Tim Cup, Palermo-Modena 0-3: rosanero al primo ko

logo-palermoPalermo-Modena, match valido per il terzo turno eliminatorio della Tim Cup 2014/2014, si è chiuso per 0-3. Dallo stadio “Renzo Barbera”, si è assistito ai primi minuti giocati meglio dal Modena, con il Palermo che è venuto fuori solo dopo la rete subita. Al 5′ è arrivato il goal del Modena con Nicola Ferrari che solo davanti a Samir Ujkani non ha sbagliato. Al 10′ assist acrobatico di Robin Quaison per Paulo Dybala che mette in rete, ma in fuorigioco. Il Palermo ha cercato in tutti i modi la rete del pareggio, non riuscendo ad essere però preciso sotto la porta difesa da Carlo Pinsoglio, rendendosi pericoloso con Fraco Vazquez e Dybala. Al 23′ Achraf Lazaar effettua una buona azione ma poi tira debolmente, rendendo facile la parata di Pinsoglio. Al 41′ è arrivato il raddoppio dei canarini con Stefano Beltrame su assist di Riccardo Nardini.

Nella ripresa il Palermo è partito forte cercando di accorciare subito le distanze, con il Modena che è stato bravo a difendere il risultato. Al 58′ colpo di testa di Milan Milanovic che è uscito di poco fuori la porta difesa da Pinsoglio. Al 64′ grande azione di Vazquez che ha servito alla perfezione Andrea Belotti, entrato nella ripresa, con il bomber che ha tirato con poca potenza trovando la respinta dell’estremo difensore del Modena. Al 74′ ha tirato da fuori area Edgar Barreto, servito da Dybala, che però non ha inquadrato lo specchio della porta avversaria. Al 78′ Davide Luppi da posizione defilata ha tirato, ma ha trovato preparato Ujkani che ha respinto il tiro. All’86’ è arrivata anche la terza rete con un grande tiro a giro di Andrea Schiavone, che ha battuto l’estremo difensore rosanero. Il Palermo inizia male la nuova stagione targata 2014/2015, uscendo dalla Coppa Italia al terzo turno eliminatorio.

TABELLINO:

PALERMO (3-5-2): Ujkani; Munoz, Milanovic (83′ Bolzoni), Feddal; Pisano, Quaison (46′ Belotti), Rigoni (67′ Maresca) Barreto, Lazaar; Dybala, Vazquez. A disposizione: Sorrentino, Vitiello, Andelkovic, Ngoyi, Chochev, Terzi, Daprelà, Struna, Bentivegna. Allenatore: Iachini.

MODENA (4-4-2): Pinsoglio; Gozzi, Marzorati, Zoboli (74′ Cionek) Rubin; Nizzetto, Osuji (67′ Luppi), Schiavone, Nardini; Beltrame, Ferrari. A disposizione: Manfredini, Calapai, Acosty, Gatto, Salifu, Manfrin, Granoche.  Allenatore: Novellino.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata

Assistenti: Marrazzo e Del Giovane

Reti: 9′ Ferrari, 41′ Beltrame, 87′ Schiavone

Ammoniti: Ferrari, Salifu, Zoboli (M) – Barreto (P)

[Rosario Carraffa – Fonte: www.tuttopalermo.net]

Tim Cup: i risultati del terzo turno

logo Tim CupRISULTATI TERZO TURNO:

GIOVEDÍ 21 AGOSTO

Sassuolo – Cittadella 4 – 1  12′ Zaza Simone (Sassuolo); 33′ Coralli (Cittadella); 53′ Sansone Nicola Domenico (Sassuolo); 83′ Sansone Nicola Domenico (Sassuolo); 90+2′ Floro Flores Antonio (Sassuolo)

VENERDÍ 22 AGOSTO

Pescara – ChievoVerona  1 – 0  38′ Maniero (Pescara)

SABATO 23 AGOSTO

Atalanta – Pisa  2-0 9′ Cigarini Luca (Atalanta); 81′ Spinazzola Leonardo (Atalanta
Varese – Virtus Entella  1-0 89′ Neto (Varese)
Palermo – Modena  0-3  5′ Ferrari Nicola (Modena); 41′ Beltrame Stefano (Modena); 87′ Schiavone Andrea (Modena)
Perugia – Spezia  2-1 (dts) 25′ Ebagua (Spezia); 86′ Rabusic Michal (Perugia); 93′ Parigini Vittorio (Perugia)
Bari – Avellino 1-2 45′ Ligi Alessandro (Bari); 57′ Comi Gianmario (Avellino); 82′ Pozzebon Demiro (Avellino)
Cagliari – Catania  2-0 5′ Sau Marco (Cagliari); 16′ Farias (Cagliari)

LE GARE IN PROGRAMMA OGGI:

Virtus Lanciano – Genoa  19:00    
Brescia – Latina  20:30
Hellas Verona – Cremonese  20:30
Lazio – Bassano  20:30
Cesena  –  Casertana  20:45
Empoli  –  L’Aquila  20:45
Sampdoria  –  Como  20:45
Udinese  –  Ternana  21:00.

Tim Cup, Fiorentina-Siena 2-1: il tabellino

logo Tim CupFIRENZE – Termina con il punteggio di 2-1 per la Fiorentina il quarto di Coppa Italia contro il Siena. La squadra viola non senza qualche problema supera i bianconeri grazie a Ilicic al 20′ del primo tempo ed al gol decisivo di Compper su angolo al 30′ del secondo tempo dopo che si era fatta raggiungere da Giacomazzi al 14′ della ripresa. La squadra di Montella affronterà in semifinale l’Udinese che ieri ha battuto a San Siro il Milan di Seedorf per 2-1.

TABELLINO:

Fiorentina (4-3-3): Neto; Roncaglia, G.Rodriguez, Compper, Pasqual (71′ Vargas); Mati Fernandez, Aquilani, Borja Valero (55′ Pizarro); Joaquin, Ilicic (79′ Matos), Cuadrado. A disposizione: Rosati, Venuti, Savic, Bakic, Olivera, Rebic, Wolski, Fazzi, Iakovenko. All. Montella

Siena (3-4-3): Farelli, Matheu (82′ Belmonte), Dellafiore, Giacomazzi, Angelo, Valiani, Pulzetti, Feddal, Rosina, Paolucci (59′ Rosseti), Giannetti (74′ Plasmati). A disposizione: Lamanna, Milos, Morero, Schiavone, Vergassola, Spinazzola, Scapuzzi, Bedinelli Jaguaribe, D’Agostino. All. Beretta

Arbitro: Giacomelli

Reti: 20′ Ilicic, 76′ Compper (F), 59′ Giacomazzi (S)

Ammoniti: Giacomazzi, Pulzetti (S), Cuadrado, Ilicic, Roncaglia (F)

Tim Cup, Catania-Siena 1-4: poker bianconero, derby toscano ai quarti

logo Tim CupCATANIA – In coppa per ritrovarsi. É questo il motto che sembra aver riunito i giocatori del Catania nel consueto sunto poco prima della partita. Speranze, che si sono trasformate in incubi nel corso della partita. Le scelte: De Canio che rispolvera Monzon, Lopez, Capuano, Andujar e Gyomber. Debutto stagionale per Rinaudo. Siena con l’ex Paolucci punta centrale e tanti uomini di esperienza come Valiani, Angelo, Rosina, Giacomazzi e Pulzetti. Le motivazioni del “complesso” superano quella della singola gara di coppa.

La prima parte di gioco – La prima azione pericolosa è del Siena, grazie ad una bella girata di Paolucci che impensierisce non di poco Andujar. Ma è già tempo di esultare per il Catania: calcio di punizione di Lodi dal limite respinto dalla barriera, la palla arriva di contrabalzo a Leto che da fuori scaglia una sassata che si insacca all’incrocio alla sinistra di Farelli. Un gol nei primi minuti per il Catania non lo si vedeva da tempo. Il Siena non si riprende ed è ancora il Catania a prendere l’iniziativa: pressing di Lopez su Farelli che rinvia male, palla a Lodi che prova da fuori un pallonetto che esce alto di poco. Al 13esimo si riaffaccia il Siena, con un tiro da fuori di Valiani: colpo d’esterno, palla fuori di poco. Al 17esimo ci prova ancora il Siena, stavolta è il turno di Giannetti che scagli un gran tiro di destro che finisce poco alto. Al 20esimo si invola Lopez sulla sinistra, serve Rinaudo che tira troppo debole verso Farelli. Buona azione, mal concretizzata. E allora è il Siena ad approfittarne: discesa sulla destra di Angelo, palla al centro, interviene Andujar e la palla arriva a l’ex Paolucci che insacca abbastanza agevolmente. 1 a 1 e qualche rammarico su un Capuano non troppo attento. Poco dopo altra azione pericolosa del Siena, ma la serpentina in aria di Giannetti non ha tanta fortuna. La stadio mugugna. Ed è ancora Siena: ci prova Pulzetti da fuori, palla centrale facile preda di Andujar. Al 43esimo ci prova Leto con una semi-rovesciata su cross di Monzon, palla però che esce fuori non di molto. Finisce il primo tempo tra i fischi assordanti del pubblico di casa.

Seconda parte di gioco – Sul coro “Pulvirenti alza la voce!”, De Canio si gioca la carta Keko, fuori Monzon. Il primo tiro è di Guarente, da fuori, palla lemme lemme verso Farelli. Nel Siena Beretta si gioca la carta Rosseti, va fuori Giannetti. Il pubblico di Catania, invece, fischia a squarcia gola, mentre è ancora il Siena a rendersi pericoloso: cross di Feddal, anticipo nel bel mezzo dell’aria di Gyomber. Ma è ancora Siena, stavolta in maniera decisiva: cross dalla destra, stacco in aria di Valiani e rete del 2 a 1. E’ il 59esimo. Esplode ancora di più la rabbia del Massimino. Esce Guarente, dentro Boateng. Prova a reagire il Catania, con la rovesciata di Leto, bravo Farelli a respingere in angolo. Al 64esimo, serpentina sulla sinistra di Keko, accentramento e scarico verso la porta: palo esterno. De Canio allora si gioca la carte giovane, Agatino Garufi, centrocampista della primavera. Fuori Rinaudo. Al 69esimo, azione confusa in aria del Siena, sbuca Legrottaglie che di piede tira alla destra di Farelli. Il portiere del Siena si allunga e respinge in angolo. Al 70esimo ci riprova il Catania, con il tiro da fuori di Leto: palla ampiamente alta. Al 73esimo occasionissima per il Catania: Keko si invola sulla sinistra, palla al centro, stop e passaggio di Lopez per Leto che da pochi passi spedisce sul portiere avversario. Poco dopo, il Catania scende dall’altra fascia, con Peruzzi. Palla in mezzo, non ci arriva nessuno tranne Capuano, che appena fuori dall’aria scaglia una sassata che Farelli para con difficoltà. É arrembaggio. Berretta prova a rintuzzare gli attacchi sostituendo Rosina con Vergassola. Al 84esimo ci prova Lodi, con una punizione delle sue: palla diretta all’angolino, Farelli devia una palla troppo lenta. All’ 86esimo ci prova Lopez, che, girandosi in aria, tira col destro: palla ampiamente sballata. Ultimi minuti con Legrottaglie spostato centroavanti, mentre il Siena mette Scapuzzi al posto di Paolucci. Tre sono i minuti di recupero e tre sono i gol che mette il Siena: è la volta di Pulzetti mettere in rete dopo una bella azione in solitaria. Un altro minuto e il Siena mette il quarto: azione in contropiede e Rosseti insacca in solitaria. Fischio finale e notte fonda. Niente di altro da commentare.

TABELLINO:

Catania (4-3-3): Andujar, Peruzzi, Legrottaglie, Gyomber, Capuano, Guarente (61′ Boateng), Lodi, Rinaudo (69′ Garufi), Leto, Maxi Lopez, Monzon (46′ Keko). A disposizione: Ficara, Costanzo, De Matteis, Cabalceta, Brugaletta, Freire, Gallo, Petkovic. All. De Canio

Siena (4-4-2): Farelli; Dellafiore, Giacomazzi, Matheu, Angelo; Pulzetti, Valiani, Feddal, Rosina (77′ Vergassola); Paolucci (90′ Scapuzzi), Giannetti (55′ Rosseti). A disposizione: Lamanna, Bucuroiu, Crescenzi, Milos, Morero, Schiavone, Spinazzola, Thomas. All: Beretta

Arbitro:Peruzzo

Reti: 4′ Leto (C), 24′ Paolucci, 60′ Valiani, 90′ (+1) Pulzetti, 90′ (+3) Rosseti

Ammoniti: Angelo (S)

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]

Tim Cup, Catania-Siena: le probabili formazioni

logo Tim CupCATANIA – Più che al Siena, in Coppa Italia, il Catania sembra pensar solo alla Fiorentina in campionato. Fiorentina che i rossazurri rischiano di affrontar anche mercoledì prossimo se le riserve in campo nel pomeriggio riusciranno a passar il turno, accedendo ai quarti di finale (che si giocherebbero a Catania).

Restano fuori 9/11 della formazione titolare vista a Bergamo domenica scorsa. Presenti – sol perché squalificati in campionato – Lodi e Peruzzi. De Canio rispolvera i giocatori lasciati ai margini, esclusi dagli ultimi impegni. Si rivedono tra i convocati Monzon e Freire, persino Lopez, che la maglia da titolare, la numero 12. Prima chiamata per Rinaudo (arrivato il transfer). Dalla formazione Primavera sono cinque i rinforzi chiesti ed ottenuti.

Non è certo dai giocatori destinati al calciomercato che il tecnico può attendersi una risposta forte. Eppure in campo, oltre a Lopez, andrà anche Andujar. La Coppa Italia sarà invece l’occasione per Keko e Leto di dimostrare su 90′ la loro efficacia come esterni offensivi, ruolo in cui la titolarità di Castro è a rischio. Tanta curiosità per la prima di Rinaudo, che dovrebbe partir titolare anche contro la Fiorentina.

La sfida del Massimino, per il Siena, sarà il ritorno all’impegno agonistico dopo circa 20 giorni dall’inizio della lunga sosta del campionato di serie B. Se i rossazzurri hanno tanto da chiedere al campionato, il Siena ha davvero poco da chieder alla Coppa Italia se non l’opportunità di giocare – con l’handicap della sosta – il derby toscano in casa della Fiorentina tra soli sette giorni.

Probabili formazioni:

Catania 4-3-3: Andujar, Peruzzi, Gyomber, Legrottaglie, Capuano; Guarente, Lodi, Rinaudo; Keko/Boateng, Lopez/Petkovic, Monzon/Leto.

Siena 3-4-3: Padelli, Dellafiore, Morero, Crescenzi, Angelo, Schiavone, Vergassola, Feddal, Rosina, Paolucci, Giannetti.

Arbitro: Peruzzo

Note: Fischio d’inizio alle ore 16. Gara ad eliminazione diretta, in caso di pareggio al 90° supplementari e, permanendo la parità, rigori. Diretta televisiva su Rai Sport 1.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]

Tim Cup, Bologna-Siena 1-2: decide Feddal ai supplementari

logo Tim CupBologna-Siena, gara valida per il quarto turno preliminare di Coppa Italia, è l’occasione buona per vedere all’opera molti dei giocatori che fino a questo momento hanno trovato poco spazio in campionato. Per la sfida con i bianconeri degli ex Valiani e Pulzetti mister Pioli non cambia modulo, ripartendo dall’ormai consueto 3-4-2-1, ma schiera una formazione piena zeppa di seconde linee: da Stojanovic ad Acquafresca, da Radakovic a Moscardelli, passando per Crespo e Della Rocca, con l’unica eccezione di Frederik Sorensen, che venerdì contro la Juventus non ci sarà per squalifica.

La prima occasione degna di nota capita al 15’ sul sinistro di Paolucci, ma il suo diagonale da posizione defilata viene bloccato da Stojanovic. Al 28’ poi bella girata di Acquafresca, che non inquadra però lo specchio della porta. Sul finale della prima frazione i rossoblù, anche oggi in tenuta verde fluorescente, si rendono ancora pericolosi con una gran botta di Mantovani dalla distanza, sulla quale Farelli vola e devia in corner.

Nella ripresa il primo squillo è ad opera di Moscardelli, bravo a girare di testa al 22’ un cross di Yaisien, appena entrato, senza però centrare il bersaglio grosso. Il Siena, sornione e ben messo in campo da Beretta, ne approfitta al 33’ proprio con uno degli ex di turno, Francesco Valiani, che con un vero e proprio siluro trafigge il giovane portiere rossoblù. Il Bologna però trova quasi subito la forza di reagire, sempre con Moscardelli, uno dei più propositivi, che a cinque minuti dalla fine controlla la sfera in area, si libera di Dellafiore e supera Farelli col destro. Un altro brivido arriva allo scadere, quando Crespo salva in scivolata su Rossetti: è 1-1, si va ai supplementari.

Al 10’ Farelli deve smanacciare come può su un tiro-cross di Crespo, poi al 12’ l’arbitro Chiffi annulla un gol ad Alibec (che aveva precedentemente sostituito Radakovic), per una presunta posizione di fuorigioco attivo di Moscardelli sulla sua conclusione. Al 14’, infine, palo del marocchino Feddal con Stojanovic battuto. Si va avanti, con grande sofferenza. Il giovane Feddal ci riprova al 7’ ma l’estremo difensore austriaco si oppone, il Siena però riesce a passare proprio all’ultimo assalto, quando Feddal gela il Dall’Ara con un letale tuffo di testa su cross di Spinazzola.

La Coppa Italia 2013-2014 del Bologna si conclude, miseramente, qui. Grande mediocrità e grande tristezza sotto tutti i punti di vista, pensando anche che la prossima sfida sarebbe stata contro un Catania tutt’altro che irresistibile. E invece niente, l’ennesima figuraccia.

TABELLINO:

BOLOGNA (3-4-2-1): Stojanovic; Radakovic (35’ st Alibec), Sorensen, Mantovani (15’ st Ferrari); Crespo, Pazienza, Della Rocca, Cech; Christodoulopoulos (23’ Yaisien), Moscardelli; Acquafresca. A disp.: Agliardi, Malagoli, Garics, Maini, Masina, Morleo, Krhin, Laxalt, Gimenez. All.: Pioli

SIENA (5-3-2): Farelli, Mannini (40’ st Feddal), Matheu, Crescenzi, Dellafiore, Milos; Valiani, Schiavone, Spinazzola; Paolucci (1’ st Rosseti), Scapuzzi (21’ st Pulzetti). A disp.: Lamanna, Angelo, Bonifazi, Conti, Giacomazzi, Vergassola, Monni, Rosina. All.: Beretta

Arbitro: Chiffi di Padova

Reti: 33’ st Valiani (S), 40’ st Moscardelli (B), 17’ sts Feddal (S)

Ammoniti: Feddal (S), Matheu (S), Yaisien (B)

[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]

Tim Cup, Juventus-Lazio 1-1: Marchetti saracinesca, Mauri pareggia nel finale

logo-lazioLa zampata di Mauri, il piedone che arresta la marcia della Juve. Partita di estrema sofferenza, Lazio timida ma ben coperta nella prima parte, spaesata dietro nella ripresa. Peluso apre le danze al 63’ con un gol probabilmente viziato da un’irregolarità, il solito immenso Marchetti (con una mano significativa del palo) para l’imparabile, nel finale Mauri trova il guizzo vincente che permette di proseguire la striscia positiva e affrontare la sfida di ritorno con un pesantissimo gol da trasferta in tasca.

FORMAZIONI – Turnover massiccio effettuato da Conte, fuori l’asse portante Buffon-Pirlo-Giovinco-Vucinic, recuperano in extremis Bonucci (che uscirà prima dell’intervallo) e Marchisio; 3-5-1-1 il modulo con Marchisio a ridosso di Matri, pronto a sfruttare i movimenti del centravanti per cercare anche la profondità. Nella Lazio out Klose e Konko, non convocati, oltre al lungodegente Ederson e allo squalificato Dias. Petkovic opta per uno speculare 3-5-1-1 con Mauri – talvolta finto centravanti e incaricato di pressare il portatore palla – a supporto dell’unica punta Floccari

PRIMO TEMPO – Sventolano le bandierine allo Juventus Stadium, le due regine del campionato si incrociano in semifinale di Coppa Italia. L’Aquila quando vince il trofeo, ha sempre incrociato la Vecchia Signora: è una costante, è successo in tutti e 5 i trionfi laziali. Petkovic nel prepartita richiede coraggio e proposizione offensiva, vietato chiudersi a riccio. Nei primi dieci minuti la partita racconta l’esatto contrario, con alcune difficoltà nel registro della linea difensiva che in fase di non possesso diventa – o dovrebbe diventare – a cinque. Come successe anche a Palermo i due esterni faticano ad interpretare le due fasi: Peluso e Isla non sono schegge impazzite, ma si temono le sovrapposizioni. La Juventus attacca minimo in 6 giocatori, Marchisio tenta di sfruttare i movimenti incontro alla palla di Matri per suggerire la profondità ed infatti dopo 40 secondi si ritrova subito solo davanti a Marchetti, bravo il portiere di Bassano ad imporsi in uscita. Pressing e baricentro alti per la Juve, la Lazio  – al netto di alcune amnesie soprattutto nella coppia di sinistra Lulic Ciani – si copre con accortezza, timorosa di prender freddo. In fase di possesso i biancocelesti faticano a sviluppare il proprio gioco, gli esterni non seguono l’azione come dovrebbero e Petkovic alza la voce per ribadire i suoi dettami. Le uniche occasioni del primo tempo si registrano su calci da fermo. Prima Pogba, scevro da cresta bionda, non riesce a coordinarsi per l’acrobazia, al 22’ non schiaccia a sufficienza la sua incornata su corner di Giaccherini. Nel mezzo Ciani prova a farsi sentire in avanti con la sua elevazione, ma l’esito è simile a quello del francese dalle uova d’oro dei bianconeri. Nonostante il gap a livello di possesso è la Lazio ad avere l’occasione più ghiotta, quando al 35’ Marrone devia goffamente un cross da sinistra di Lulic, Barzagli fondamentale nel chiudere l’inserimento della volpe Mauri, il più attivo in fase offensiva.

SECONDO TEMPO – Il summit dell’intervallo presuppone uno switch della Lazio nella ripresa, soprattutto a livello di mentalità, ma il canovaccio scopiazza terribilmente quello del secondo tempo di Palermo. Sterilità in fase offensiva, amnesie dietro, sia nelle diagonali difensive che a linea schierata. Al 54’ Marchetti riprende il discorso interrotto nella gara dello scorso 17 novembre, con una piroetta da gattone sul piattone volante di Matri, gentile assistenza di Marrone per il passaggio e del dormiente Cana per la tardiva chiusura. Minuto 63’, vantaggio Juventus: traversone morbido di Giaccherini da sinistra, Peluso si arrampica sulle spalle di Lulic e di testa infila Marchetti. Il portiere protesta con il guardalinee per una presunta irregolarità dell’ex terzino dell’Atalanta (che sarebbe uscito alla prima interruzione per Vucinic), Petkovic si accoda, ma Damato non vuol sentire ragioni. Gol subito ed è ancora blackout, buio totale, carta carbone del thriller del Barbera. In fondo al tunnel fortunatamente ci sono i guanti di Marchetti, stile manona da tifoso americano ad una partita di baseball. La difesa è in panne, si salva con il mestiere: prima Cana contrasta con esperienza Matri lanciato in porta, dopo esser stato beffato sul lancio profondo, poco dopo Vidal sfrutta il buco al centro della difesa ma davanti a Marchetti con l’esterno centra il palo interno, perseverando nell’errore nel successivo cross di Barzagli a due passi dalla gloria. Petkovic inserisce Candreva per Ledesma, mossa decisamente azzeccata sia per la verve espressa dall’esterno romano, sia per la prova grigia del regista, in giornata no.

Si passa alla linea a quattro, poi nuovamente a tre con Radu per Biava e Brocchi per Hernanes. Al’80’ il sonno collettivo  da difesa schierata, Vidal si inserisce tra Lulic (in difficoltà evidente nelle diagonali) e Ciani e di testa in controtempo scavalca Marchetti, ma il portierone biancoceleste si fionda sulla sfera e smanaccia, i crismi dell’eroe non rendono l’idea. Il raddoppio è nell’aria, ma la Lazio beffa la Juve a cinque minuti dalla fine. Mauri, cuore di capitano, devia in spaccata sul secondo palo il corner di Candreva, Storari e Marchetti sono gli esatti antipodi, rete fondamentale. Sedicesimo risultato utile consecutivo per la Lazio che non perde dalla gara con il Catania del 4 novembre. Marchetti al limite della perfezione, Lazio tenace nel difendersi in tutti i modi, nonostante difficoltà evidenti palesate in attacco (ma è un problema soprattutto di mentalità) e in difesa nel secondo tempo, colpa anche di un centrocampo andato in debito di ossigeno dopo aver speso tanta nella prima parte. Il 3-5-1-1 ancora non convince, il risultato decisamente sì. Pareggio prezioso nel segno delle m&m’s, Federico Marchetti e Stefano Mauri. Le certezze quest’oggi della Lazio oltre ad un’oramai consolidata capacità di tener duro anche in situazioni di apnea. Tra una settimana il rematch tra le mura amiche con un Klose in più, e non è poco…

TABELLINO:

Juventus (3-5-1-1): Storari; Barzagli, Marrone, Bonucci (44′ pt Caceres); Isla, Vidal, Pogba, Giaccherini, Peluso (26′ st De Ceglie); Marchisio (32′ st Vucinic); Matri. A disp.: Rubinho, Rugani, Lichtsteiner, Padoin, Schiavone, Pol Garcia, Beltrame, Gagliardini, Kabashi. All.: Conte

Lazio (3-5-1-1): Marchetti; Biava (37′ st Radu), Cana, Ciani; Cavanda, Gonzalez, Ledesma (25′ st Candreva), Hernanes (37′ st Brocchi), Lulic; Mauri; Floccari. A disp.: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Zauri, Kozak, Rozzi. All.: Petkovic.

Arbitro: Damato

Reti: 18′ st Peluso (J), 41′ st Mauri (L)

Ammoniti: Hernanes, Ciani (L).

[Davide Capogrossi – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

Juventus-Udinese 4-0: le pagelle

logo-juventusTABELLINO:

JUVENTUS-UDINESE 4-0

Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Caceres 6,5; Lichtsteiner 6,5, Vidal 7 (78′ Padoin s.v.), Pogba 8, Giaccherini 6,5, De Ceglie 6 (83′ Isla s.v.); Giovinco 5,5 (46′ Matri 6,5), Vucinic 7. A disp.: Storari, Rubinho, Rugani, Pol Garcia, Marrone, Peluso, Schiavone, Kabashi, Beltrame. All.: Conte.

Udinese (3-5-2): Padelli 6; Heurtaux 5,5, Danilo 5,5, Domizzi 6; Basta 5,5, Pinzi 5,5, Allan 5, Lazzari 5, Pasquale 5,5 (84′ Gabriel Silva s.v.); Muriel 5,5 (73′ Maicosuel s.v.), Pereyra 5 (51′ Di Natale 5,5). A disp.: Pawlowski, Scuffet, Angella, Coda, Faraoni, Gabriel Silva, Campos Toro, Merkel, Fabbrini, Ranegie. All.: Guidolin.

Arbitro: Banti

Reti: 41′ Pogba, 66′ Pogba, 72′ Vucinic, 80′ Matri

Ammoniti: Vidal (J); Pinzi, Muriel (U)

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 2 minuti nella ripresa

Top Players: Pogba, Domizzi.