Rinaudo ed Andreolli i nomi sul taccuino del direttore, che adesso vuole occuparsi della questione con la massima tranquillità. Prima del termine ultimo del 31 agosto, la società di via Torrebella porterà a casa il difensore. Il rammarco, ad oggi, Burdisso Junior, fratello del più famoso difensore dell’Inter, corteggiato dal Bari ma perso sul più bello a discapito della Roma.

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Berlusconi, per Ibra sai come si fa. Le strategie sbagliate della Juve. Il mio giudizio sulla triade della Figc

“Il mercato è lungo”. Questa la frase di circostanza dietro alla quale amano celarsi i direttori sportivi di tutte le società italiane; più per giustificare un immobilismo imperante, che per effettive strategie di attesa. In realtà siamo già ad agosto inoltrato, ed è evidente come le possibilità di gettare fumo negli occhi di tifosi ed addetti ai lavori diminuisca considerevolmente con il passare dei giorni. Il 31 si avvicina, ed in questo appuntamento, come da precisa richiesta del direttore Michele Criscitiello, cercherò di porre l’accento sul mercato di Milan e Juventus, oltre a fornire il mio giudizio sul nuovo corso intrapreso dalla nostra Federazione.

Consentitemi di partire da una delle scoperte che più mi rende orgoglioso: Zlatan Ibrahimovic. È un giocatore assolutamente straordinario, capace di portare sulle sue spalle il peso non di un solo reparto, ma di un’intera squadra. Mi fa immensamente piacere che, almeno da quello che si è letto negli ultimi giorni, anche il Presidente Silvio Berlusconi si sia reso conto di come lo svedese rappresenti la soluzione ideale ai problemi del suo Milan. Zlatan consentirebbe ai rossoneri di mantenere un maggiore equilibrio in entrambe le fasi di gioco, non rendendo indispensabile la presenza di Ronaldinho, e soprattutto aprendo ampi spazi alla velocità di Pato. Il brasiliano sarebbe quello che più degli altri finirebbe per trarre giovamento dall’eventuale innesto del centravanti del Barcellona.

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