Tempo di sosta, tempo di bilanci.
Inutile immaginare abiti eleganti, abbracci, foto di gruppo o quant’altro. Il 29 Dicembre, tra Catania e Cordoba, non avverrà niente che possa dar l’impressione di un matrimonio ufficiale. Ci saranno i testimoni, ci saranno le firme, ci saranno i fotografi ed anche tanti invitati; nulla però che possa anche solo far pensare che il Catania sia imparentato con uno dei due sposi, men che meno il suo Presidente, Antonino Pulvirenti.
Le pubblicazioni parlano dello sposalizio tra Cordoba ed Augusta, queste sconosciute. E va precisato, se poi qualche volto noto del Catania dovesse trovarsi nei paraggi della cerimonia e magari, ma solo per curiosità, prendervi parte, o porgere una penna ad un testimone smemorato, allora questa sarà da intendersi solo come cortesia, un caso. Ed è giusto che sia così quando il calcio si gioca fuori dal campo, al fianco di avvocati ed intermediari. Perché non c’è nulla da sapere più di quanto non si sia già intuito. E non si può scrivere nulla più di quanto lasciato alla libera e sagace intuizione di chi legge.
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