Uruguay – Francia: pronostico e quote per scommesse

Uruguay Francia cronaca diretta risultato in tempo reale

Mondiali 2018, Uruguay – Francia: pronostico e quote per le scommesse per la gara in programma venerdì 6 luglio alle ore 16. Per i bookmakers netta preferenza per i transalpini

Venerdì 6 luglio alle ore 16 si gioca UruguayFrancia, match valido per i quarti di finale dei Mondiali 2018. La Celeste, dopo aver chiuso il Gruppo A in prima posizione, agli ottavi ha sconfitto 2-1 il Portogallo. I transalpini, dopo aver vinto il Gruppo C, hanno  invece eliminato l’Argentina 4-3.

Mondiali 2018, Uruguay – Francia: pronostico e quote scommesse

Netta preferenza per i transalpini. Se l’1 dell’Uruguay è quotato da 4,30 a 4,50, il segno 2 è offerto a 2;  il pareggio vale mediamente 3,15.

Per quanto riguarda la doppia chance l’1/X è dato a 1,85, l’X/2 a 1,22 mentre l’1/2 oscilla tra 1,38 e 1,39.

Stando ai bookmakers non dovrebbe finire in goleada: l’Under 2,5 è infatti quotato a 1,45 mentre l’Over 2,5 si aggira attorno a 2,60/2,70. Così come non dovrebbero andare a segno entrambe le squadre: il Gol  varia da 2,06 a 2,25 mentre il No Gol oscilla tra 2,60 e 2,70.

Per tutti il risultato più esatto  è lo 0-1, quotato tra 4,90 e 5,20. Per alcuni è seguito dallo 0-2 (a 7,50) e dall’1-0 (a 8,50); per altri dall’1-1 (a 5,90) e dallo 0-0 (6,80).

La possibilità che entrambe le squadre segnino nel primo tempo varia tra 6,00 e 6,20.

Il match si potrà seguire su questo portale con la cronaca diretta a partire dalle ore 15.15 con la comunicazione delle formazioni ufficiali.

La Russia spalanca le porte all’Olimpo del calcio Mondiale

La Russia spalanca le porte all'Olimpo del calcio Mondiale

Tra ventiquattro ore prenderà il via il ventunesimo Mondiale della storia del calcio, la nostra presentazione ufficiale.

Ci siamo, domani sarà il grande giorno. 32 nazioni si daranno battaglia in quello che rappresenta il massimo torneo calcistico che blocca interi paesi. Per la prima volta si affacceranno alla competizione Panama e Islanda, che faranno compagnia a veterane come il Brasile, che ha partecipato a tutte e 21 le edizioni della Coppa del Mondo, Germania , Argentina, Spagna e Francia. Quest’ultime oltre, a far parte delle nazionali che hanno preso parte a più mondiali rispetto ad altre, sono anche il gruppo di favorite per la vittoria finale. Il Brasile, in cerca di rilancio, potrà contare su un attacco spaventoso e su due portieri fenomenali quali Alisson Becker e Ederson, estremo difensore del Manchester City, i quali hanno chiuso 17 partite di campionato senza subire reti.

La Germania probabilmente sarà la nazionale più completa, anche con l’esclusione dai 23 di Sanè negli ultimi giorni che ha fatto scalpore. I maggiori bookmakers si sono divertiti nel stilare diverse formazioni della nazionale tedesca, stilandone diversi con 11 giocatori diversi, ed erano tutte estremamente competitive. L’Argentina darà sicuramente filo da torcere altre altre contendenti. L’ormai noto tallone d’Achille della Seleccion è la difesa. Per ovviare ad un reparto arretrato non all’altezza il CT Jorge Sampaoli starebbe cercando un modo per giocare in maniera molto offensiva, permettendo a Messi e Dybala di giocare insieme. La Spagna potrà puntare sulla fantasia di Isco, il muro difensivo eretto da Piqué e Ramos, con Diego Costa bomber. Tra i pali ci sarà De Gea, miglior portiere per reti inviolate nelle stagione appena conclusa. In panchina siederà Lopetegui, arrivato ai titoli di coda con le “furie rosse”: alla fine dei Mondiali si dirigerà verso la panchina del Real Madrid.

La Francia, dopo essere andata vicino alla conquista degli Europei nel 2016, proverà a portarsi a casa il secondo Mondiale della sua storia. I “Blues” avranno un mix tra gioventù ed esperienza che potrebbe veramente portarli alla fine della competizione. L’abbondanza di scelte ha portato Deschamps a lasciare a casa talenti indiscussi come Lacazette e Rabiot. Da tenere d’occhio sarà l’interessantissimo Girone D che vedrà come protagoniste Argentina, Islanda, Croazia e Nigeria. Sicuramente la qualità dei sudamericani e dei croati, unita alla fame agonistica di Islanda e Nigeria, creerà una perfetta miscela per un girone molto equilibrato che si deciderà negli ultimi incontri. Un altro punto interrogativo veglia sul raggruppamento H che, con Polonia, Senegal, Giappone e Colombia sarà, seppur non di altissimo livello, uno scontro veramente interessante, con le quattro che si daranno battaglia in ogni sfida e dove regnerà l’equilibrio, con la Colombia che parte mezzo passo avanti alle altre.

Sicuramente, anche se non sono nazionali di livello top, non mancheranno giocatori che sono protagonisti nei grandi campionati europei come Lewandowski, Falcao, Keita Balde, Zielinski, Koulibaly, Manè, Cuadrado e tanti altri top player. Ovviamente l’attesa più importante sarà per la rivelazione del Mondiale e per i talenti che si affermeranno nella competizione, come è successo con l’Islanda negli Europei o come l’esplosione di James Rodriguez e della Colombia nei Mondiali del 2014. 64 partite, 736 calciatori, 32 squadre, 32 CT, 36 arbitri, 11 città, 12 stadi. Russi 2018, facci divertire.

Fonte foto: Twitter FIFA

Nazionale, ritorno in azzurro per Antonio Conte?

Con uno spareggio da vincere a tutti i costi per arrivare ai Mondiali di Calcio del 2018 in Russia, niente serve meno alla nazionale italiana che notizie destabilizzanti sulla guida tecnica ma il sasso è stato già lanciato da alcuni tabloid inglesi ed il tam tam mediatico è partito come sempre al galoppo.

Stando infatti alle note testate britanniche Daily Express e The Sun quella che sta vivendo quest’anno Antonio Conte con il Chelsea, sarà l’ultima stagione del tecnico italiano sulla panchina dei Blues. Nonostante lo scudetto vinto lo scorso anno in maniera anche sorprendente rispetto ai pronostici iniziali che puntavano su altri team, il rapporto fra l’ex allenatore della Juventus e la dirigenza della squadra londinese non è mai stato troppo sereno ed idilliaco.

Le tante gocce che avrebbero fatto traboccare il vaso sarebbero avvenute con la sessione di mercato estiva: Conte non sarebbe stato affatto accontentato in merito alle sue precise richieste di mercato necessarie secondo lui per confermarsi in Premier League e provare ad arrivare sulla cima del tetto d’Europa in Champions League dove non manca un’agguerrita concorrenza. E da lì sia il tecnico che la squadra starebbero già pensando a nuovi scenari per la prossima stagione 2018/2019.

Le ultime dichiarazioni di Conte che ha parlato apertamente di nostalgia per l’Italia sono così deflagrate e dunque i giornali inglesi hanno parlato di contatti già avviati tra l’allenatore e la Federcalcio italiana. La FIGC pubblicamente continua a dare ampio credito e totale fiducia a Ventura che ha un contratto fino al 2020 ad Europei conclusi. D’altra parte però il mancato approdo ai Mondiali o anche una “campagna di Russia” non particolarmente entusiasmante, potrebbe riaprire i giochi per la successione del commissario tecnico.

D’altra parte però non possiamo neppure scordarci che il periodo con la nazionale italiana di Antonio Conte è stato tutt’altro che semplice con polemiche tra l’ex calciatore e molte delle società di Serie A. Tra le polemiche più feroci indubbiamente proprio quella che ha avuto con la sua ex squadra, la Juventus.

Con dei tetti salari da rispettare anche da parte della Federazione, che per ovviare potrebbe soltanto rivolgersi agli sponsor, se pure Ventura saltasse la prossima estate non è dunque detto che sarà Conte il suo successore e quindi l’attuale tecnico dei blues potrebbe tornare in Italia ma in un club. A guardare l’attuale situazione dei top team in Italia, indubbiamente la posizione più traballante è quella di Vincenzo Montella con il Milan.

Altre suggestive ipotesi sono quelle che spingerebbero il tecnico pugliese al Barcellona o verso lidi cinesi. Conoscendo la competitività dell’allenatore, quest’ultima ipotesi tendiamo ad escluderla nel modo più categorico possibile visto che anche in Europa Conte non avrebbe certo problemi ad ottenere un ingaggio da top football manager.

Ovviamente il tutto non poteva sfuggire ai siti specializzati in scommesse sempre pronti a seguire gli eventi di strettissima attualità e proporre continuamente nuovi incentivi per i giocatori come Unibonus Casinò con le quote dei bookmakers inglesi sempre aggiornate sul possibile addio prematuro di Conte al Chelsea.

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Europa League, Roma-Austria Vienna diretta tv e streaming

Giiallorossi a caccia del primo posto solitario nel girone E

Europa League logoROMA – I giallorossi tornano in campo per l’Europa League giovedì 20 ottobre alle ore 21.05 contro l’Austria Vienna. Si gioca allo stadio Olimpico di Roma il match valido per la terza giornata della competizione continentale. É la prima volta che si affrontano le due squadre che sono appaiate al primo posto in classifica con 4 punti, frutto di una vittoria e un pareggio. I bookmakers vedono bene la vittoria dei giallorossi data intorno a 1.25 mentre l’X a 6 e il due addirittura sopra a 10 in certi casi.

Europa League, Roma-Austria Vienna diretta tv e streaming (SEGUI LA DIRETTA)

La partita dei giallorossi sarà possibile seguirla in Tv sui canali Sky (detiene i diritti di trasmissione della manifestazione) ma allo stesso tempo verrà mandato in onda anche in chiaro su TV8. Per quanto riguarda invece lo streaming si potrà assistere al match sia con la piattaforma Sky go per Sky che sul sito ufficiale di TV8 nella sezione dedicata al calcio.

Una sfida dunque di grande importanza che potrebbe proiettare la squadra di Spalletti in vetta al girone E. Gara da non sottovalutare visto che la squadra austriaca ha un buon ruolino in Europa dove non perde da 5 turni e dove ha conquistato ben 4 successi su 4 nelle trasferte del 2016.

Circa la formazione Spalletti avrà diverse defezioni dagli infortunati Perotti e Strootman cui si aggiunge anche Bruno Peres a De Rossi squalificato. Nel consueto 4-3-3 quindi posto per Florenzi, Manolas, Fazio e Juan Jesus in difesa, con Alisson tra i pali; centrocampo con Nainggolan, Gerson e Paredes mentre in avanti spazio a Totti e chance per El Shaarawi e Iturbe.

Il match sarà arbitrato da Vladislav Bezborodov che pur non avendo mai arbitrato una partita dalle Roma lo ha già fatto in 5 occasioni con club italiani (in 4 casi hanno vinto).

Euro2016: Inghilterra favorita, ecco perché

La rassegna continentale francese potrebbe essere l’occasione giusta per riportare un titolo internazionale al di là della Manica

MONTPELLIER – Germania, Francia, Spagna o Belgio? La stampa accreditata e gli analisti del settore sono tutti d’accordo sul fatto che la vincitrice di Euro2016 potrebbe uscire da questo quartetto. Le motivazioni sono semplici: gli iberici sono i bi-detentori del titolo, i tedeschi i campioni del mondo in carica, i francesi i padroni di casa e i belgi la realtà emergente. Tutto giusto e tutto vero, ma la realtà è ben diversa e parla di quattro squadre in leggera crisi per diversi motivi.

La Francia viene considerata da molti come la favorita d’obbligo alla conquista del titolo continentale, ma bookmakers e giornalista non tengono conto di alcuni fattori chiave, il primo dei quali risiede nella faida interna che vivono i “Galletti”. L’esclusione di Benzema, per i noti motivi di cronaca rosa, ha innescato una spirale di polemiche da cui la squadra non è rimasta esente. Come se non bastasse, i padroni di casa hanno problemi evidenti in difesa, – già palesatisi durante l’esordio vittorioso al fotofinish contro la Romania -, e un attacco che stenta a decollare. A questo proposito pare inconcepibile la scelta di Deschamps di tenere fuori un campione del calibro di Gameiro per puntare su due cavalli perdenti come Giroud (disperazione dei tifosi dell’Arsenal) e Gignac (pre pensionatosi in Messico).

La Germania di Sebastian Loew ha perso Lahm (ritiratosi), ha un Schweinsteiger reduce da una stagione orrida, ma, soprattutto, ha seri problemi a livello di tenuta. La squadra sembra aver perso quell’equilibrio che l’aveva resa una perfetta armata. Come se non bastasse, in avanti, sono costretti ancora ad affidarsi a Super Mario Gomez. Vero che il tedesco è rimato in Turchia, segnando 26 reti in campionato, ma non sembra più l’arma letale pre Fiorentina.

La Spagna bicampione d’Europa ha perso per strada giocatori fondamentali per l’equilibrio di squadra e dello spogliatoio come Xavi e Puyol e ha molti senatori che non danno più la sicurezza di un tempo. Come se non bastasse c’è un problema in porta dove Casillas, a causa delle continue papere, rischia di perdere il posto da titolare a vantaggio di De Gea. Questa scelta, però, rischia di minare il già fragile equilibrio interno alla rosa degli iberici.

Tra le quattro favorite, il Belgio è quella che sta messo meglio a livello tecnico. Dal centrocampo in su, i fiamminghi hanno qualità da vendere, ma l’infortunio di Kompany ha aperto una voragine al centro della difesa, costringendo Wilmots a ripescare Vermaelen, finito nel retrobottega del Barcellona (appena 569 minuti, in Liga, negli ultimi due anni). Questo, unito al fatto che i belgi hanno il girone più difficile e sono la squadra con meno esperienza, potrebbe far deragliare il treno del Belgio.

Chi sarebbe allora la favorita dell’Europeo? Per la nostra redazione e per molti senatori del calcio europeo, che conoscono le dinamiche di questa complicata competizione, l’Inghilterra di Hodgson potrebbe essere la outsider vincente. Gli inglesi possono tornare a vincere qualcosa a 50 anni dall’unico alloro internazionale, perché, mai come quest’anno, possono contare su una squadra ricca di qualità in ogni reparto. I vari Stones, Barkley, Alli e Kane possono ribaltare ogni tipo di pronostico e portare i “Maestri” sul trono d’Europa. C’è poi un altro elemento che spinge la squadra della Regina Elisabetta verso il titolo: Vardy. L’ex “galeotto” quest’anno sta vivendo una favola. Al bomber del Leicester riesce di tutto e dopo aver trascinato le Foxies al titolo, portare l’Inghilterra in cima all’Europeo sarebbe il modo ideale per chiudere la sua straordinaria stagione.

Catania-Latina: la presentazione

logo-cataniaIniziamo a conoscere il prossimo avversario del Catania. Come consuetudine, questo è il primo degli articoli firmati MondoCatania che vi introduce ai giorni caldi in vista di Catania-Latina, gara di domenica prossima valida per la nuova giornata di serie B. Le due squadre vengono entrambe da 4 punti nelle ultime due gare, e saranno di certo intenzionate a non mollare la serie positiva. Conosciamo allora meglio i neroazzurri di Breda….

L’ultima gara del Latina
Con un secco 1 a 0, il Latina si è fatto beffe del Lanciano domenica scorsa. A segnare la rete decisiva è stato Dellafiore, difensore che con un colpo di testa ravvicinato ha trafitto il portiere avversario Nicolas. Nel complesso il Latina ha disputato una buona gara, con una percentuale di possesso palla davvero importante. Nessun infortunato durante la gara, Breda ha schierato il Latina con un 3-5-2.

La stella
Non è sceso in campo dal primo minuto contro il Lanciano, ma la stella della squadra è Ferdinando Sforzini. Sforzini, che in estate poteva finire anche al Catania, ha un passato da giramondo, avendo giocato, tra le altre, nel Verona, nel Modena, nel Vicenza, nel Ravenna, nell’Avellino e per i rumeni del Cluj. In quest’annata ha già messo a segno ben 4 reti, ma solo una di esse è stata decisiva, all’esordio contro il Crotone. Attaccante possente (1,93 di altezza), farà sentire sicuramente il suo peso anche al Massimino. Sempre che Breda non gli preferisca altri…

Gli altri
Come già detto, Breda predilige il 3-5-2. In porta, fiducia a Farelli, giocatore capace di scavalcare colui che doveva essere il titolare stagionale: Di Gennaro, scuola Inter. In difesa, il 3-5-2 esclude di fatto l’esperto Milani, capitano della squadra. Spazio, invece, per Dellafiore, l’eterno Cottafava (37 anni) e uno tra Brosco e Bruscagin. Centrocampo folto con Rossi e Almici ai lati, mediano arretrato Crimi, attorniato da Valiani e Sbaffo. In avanti, Paolucci, Sforzini, Pettinari e Petagna si giocano i due posti da titolare.

Le quote
Si ritorna al Massimino, e automaticamente il Catania ritorna favorito. Tutti i bookmakers sono concordi, con quote che sono sotto il 2.00. 1.87 quota Eurobet, mentre Intralot si “ferma” a 1.92; bassa anche la quota di Paddy Power con 1.95. Il pari è invece dato a 3.25 da Eurobet, 3.20 per Bwin e 3.15 da Intralot. La vittoria del Latina invece riceve una quota pari a 4.40 da Paddy Power, 4.50 da Eurobet e 4.20 da Bwin.

Hamsik: “Siamo ancora in corsa per lo scudetto”

logo-napoli“Siamo ancora in corsa per lo scudetto, ma non dobbiamo concedere più punti a Juve e Roma”. Marek Hamsik suona la carica, il Napoli è da scudetto. Non per i bookmakers, non per gli opinionisti, non per gli addetti ai lavori. Lo è per il capitano, l’anima, la bandiera di una squadra che ha smesso di nascondersi ed intende far sul serio. Le tre vittorie consecutive hanno riconsegnato entusiasmo alla piazza, alleggerendo pressioni e critiche. Nessun area pesante a Castel Volturno, nessuna sterile polemica sul nuovo viaggio inglese di Benitez o sul consueto discorso legato al contratto dell’allenatore spagnolo. Solo massima concentrazione per preparare la gara del 19 ottobre a San Siro. Mazzarri contro il suo Napoli, Benitez contro la sua Inter. Storie ed intrecci, tutto in 90’.

Vincere alimenterebbe ulteriori speranze. Anche perché il calendario, da qui alla sfida con la Roma (in programma il 1 novembre), offre al Napoli una ghiotta chance. Cinque gare in quattordici giorni. Sul cammino degli azzurri, oltre all’Inter, Hellas Verona ed Atalanta in campionato e Young Boys in Europa League. Lecito crederci, anche perché i giallorossi sono distanti solo 5 punti e prima della sfida del San Paolo saranno impegnati a Genova (contro la Samp di Mihalovic) e in casa col Bayern Monaco in Champions League. La Juve al momento è lontana, ma avvicinarsi alla Roma permetterebbe al Napoli di acquisire maggior consapevolezza nei propri mezzi e più fiducia per affrontare i prossimi impegni. “Ma non possiamo perdere più punti”. Parola di Marek, parola di capitano.

[Fabio Tarantino – Fonte: www.tuttonapoli.net]

Juventus: in arrivo Romulo, Vidal in partenza?

logo-juventusTolto il tappo Conte, il mercato della Juve è scoppiato. In una settimana, un’esplosione di acquisti: prima Morata, poi Evra, a seguire Pereyra. Adesso, imminente, Romulo: doveva venire nell’affare Iturbe, giungerà in prestito con diritto di riscatto fissato ad 8 milioni. Ma fuori i cancelli di Vinovo non si respira aria di entusiasmo. Sarà per i rigorosi allenamenti a porte chiuse (lo sarà pure la prima amichevole stagionale, domani pomeriggio contro il Lucento, militante in Eccellenza), sarà per la partenza del tecnico del rilancio, sarà perché questi arrivi saranno pure ottimi ma non generano emozioni particolari. Lo fanno le dichiarazioni di Arturo Vidal. E non sono positive. «Adesso sono ancora in vacanza – ha risposto a chi gli chiedeva del suo futuro, appena sbarcato a Torino – Non so se resto alla Juve, comunque: lunedì parlerò con Allegri, poi vediamo».

Al Mondiale doveva pensare al Cile, in vacanza deve pensare al relax: la Juve, checché ne dica il guerriero sudamericano, da maggio non rientra nei suoi programmi.

Ed hai voglia a dire che ti trovi bene («Io qui sono felice) e che «i tifosi possono stare tranquilli», se poi lasci apertissima la porta del mercato e chiudi solo quella che porta allo United («a Manchester non vado»). Troppi, gli indizi: l’affitto disdetto della casa a Moncalieri, lo scaricabarile di Elkann («Del mercato, se ne occupano altri»), le mani avanti di Marotta («Noi non vogliamo cedere Vidal, ma alla fine decidono sempre i giocatori»). Ultimo, le quote dei bookmakers, che danno a 2,70 la sua permanenza a Torino e a 1,25 l’approdo allo United. Gli stessi, la scorsa stagione avevano anticipato l’arrivo di Tevez in bianconero.

La verità è che, investiti 10,5 milioni nel 2011, “Madama” non può non tentennare dinanzi alle offerte quadruple in arrivo da Oltremanica. Il Manchester ha pronta una proposta di 45 milioni, il Liverpool non ha problemi a sedersi al tavolo in virtù dell’ampio gruzzolo messo da parte con la cessione di Suarez, l’Arsenal non resterebbe a guardare.

Con i soldi che potrebbe incassare dalla partenza (dolorosa) di Vidal, la Juve andrebbe alla caccia della punta di prestigio. Il nome caldo è quello di Eto’o, svincolato ma assetato di milioni: “Madama” propone un contratto annuale a 3 milioni. Praticamente accettata dal Verona, quella per Romulo: l’italobrasiliano, 27 presenze e 6 gol nell’ultima stagione, porterà la sua duttilità in un reparto che vedrà a breve la partenza di Isla (direzione Newcastle). Intrighi inglesi per la “Vecchia Signora”.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]