Calcio femminile, Atalanta-Chievo 3-2: sintesi e tabellino

Atalanta-Chievo

Le orobiche, grazie ai  tre punti conquistati contro il Chievo, concludono il campionato al quinto posto

BERGAMO – L’Atalanta Mozzanica conquista gli ultimi tre punti a disposizione del campionato contro un buon Chievo Verona, concludendo il suo percorso nel torneo con il quinto posto assoluto. Una splendida e calda giornata di sole è la giusta cornice per l’ultimo atto della stagione per nerazzurre e scaligere. Mister Garavaglia opta per Piacezzi e e Ledri centrali di difesa e Scarpellini in mediana. Mendes parte dal primo minuto nel tridente con Pirone e Baldi. Sul fronte veronese Diego Zuccher è costretto a rinunciare a Valentina Boni e schiera un 4-3-3 con Solow, Benincaso e Fuselli punte.

Primo tempo

Le prime ad affacciarsi nell’area avversaria sono le bergamasche: Piacezzi al 9′ tenta la difficile sforbiciata volante senza però trovare il bersaglio grosso, mentre poco più tardi la stessa n. 5 nerazzurra serve un bel filtrante per Mendes che sgroppa verso l’area veneta, ma in extremis viene recuperata da Salamon. I rimi sono buoni, ma le emozioni scarseggiano, almeno fino al 23′ quando le ospiti trovano la rete del vantaggio: Mascanzoni riceve da Riboldi, si accentra indisturbata e spara un missile che si infila sotto l’incrocio alla sinistra dell’incolpevole Thalmann. Il goal subito scuote le padrone di casa che provano a reagire immediatamente. Pirone al 25’fa tutto da sola, ma la sua conclusione è sopra la traversa. Poco dopo Alboghetti va al cross dalla destra, Mendes tenta la deviazione di prima col piattone, ma il tiro è debole e facile preda di Gritti. Le locali spingono e al 32′ ottengono il meritato pareggio: Valeria Pirone va al traversone, Mendes stacca e incorna alla perfezione dalla parte opposta. Nel finale le nerazzurre vanno ancora vicine al goal: Ledri lancia lungo per Pirone che al volo fa partire una conclusione potente e precisa, ma l’ex Gritti compie un balzo felino e respinge la sfera.

Secondo tempo

A inizio ripresa entrambe le panchine rimescolano le carte in tavola. Diego Zuccher toglie Salamon e Benincaso ed inserisce Coppola e Varriale. Mister Garavaglia sostituisce invece Baldi con Giulia Rizzon e sposta Ledri sulla mediana. Le bergamasche partono forte e dopo neanche un giro di lancette costruiscono una pregevole occasione in area ospite, con assist finale di Mendes per la botta dal limite di Alborghetti che sorvola la traversa. Neanche il tempo ti rimettere dal fondo che l’attaccante iberica delle locali si conquista un calcio di rigore per fallo di mano di Solow in piena area. Dal dischetto Alborghetti aggiusta il mirino, ma Alessia Gritti mantiene fede alla sua fama di pararigori e respinge, sul pallone si avventa ancora la n. 8 nerazzurra, ma il portiere ex Mozzanica scheggia la sfera a sufficienza per ostacolare la conclusione dell’avversaria che termina sul fondo. Mister Garavaglia non vuole accontentarsi del pari e manda in campo Pellegrinelli per Scarpellini. Ciò nonostante le venete costruiscono una tripla occasione poco prima del quarto d’ora: dalla bandierina Coppola fa spiovere sulla testa di Faccioli, Thalmann, con l’aiuto della traversa, compie un primo intervento, sul proseguimento dell’azione Sardu serve a destra Coppola che calcia a botta sicura, ma l’estrema locale risponde alla grande, sulla respinta però Mascanzoni si avventa di testa, ma Piacezzi si sostituisce all’elvetica e salva la propria porta, infine la sfera giunge a Tombola che calcia alle stelle. Il tecnico delle locali si gioca anche la carta Monterubbiano che subentra a Mendes. La manovra bergamasca acquisisce da subito più brillantezza. Al 24′ Puma Alborghetti, con una botta da fuori, chiama Gritti all’intervento in due tempi. E’ il preludio al vantaggio nerazzurro: un minuto dopo Monterubbiano va al cross, Pirone si avventa sulla sfera e la tocca quel tanto che basta per anticipare Gritti e trovare la sua decima rete in campionato. Monterubbiano, già decisiva con Brescia e Ravenna, mette ancora il suo sigillo personale due soli minuti più tardi: Pirone le restituisce il favore fornendo l’assist che Grisù raccoglie e trasforma nella palla infuocata che incendia l’angolo opposto, calando così il tris. L’ex Jesina potrebbe mettere il poker sul tavolo al 37′ quando, raccolto il servizio di Alborghetti, ha un primo infelice controllo, ma riesce comunque a calciare al volo da pochi passi, mancando però la porta difesa da Gritti. Le emozioni sono tutt’altro che finite però, poiché a 5′ dal termine Carradore trova il filtrante per Fuselli che può facilmente superare Thalmann da due passi. Le bergamasche vanno in difficoltà e rischiano al 44′: Faccioli ruba palla a Piacezzi, ma cerca l’impossibile e spreca una ghiotta occasione per pareggiare. Gaelle Thalmann è costretta all’ultimo tuffo nell’angolo a tempo scaduto, per salvare la porta dalla conclusione dal limite di Mascanzoni e su quest’ultima occasione ospite il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità e del campionato di Atalanta e Chievo. Quinto posto finale a 42 punti, uno solo in meno rispetto a Tavagnacco e Fiorentina terze. Un buonissimo risultato che stampa un bel sorriso sul volto della presidentessa Sarsilli e dei tifosi nerazzurri, un ottimistico viatico per le stagioni a venire.

Atalanta Mozzanica-Chievo Verona 3-2, il tabellino

Atalanta (4-3-3): Thalmann; Rizza, Piacezzi, Ledri, Motta; Stracchi, Scarpellini (dal 9′ S.t. Pellegrinelli), Alborghetti; Baldi (dal 1′ S.t. Rizzon), Mendes (dal 14′ S.t. Monterubbiano), Pirone. A disposizione: Salvi, Re, Fusar Poli, Monterubbiano, Pellegrinelli, Rizzon. Allenatore: Elio Garavaglia.

Chievo Vr (4-3-3): Gritti; Faccioli, Salamon (dal 1′ S.t. Varriale), Bissoli, Riboldi; Tombola (dal 25′ S.t. Carradore), Deb. Mascanzoni, Sardu; Solow, Benincaso (dal 1′ S.t. Coppola), Fuselli.  A disposizione: Meleddu, Carradore, Zamarra, Coppola, Montecucco, Varriale, Boni. Allenatore: Diego Zuccher.

Arbitro: Deborah Bianchi di Prato

Assistenti: Taccone e Rea di Brescia.

Ammonizioni: Faccioli

Recupero 1’nel primo tempo e 2′ nella ripresa

Calcio femminile, Ravenna – Atalanta 1-3, sintesi e tabellino

Calcio femminile

L’Atalanta Mozzanica espugna il campo del Ravenna grazie alle reti di Monterubbiano, Alborghetti e Piacezzi

RAVENNA – L’Atalanta Mozzanica torna dalla Romagna con i tre punti, ennesima prova del fatto che le bergamasche non termineranno per caso questo avvincente campionato tra le prime cinque del tabellone. Comunque vada l’ultimo turno, le ragazze di Elio Garavaglia confermano il proprio ruolo di protagoniste nella serie A, che da 8 stagioni a questa parte a Mozzanica si recita costantemente, nonostante le tante difficoltà incontrate durante la stagione. Il tecnico meneghino recupera Cecilia Re che però rimane in panchina, mentre in attacco affianca Monterubbiano e Pellegrinelli a Valeria Pirone, cambiando così il volto dell’offensiva rispetto alla sfortunata gara con la Fiorentina. Nella retroguardia, al centro con Piacezzi, c’è Ledri mentre Scarpellini occupa il suo posto nella mediana. Le ravennati confermano la formazione tipo delle ultime uscite: 3-5-2 con Principi a far da giuntura tra centrocampo e attacco.

Primo tempo

Gara che sin dalle prime battute si caratterizza dalla buona intensità da parte di entrambe le squadre. Per le padrone di casa la posta è comunque alta: servono punti per distaccare definitivamente Bari ed Empoli e concentrarsi poi esclusivamente sui play out. E’ Thalmann tra le due estreme quella che deve per prima chiudere la saracinesca, precisamente al 7’ sulla conclusione di Errico che però l’elvetica argina senza troppa fatica, mentre Guidi si vede più tardi sul tentativo dalla lunga distanza di Alborghetti, che trova pronto il portiere locale. Le ravennati mettono in campo tanta energia, ma è dell’Atalanta l’occasione più ghiotta della prima frazione: alla mezzora già scoccata Guidi raccoglie con le mani un retropassaggio di una compagna, il direttore di gara comanda dunque la punizione indiretta a ridosso della linea dei sedici metri. Alborghetti si incarica della battuta, il suo bolide centra la parte bassa della traversa, rimbalza sulla riga ed esce, sul pallone si avventa Monterubbiano, ma il suo colpo di testa termina clamorosamente sopra la traversa. Le padrone di casa spingono, ma senza impensierire seriamente la retroguardia nerazzurra, mentre le ospiti rispondono con rapide ripartenze dalle fasce che non sortiscono però gli effetti sperati. Si conclude così la prima frazione a reti bianche.

Secondo tempo

Al rientro dagli spogliatoi le atalantine spingono sull’acceleratore sin dai primi minuti, creando un primo pericolo al 3’ con un tiro-cross di Pellegrinelli che un difensore locale sfiora rischiando l’autorete, ma la sfera esce di un soffio. Al 7’ le bergamasche passano in vantaggio: Pirone recupera palla nella trequarti avversaria e dal fondo mette un perfetto cross per la testa di Monterubbiano che chiede solo di essere trasformato in rete. La n. 22 nerazzurra non se lo fa ripetere e insacca, sbloccando il risultato. Mister Rizzo cerca di dare una scossa alle sue inserendo Burbassi per Barbaresi, Garavaglia risponderà poco dopo con Baldi per Monterubbiano. Le ravennati reagiscono trainate da Tucceri Cimini che dalla sinistra inizia una carica serrata. Prima sul suo cross per Pugnali Thalmann sventa in qualche modo, mentre al quarto d’ora con una traiettoria velenosa supera l’estrema difendente ospite, ma riesce solo pareggiare il conto dei legni colpendo la barra trasversale. Poco dopo è l’altra ex Torres Manieri a sfiorare la rete con una deviazione su calcio d’angolo che si spegne di poco sul fondo. La veemenza locale viene però frustrata al 18’ quando Alborghetti in piena area raccoglie il cross teso di Rizza, controlla e di sinistro infila la sfera a fil di palo, inutile il tentativo in extremis di Guidi di evitare la rete. Il raddoppio smorza le locali che continuano ad attaccare, ma confusamente, mentre in contropiede la neo entrata Baldi va vicina al tris, con un bel fendente ad incrociare, su assist della solita Pirone, che esce di un nulla. Alla mezzora Tucceri Cimini riapre la gara con un conclusione molto simile alla precedente, ma stavolta la sfera non trova nessun legno e si infila beffardamente alle spalle di Thalmann. La rete ridà autostima alle padrone di casa che aumentano il forcing e Thalmann deve respingere con i pugni il bolide da fuori area di Burbassi poco dopo. Mister Garavaglia alza le barricate inserendo Rizzon per Pellegrinelli, mentre il suo collega Rizzo tenta il tutto per tutto mandando in campo altre due punte, Pittaccio e Baldini, per due centrocampisti, Errico e Principi. Le bergamasche però dimostrando di aver ben appreso la lezione impartita dalle avversarie all’andata e rimandano al mittente ogni tentativo delle ravennati. Sono anzi le nerazzurre a creare i pericoli più consistenti con rapide azioni di rimessa. A due primi dal termine le ospiti conquistano un tiro dalla bandierina, sugli sviluppi del quale Alborghetti crossa per Piacezzi che sale in cielo e incorna nella rete romagnola la palla che chiude di fatto i giochi. I tre minuti di recupero concessi dal signor Stabile di Padova non sortiscono altro, c’è giusto il tempo per vedere l’ingresso in campo di Mendes per Valeria Pirone. Con una prestazione di grande maturità tattica, l’Atalanta porta a casa i tre punti e potrà così tentare il tutto per tutto sabato prossimo contro il Valpolicella, per sperare in una riconquista della quarta piazza.

Ravenna – Atalanta Mozzanica 1-3, il tabellino

Ravenna (3-5-2): Guidi; Alunno, Manieri, Tucceri Cimini; Quadrelli, Errico (dal 31’ S.t. Pittaccio), Campesi, Principi (dal 34’ S.t. Baldini), Casadio; Barbaresi (dal 10’ S.t. Barbassi), Pugnali. Allenatore: Rizzo. A disposizione: Tampieri, Costantino, Giovagnoli, E Carrozzi.

Atalanta Mozzanica (4-3-3): Thalmann; Rizza, Piacezzi, Ledri, Motta; Stracchi, Scarpellini, Alborghetti; Monterubbiano (dal 17’ S.t. Baldi), Pellegrinelli (dal 34’ S.t. Rizzon), Pirone (dal 44’ S.t. Mendes). Allenatore: Garavaglia. A disposizione: Salvi E Re.

Reti: Monterubbiano (A) al 7′ st, Alborghetti (A) al 18′ st, Tucceri Cimini (R) al 25′ st e  Piacezzi (A) al 43′ st’.

Arbitro: Mauro Stabile di Padova

Assistenti: Sartoni e Ricci di Lugo di Romagna.

Recupero: 1’nel primo tempo e 3’ nella ripresa

Calcio femminile, Atalanta-Fiorentina 0-1: sintesi e tabellino

Calcio femminile, Atalanta-Fiorentina 0-1: sintesi e tabellino

La Fiorentina espugna il campo dell’Atalanta e scavalca le orobiche in classifica, conquistando il quarto posto. Gol decisivo di Zazzera

BERGAMO – La Fiorentina torna da Mozzanica con l’intera posta in palio e scavalca in classifica le padrone di casa. Un pomeriggio caldo fa da cornice alla sfida tra bergamasche e viola. Mister Garavaglia deve rinunciare dall’inizio ad Eleonora Piacezzi e pertanto Michela Ledri viene schierata ancora al centro della contraerea. In avanti confermate Mendes e Baldi ai fianchi di Pirone. Come annunciato Sauro Fattori fa un ampio turnover in vista dell’infrasettimanale di coppa Italia e presenta una formazione ricca di seconde linee.

Primo tempo

La prima occasione è per le padrone di casa all’8′: Pirone lancia in verticale per Baldi che in mezzo a due avversarie si incunea in area, si presenta davanti a Fedele che è brava a chiuderle lo specchio, deviando in angolo. Le ospiti rispondono al quarto d’ora con il tiro dal limite di Einarsdottir che sorvola abbondantemente la traversa. Alla mezzora Baldi dal fondo va al cross, Daniel nel tentativo di intercettare per poco non infila la sfera sotto l’incrocio, ma è attenta l’estrema difendente viola che smanaccia in corner. Sull’altro fronte Parisi pennella in area per Adami che chiama Thalmann al vero e proprio miracolo. La Fiorentina cresce nel finale e al 41′ è ancora la n. 7 viola ad andare vicina alla rete, con un tocco di fino si libera di Rizzon, ma da ottima posizione lascia partire un destro da dimenticare.

Secondo tempo

Mister Garavaglia prova a scuotere le sue e inserisce Piacezzi e Monterubbiano per Scarpellini e Mendes. La mossa sembra sortire inizialmente buoni effetti: Baldi al pronti e via viene servita sulla sinistra da Pirone, entra in area e spara, ma Fedele risponde presente. Le viola però con un’azione di rimessa si portano in vantaggio: Adami dalle retrovie lancia lungo per Zazzera che addomestica la sfera, entra in area e incrocia alla perfezione infilando nell’angolo basso alla sinistra di Thalmann. Le bergamasche tentano un’immediata reazione: Stracchi dal fondo calcia una punizione verso la porta avversaria, la palla attraversa tutta l’area piccola, senza trovare una compagna pronta alla deviazione. Il tecnico meneghino tenta il tutto per tutto inserendo anche Pellegrinelli per Rizzon, per un’Atalanta a trazione anteriore. Sono però ancora le toscane ad andare vicine alla rete al 15′, quando sugli sviluppi di un corner calciato da Einarsdottir, Adami si trova nei piedi la palla del raddoppio, ma spreca sparacchiando abbondantemente sopra la traversa. Alborghetti prova a dare la scossa con una sassata dal limite, ma la sfera non trova lo specchio. Sull’altro versante Parisi manda un invito a nozze per Carissimi che però sciupa calciando ancora alto.

L’Atalanta c’è e al 19′ potrebbe pervenire al pareggio: Monterubbiano tocca al centro per Baldi che viene arpionata da Tortelli, ma rimane in piedi e di sinistro manda la sfera a sibilare vicino al secondo palo. Alla mezzora Pellegrinelli dalla bandierina crossa per Pirone che tenta l’incornata in tuffo, la sfera passa accanto a Monterubbiano che non impatta e si perde sul fondo. Le locali spingono alla ricerca del pari, ma non riescono a concretizzare vere palle goal. Monterubbiano prova il colpo a giro dal vertice sinistro al 43′, ma il pallone è facile preda di Fedele. Sul disperato tentativo da fuori area senza fortuna di Pirone termina la gara. La Fiorentina conferma il buon momento delle ultime settimane. L’Atalanta cade invece dopo sette risultati utili consecutivi e scivola in quinta posizione. Con la vittoria sul Chievo il Tavagnacco si allontana e rende ora molto più risicate le possibilità per le bergamasche di raggiungere il podio. Le ultime due gare con Ravenna e Chievo rappresentano ora l’ultimo appello per rientrare tra le prime quattro del tabellone.

Atalanta Mozzanica-Fiorentina 0-1, il tabellino

Atalanta M. (4-3-3):Thalmann; Rizza, Rizzon (Dal 12′ S.t. Pellegrinelli), Ledri, Motta; Stracchi, Scarpellini (dal 1′ S.t. Piacezzi), Alborghetti; Baldi, Pirone, Mendes (dal 1′ S.t. Monterubbiano). Allenatore: Elio Garavaglia. A disposizione: Salvi, Re, Piacezzi, Monterubbiano, Pellegrinelli.

Fiorentina (4-3-1-2):Fedele; Vigilucci, Daniel, Tortelli, Bartoli; Carissimi, Adami, Zazzera (Dal 32′ S.t. Rinaldi); Parisi (Dal 33′ S.t. Linari); Einarsdottir (Dal 38′ S.t. Mauro), Brazil. Allenatore: Sauro Fattori. A disposizione: Durante, Ohrstrom, Guagni, Linari, Mauro, Bonetti, Rinaldi.

Arbitro:Alessandro Negrelli di Finale Emilia; assistenti: Mombelli e Ruocco di Brescia.

Recupero: nessun minuto nel primo tempo e 6′ nella ripresa.

Calcio femminile, Brescia-Atalanta 2-3: sintesi e tabellino

Calcio femminile, Brescia-Atalanta 2-3: sintesi e tabellinoTre punti d’oro per l’Atalanta sul campo del Brescia mentre contemporaneamente l’altra prima della classe, la Juventus, cade a Firenze

BRESCIA – Il Brescia, con la ritrovata testa della classifica, si presenta caricato per ottenere i tre punti che gli permetterebbero di continuare a coltivare il sogno terzo scudetto. Mister Garavaglia deve fare i conti con le assenze di Fusar Poli e Re, ma recupera al centro della difesa Giulia Rizzon. In attacco al fianco di Pirone ci sono Baldi e Carolina Mendes.

Primo tempo

La tensione per la grande posta in palio si respira sin dalle prime battute. Le nerazzurre però non si scompongono e la prima conclusione verso lo specchio è dell’ex Manuela Giugliano all’8′ che però manda abbondantemente a lato. Al quarto d’ora, sugli sviluppi di uncorner, Pettenuzzo dal limite calcia a botta sicura, ma la palla viene incredibilmente intercettata da Hendrix che salva involontariamente la porta bergamasca. Le rondinelle cercano di fare la partita e d’altronde non potrebbe essere diversamente. La tensione costa a mister Piovani l’allontanamento dal campo quando, al 24′ su un dubbio fuorigioco fischiato a Girelli, si lascia andare a qualche protesta di troppo. L’Atalanta ha una buona occasione al 27′: Ledri verticalizza di prima per Baldi che si porta la palla sul sinistro e calcia di piatto da pochi passi, il tiro è debole, ma si indirizza indisturbato verso il secondo palo, terminando la sua corsa sul fondo di un nulla. Lo spauracchio dura però solo il tempo di rinviare nell’altra metà campo: Giugliano lancia in verticale per Giacinti che vede Thalmann fuori dai pali e di prima intenzione la castiga. Come all’andata la grande ex mette il suo sigillo. Al 36′ un errore di Motta si tramuta in un perfetto assist per Girelli. La n. 10 ex Verona si presenta a tu per tu con Thalmann, ma si fa respingere d’istinto il tiro. Nel finale Valentina Giacinti viene servita nel corridoio da Sabatino, prende la mira e spara di destro, mandando a lato di qualche centimetro.

Secondo tempo

Nella ripresa Garavaglia inserisce Pellegrinelli e Alborghetti, con Ledri che torna al centro della difesa e poco più tardi  Monterubbiano per Baldi. All’8′ sul primo tiro dalla bandierina della ripresa, Giugliano scodella per Daleszczick che gira di prima a centro area, ma la pallatermina sopra la traversa. Al 15′ Sabatino si presenta sul vertice dell’area piccola, spara di destro, ma Thalmann sfiora quel tanto che basta per mandare in angolo. Da questo momento ecco un’altra Atalanta, le nerazzurre conquistano metro su metro e riaccendono la sfida. Al 17′ Rizza ruba palla sul fondo, tocca per Mendes che serve l’assist per Alborghetti, il cui destro è deviato da un difensore in angolo con Ceasar fuori causa.

Al 25′ Pellegrinelli ha spazio per crossare, il servizio al centro è per Mendes che non arriva ad impattare ad un passo dalla porta per questione di centimetri. Alla mezzora l’arbitro ravvisa un fallo su Scarpellini sulla mediana, Alborghetti batte subito, sorprendendo la difesa locale colpevolmente ferma, la palla giunge a Monterubbiano che indisturbata, dribbla Ceasar e deposita in rete. Al 36′ sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, la sfera perviene a Scarpellini che di testa consegna ad Alborghetti la palla che il Puma trasforma nel due a uno nerazzurro: stop e sinistro micidiale che non lasciano scampo all’incolpevole Ceasar. Al 40′ Valentina Giacinti con una bella azione di forza sulla sinistra, cross preciso per Girelli che controlla e spara, ma Thalmann respinge a mani aperte. Il Brescia però spinge, sull’onda delle notizie che arrivano da Firenze. Giugliano crossa, la palla giunge sul secondo palo, Girelli fa da sponda per Heroum che incorna a rete. E’ il 2-2, sembra finita, ma in pieno recupero Monterubbiano in contropiede serve Mendes che decide la partita.

Brescia-Atalanta Mozzanica-2-3, il tabellino

Brescia (3-5-2):Ceasar; Pettenuzzo (40′ S.t. Heroum), Fusetti, Hendrix; Sikora, Girelli, Giugliano, Daleszczyk, Tomaselli (Dal 37′ S.t. Di Criscio); Giacinti, Sabatino. A disposizione: Marchitelli, Mendes, Di Criscio, Magri, Heroum, Cacciamali, Ghisi. Allenatore: Giampiero Piovani.

Atalanta (4-4-3):Thalmann; Rizza, Rizzon, Piacezzi (dal 1′ S.t. Alborghetti), Motta; Stracchi, Scarpellini, Ledri; Baldi (dal 12′ S.t. Monterubbiano), Mendes, Pirone (dal 1′ S.t. Pellegrinelli).  A disposizione: Salvi, Pellegrinelli, Alborghetti, Monterubbiano. Allenatore: Elio Garavaglia.

Reti:Giacinti (B) al 28′ p.t.; Monterubbiano (A) al 32′, Alborghetti (A) al 36′, Hendrix (B) al 45′ e Mendes (A) al 48′ s.t.

Arbitro: André Scialla di Vicenza; assistenti: Quinci di Lodi e Brunetti di Milano.

Recupero: 3′ nel primo tempo e 5’nella ripresa.

 

Calcio femminile, Atalanta-Sassuolo 2-0: sintesi e tabellino

 

Calcio femminile, Atalanta-Sassuolo 2-0: sintesi e tabellinoImportante vittoria casalinga delle bergamasche, che sabato prossimo saranno impegnate sul campo della capolista Brescia

BERGAMO – Dopo la lunga sosta riprende il campionato di serie A femminile. A Mozzanica la squadra di casa batte per 2-0  il Sassuolo, penultimo in classifica. Rispetto all’ultima gara giocata le emiliane si ripresentano con bomber Stefania Tarenzi al centro dell’attacco, mentre le altre due ex Mozzanica Iannella e Zanoletti partono dalla panchina. Mister Garavaglia non può disporre della squalificata Rizzon ed è allora Ledri a posizionarsi al fianco di Piacezzi nella retroguardia bergamasca. In attacco il tecnico meneghino sceglie Baldi e Pellegrinelli per affiancare Valeria Pirone.

Primo tempo

I primi minuti sono di studio poi, come un fulmine a ciel sereno, sul lungo rilancio di Thalmann al 7′, Pirone prolunga di testa per Baldi che scatta in profondità e una volta in area spara la sassata ad incrociare. Tasselli, però, si distende sulla sua destra e neutralizza. Le bergamasche premono sull’acceleratore e la maggior spinta nerazzurra viene premiata al 19′: Botticelli Scarpellini pennella per Pellegrinelli che vince il duello con Giatras, si presenta davanti a Tasselli e la fulmina con una cannonata da distanza ravvicinata. Il gol dà ancora più vigore alle locali. Al 27′ la solita Pirone serve nel corridoio Baldi che entra in area, ma spara oltre lo specchio. Alla mezzora le ospiti si fanno vedere nell’area bergamasca: dal vertice sinistro Tardini calcia una punizione verso il secondo palo, dove Rus in spaccata intercetta, ma non riesce a dar forza alla conclusione. Sul capovolgimento di fronte, Alborghetti ruba palla a Giatras, si presenta davanti a Tasselli, ma viene ipnotizzata dall’ex Riviera e Oristano e le calcia addosso. Un minuto dopo Baldi serve Pirone il cui sinistro è però facile preda della n. 1 ospite. La bomber partenopea ci riprova al 35′, ma il suo destro non trova la porta. Le emiliane al 37′ costruiscono una buona trama offensiva con l’ex Tarenzi che serve all’indietro Faragò, ma il tiro di quest’ultima è debole e Thalmann blocca. Le bergamasche abbassano la pressione e nel finale corrono qualche pericolo. Al 39′ Oliviero cerca al centro Brignoli che non trova lo specchio, ma è determinante nell’occasione l’opposizione di Piacezzi. Sulla punizione senza esito delle ospiti termina la prima frazione.

Secondo tempo

Dagli spogliatoi rientrano le stesse ventidue che avevano terminato in campo i primi 45 minuti (a pochi istanti dallo scadere Tudisco aveva sostituito Faragò tra le ospiti). Al pronti e via Pirone conquista un fallo sul corridoio di sinistra. Stracchi fa spiovere sul secondo palo dove Piacezzi svetta, ma manda di poco sopra la traversa. Il Sassuolo aumenta la pressione nei minuti successivi e la nerazzurre faticano ad uscire dalla propria metà campo. Federica D’Astolfo intuisce il momento difficile delle locali e manda in campo Costi per Tardini e Iannella per Oliviero per aumentare ancora la spinta offensiva. Le bergamasche tengono, ma anche mister Garavaglia capisce che c’è bisogno di forze fresche in campo. Ecco allora entrare Monterubbiano e Mendes per Baldi e Pellegrinelli. Al 36′ Lala Rus serve in piena area Tarenzi che spara sul primo palo, chiamando Thalmann al tuffo a deviare in angolo. Le nerazzurre riconquistano a poco a poco metri preziosi e al 39′ Stracchi mette un filtrante rasoterra sul dischetto per Pirone che manca il match ball calciando debole tra le braccia di Tasselli. A sbrogliare la matassa sono le due new entry bergamasche. A tre primi dal termine Monterubbiano si porta sul fondo e crossa in area dove lo stacco e la frustata di Carolina Mendes sono perfetti e la palla si infila dalla parte opposta. E’ la rete che smorza la veemenza delle ospiti. I restanti minuti e il recupero non sortiscono ulteriori emozioni.

L’Atalanta raccoglie tre punti e si avvicina terribilmente al Tavagnacco, inaspettatamente battuto sul proprio terreno dal Ravenna. Sabato prossimo le bergamasche saranno però impegnate in un infuocato derby contro il Brescia, che ora comanda la classifica a pari punti con la Juventus.

Atalanta-Sassuolo 2-0, il tabellino

Atalanta (4-3-3): Thalmann; Rizza, Piacezzi, Ledri, Motta; Stracchi, Scarpellini, Alborghetti; Baldi (Dal 22′ S.t. Monterubbiano), Pellegrinelli (dal 28′ S.t. Mendes), Pirone. A disposizione: Salvi, Monterubbiano, Mendes. Allenatore: Elio Garavaglia.

Sassuolo (4-4-2): Tasselli; Bursi, D’adda, Giatras, Giurgiu; Oliviero (dal 15′ S.t. Iannella), Rus, Brignoli, Tardini (dal 13′ S.t. Costi); Tarenzi, Farago’ (dal 43′ P.t. Tudisco). A disposizione: Lugli, Barbieri, Costi, Iannella, Rosso, Tudisco, Zanoletti. Allenatore: Federica D’astolfo.

Reti: Pellegrinelli al 19′ p.t. e Mendes al 42′ s.t.

Arbitro: Aleksandar Djurdjevic di Trieste

Assistenti: Federica Fappani di Brescia, Riccardo Bonicelli di Bergamo.

Ammonizioni: Tudisco (S) all’11’ s.t.; Rizza (A) al 31′ s.t.

Recupero: 1′ nel primo tempo e 3′ nella ripresa

Viareggio Cup, Inter – Fiorentina 2-1: sintesi e tabellino

L’Inter vince 2-1 in rimonta dopo i tempi supplementari e conquista per l’ottava volta la Viareggio CupViareggio Cup, Inter - Fiorentina 2-1: sintesi e tabellino

VIAREGGIO – L’Inter batte la Fiorentina e si aggiudica per l’ottava volta il Torneo di Viareggio, a distanza di tre anni dall’ultimo successo.  Per i nerazzurri, allenati da Stefano Vecchi, si tratta della seconda vittoria stagionale dopo la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma.

Dopo 4 minuti Diakhatè batte dal limite dell’area una punizione a seguito di un fallo di Nolan su Lakti ma la palla finisce sopra la traversa della porta difesa da Pissardo. Al 16′ i viola reclamano un calcio di rigore per un presunto fallo di mano ancora di Nolan. Al 26′ colpo di testa di Pinto ma la palla finisce sul fondo. Al 34’ e al 40′  l’Inter sfiora il vantaggio, rispettivamente co Gori e Pompetti. La prima frazione di gioco si chiude con un tentativo di cross di Brignoli per Schirò, che non colpisce bene la palla.

Inizia la ripresa e dopo 25 secondi la Fiorentina passa in vantaggio con Sottil su cross di Maganjic. L’Inter prova a reagire e con Merola al 2′ e al 3′ sfiora il pareggio di testa. Per arrivare al gol deve però aspettare il 34′ quando Belkheir, su passaggio di Brignoli di sinistro spiazza Ghidotti. Nei tempi supplementari decide il 17enne Vergani, che sfrutta un errore di Ghidotti, al quale la palla sfugge dalle mani, e regala la vittoria ai nerazzurri. I viola concludono la gara in dieci a causa dell’espulsione di Pinto per doppia ammonizione.

Inter – Fiorentina 2-1, il tabellino

Inter (3-5-2): Pissardo; Zappa, Nolan, Rizzo (dal 35′ st Corrado); Valietti (dal 25′ st Vergani), Brignoli (dal 1′ sts Gavioli), Pompetti, Schirò (dall’ 8 st D’Amico), Sala; Merola (dall’ 8 st Rover), Adorante (dall’ 8 st Belkheir). Allenatore: Vecchi.

Fiorentina (4-2-3): Ghidotti; Mosti (dal 18′ st Ferrarini), Ceccacci (dal 1’pst  Visentin), Pinto, Ranieri; Valencic, Lakti (dal 1′ pst Gorgos); Maganjic (dal 33′ st Hristov), Diakhatè, Sottil (dal 44′ st Longo); Gori. Allenatore: Bigica.

Rei: al 1′ st Sottil, al 34′ st Bekheir, al 6′ pts Vergani

Ammonizioni: Ranieri, Nolan, Diakhatè, D’Amico

Espulsioni: Pinto

Pink Bari – Atalanta: sintesi e tabellino

Pink Bari - Atalanta: sintesi e tabellinoL’Atalanta torna alla vittoria e lo fa raccogliendo il più classico dei risultati in terra pugliese

BERGAMO  – C’era bisogno di una pronta riscossa da parte dell’Atalanta dopo la delusione dell’esclusione dalla coppa Italia di mercoledì. Le nerazzurre rispondono come meglio possono, cioè con una vittoria su un campo spesso infingardo come quello di Bitonto. Con capitan Stracchi e Fusar Poli neppure convocate e Scarpellini e Piacezzi in dubbio fino alla vigilia, ma recuperate in extremis, mister Garavaglia si trova con le pedine contante tra difesa e centrocampo. Anche Alborghetti non è al meglio e parte dalla panchina, mentre in avanti, a fianco della rientrante Pirone, il tecnico meneghino dà ancora fiducia alle giovani Pellegrinelli e Baldi.

Primo tempo

Le nerazzurre però non si fanno intimidire e già nei primi minuti di gioco si rendono pericolose in un paio di circostanze, prima con una buona combinazione Motta/Ledri e poi con una conclusione fuori bersaglio di Re. Le padrone di casa non stanno però a guardare e al quarto d’ora si affacciano per due volte nella metà campo avversaria, fermate però in entrambe le occasioni dalla bandierina del primo assistente. Come se non ci fossero già abbastanza problemi nell’infermeria bergamasca, al 18’ sugli sviluppi di un corner, Re ha la peggio in uno scontro con Santoro. La n. 19 nerazzurra rimane a terra dolorante al capo ed è costretta a rientrare negli spogliatoi anzitempo.

Mister Garavaglia opera quindi subito un cambio inserendo Alborghetti. Le ospiti fanno ancora più quadrato e si riportano in avanti. Prima Scarpellini fa le prove generali del goal con una rasoiata che non sortisce gli effetti sperati e poi è Pellegrinelli al 28’ brava ad arrivare alla deviazione sul tiro di Pirone. La rete galvanizza le bergamasche che potrebbero raddoppiare dopo due minuti, ma Scarpellini fallisce la trasformazione sull’assist della solita ex Napoli. Ancora Pirone e poi Baldi vanno alla conclusione senza fortuna, mentre Piacezzi di testa indirizza oltre lo specchio il cross dalla bandierina di Pellegrinelli. La prima frazione si chiude quindi con il meritato vantaggio ospite.

Secondo tempo

Le padrone di casa nella ripresa entrano con un altro spirito. Dopo una prima occasione di Ledri, dove per poco Piazza non realizza un’autorete, al 5’ è Parascandolo a fallire la rete del pari per le pugliesi. Al 10’ le biancorosse si fanno vedere su punizione, ma Thalmann neutralizza. In una manciata di minuti le pugliesi collezionano alcune occasioni da calcio piazzato, ma l’imprecisione delle locali e la bravura del portiere elvetico delle bergamasche risultano determinanti. L’estrema ospite è protagonista anche al 25’ di una bella deviazione in angolo sul tiro dal limite di un’avversaria. Le locali spingono e come se non bastasse alla mezzora Rizzon rimedia il secondo giallo e viene mandata a far la doccia dal direttore di gara. A togliere le castagne dal fuoco alle Atalantine ci pensa però la solita Valeria Pirone, che finalizza un contropiede al 35’, realizzando la rete del raddoppio, che spegne di fatto le velleità delle locali. Le bergamasche controllano i restanti dieci minuti più recupero da giocare e portano a casa tre punti d’oro colato.

Ora arriva l’ennesima lunga pausa di questo campionato che però potrà servire a mister Garavaglia per far ricaricare le batterie alle sue atlete e recuperare le infortunate. Alla ripresa dei giochi il 14 aprile, le nerazzurre faranno gli onori di casa al Sassuolo delle ex Zanoletti e Tarenzi.

Pink Bari – Atalanta Mozzanica 0-2

Pink Bari: 22 Piazza (Gk); 7 Vivirito, 8 Piro, 11 Parascandolo (Dal 35’ S.t . 98 Manno), 15 Serturini, 21 Ceci (Dal 1’ S.t. 92 Marrone), 23 Soro (Cap.), 27 Santoro, 32 Di Bari (Dal 20’ S.t. 18 Rogazione), 33 Novellino, 93 Pinna. A disposizione: 1 Aprile, 5 Groff, 10 Strisciuglio, 16 Cangiano. Allenatore: Roberto D’Ermilio

Atalanta: 31 Thalmann (Gk); 3 Ledri, 5 Piacezzi, 7 Pellegrinelli, 10 Scarpellini, 11 Pirone, 15 Baldi, 16 Rizza, 19 Re (Dal 23’ P.t. 8 Alborghetti), 21 Motta (Cap.), 24 Rizzon. A disposizione: 95 Salvi, 18 Mendes, 22 Monterubbiano. Allenatore: Elio Garavaglia.

Reti: Pellegrinelli al 28’ p.t.; Pirone al 35’ s.t.

Arbitro:Stefania Menicucci di Lanciano; assistenti: Mele e Minerva di Lecce.

Ammonizioni: Rizzon, Rogazione

Espulsioni: Rizzon per doppia ammonizione al 76’Recupero 1’+4’.

Atalanta Mozzanica-Agsm Verona 0-0: sintesi e tabellino

Il terreno del Comunale e un arcigno Verona fermano la rincorsa dell’Atalanta al Tavagnacco. Finisce 0-0 al temine di una partita difficile da giocare proprio perchè giocata su una campo inzupato d’acqua al limite dell’impraticabilità

BERGAMO –   A Bergamo il terreno pesante rende quasi impossibile ogni giocata per Atalanta e Verona, impegnate in una gara valida per la quinta giornata di ritorno del Camionato femminile di Serie A. Le due squadre sono così costrette a utilizzare il lancio lungo a saltare il centrocampo per cercare di arrivare dalle parti di Thalmann e Lemey. Bisogna aspettare il 22′ per assistere ad un’occasione da goal: Ledri si avventa sul pallone non controllato a dovere da Hannula e calcia di prima intenzione verso la porta da dentro l’area, ma la deviazione con il corpo di Ambrosi è determinate e la sfera termina sul fondo. Al 28′ Scarpellini cerca la botta al volo dal limite, sul rimpallo tra Alborghetti e Decker, senza troppa fortuna. Al 36′ Monterubbiano subisce fallo dal limite. Alla battuta va Alborghetti, ma la sfera termina sul fondo. La prima frazione si chiude a reti inviolate.

Secondo tempo

Le squadre rientrano in campo senza variazioni negli schieramenti. Le bergamasche al 5′ perdono palla in zona d’attacco, le scaligere ripartono in contropiede e si rendono pericolose con Molin che dalla destra entra in area e calcia ad incrociare, allargando però troppo il compasso, la sfera giunge a Kosova libera dall’altra parte, ma l’assistente Schiavina alza la bandierina. Al 13′ le nerazzurre si rendono ancora pericolose da calcio piazzato: Monterubbiano conquista un altro fallo dal limite. Al tiro va stavolta Scarpellini, che prova la conlcusione a giro, ma la sfera termina alta. L’ex scaligera Michela Ledri si propone in area al 17′, ma la difesa veneta fa buona guardia. Al 23′ mister Garavaglia inserisce Pellegrinelli per Monterubbiano, nel tentativo di dare nuova linfa all’offensiva locale. La nuova entrata si incarica subito di un tiro dalla bandierina, la palla giunge a Scarpellini, il cui colpo di testa è però debole e sul fondo. Subito dopo arriva anche il momento di Cecilia Re che subentra a capitan Stracchi. Al 31′ le nerazzurre sfiorano la rete del vantaggio: Pellegrinelli va ancora a calciare dalla bandierina, il colpo di testa di Alborghetti viene respinto da Bardin, sulla sfera si avventa Re, ma Hannula è posizionata sulla riga di porta e allontana. Due minuti dopo Ledri, sfiora l’incrocio con un tiro cross dalla sinistra. Il Verona risponde al 40′: la neo entrata Kongouli ruba palla a Piacezzi e calcia di destro, ma la conclusione termina oltre il secondo palo. Sull’ennesimo angolo Pellegrinelli crossa in area dove Pirone incorna di forza, senza trovare però il bersaglio grosso. Quasi in contemporanea fa il suo ingresso Baldi per Scarpellini, mister Garavaglia tenta in pratica il tutto per tutto. A tempo scaduto sono però le venete a far tremare il pubblico di casa, quando il cross di Molin deviato da Rizzon diventa un assist per Dupuy che tenta la spettacolare acrobazia, mandando però la palla sopra la traversa di pochissimo, forse con una complice deviazione determinante di Rizza.

Atalanta Mozzanica-Agsm Verona 0-0, il tabellino

Atalanta (4-3-1-2): Thalmann; Rizza, Rizzon, Piacezzi, Motta; Stracchi (Dal 27′ S.t. Re), Alborghetti, Ledri; Scarpellini (dal 44′ S.t. Baldi); Monterubbiano (dal 23′ S.t. Pellegrinelli), Pirone.  A disposizione: Salvi, Re, Fusar Poli, Baldi, Mendes, Pellegrinelli. Allenatore: Elio Garavaglia.

Verona (4-2-3-1): Lemey; Molin, Decker, Ambrosi, Lipman; Wagner, Bardin; Soffia (dal 36′ S.t. Kongouli), Fishley, Hannula (dal 32′ S.t. Dupuy); Kostova. A disposizione: James, Kongouli, Meneghini, Goula, Nichele, Dupuy E Bouby. Allenatore: Renato Longega

Ammonizioni: Piacezzi (A), Lipman (V)

Recupero: 1’nel primo tempo e 3′ nella ripresa