DIMENTICARE. Quella rete di Bojinov al novantesimo, coronata da una dedicata speciale a Mourinho, brucia ancora. Eccome se brucia. L’anno scorso, nella città ducale, il Milan ha lasciato una fetta di scudetto. Dal possibile primato in classifica, sfumato la domenica prima per effetto del pareggio casalingo con il Napoli, la squadra di Leonardo scivolò a cinque punti da un’Inter tutt’altro che irraggiungibile. L’ambiente perse entusiasmo e, nonostante l’ottimismo del suo allenatore, il sogno-scudetto svanì sul prato del Tardini. Quest’anno è tutt’altra storia. Sullo stesso campo, Allegri deve dimostrare che il suo Milan è competitivo fino in fondo e potrà fare meglio di quello del suo predecessore. Dopo i pareggi con Lazio e Catania e la sofferta vittoria con il Genoa, non sono più ammessi passi falsi. Bisogna battere un colpo con una prestazione vincente, convincente e magari non Ibradipendente.
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