La Roma sogna a “stelle e strisce”. E intanto tornano i sorrisi

Semplicità e continuità, due ingredienti di una ricetta che ha permesso alla Roma di ritrovare il sorriso e la serenità. Il rilancio generale passa per quello dei singoli, protagonisti attesi e meno attesi capaci di prendere per mano la squadra e riportarla nelle zone alte della classifica. La massima concentrazione sarà fondamentale per affrontare il tour de force che vedrà i giallorossi giocare a ritmo serrato sia in campionato che in coppa.

SORRISI – “Fabio Simplicio pallone d’oro” era la scritta che questa mattina ha accolto i calciatori a Trigoria per la ripresa degli allenamenti. Tra il serio ed il faceto, i tifosi hanno voluto manifestare il buonumore e l’affetto “scongelato” verso la squadra, reduce da una buona striscia di risultati utili ( a parte la sconfitta contro la Sampdoria). Il sorriso del popolo romanista è anche quello dei calciatori: Jeremy Menez e Philippe Mexes stanno attraversando un momento di grazia, l’alto livello delle loro prestazioni ha dipinto per entrambi un futuro sempre più a tinte giallorosse.

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A Milan e Juve serve un attaccante, a Inter e Napoli un difensore. E poi Cassano… è appena iniziato dicembre, ma il mercato è già partito

Sempre loro: attaccanti. Merce rara, e quindi preziosa. C’è una variabile impazzita (come Cassano) c’è una volontà da tenere in considerazione (quella di Balotelli). Li cercano in tanti, sia per ora (Juve e Milan per esempio subito a gennaio perché non si può perdere tempo o lasciare qualcosa al caso) sia per giugno (guarda l’Inter o la stessa Roma che rischia di veder partire Vucinic). E poi i difensori, quelli che ora servono di più a Inter e Napoli. Proprio Moratti ieri ha confermato che comprerà ma non per tappare i buchi. Vale a dire che il progetto Inter non cambia, nonostante le difficoltà. Al limite si anticipa. Ecco perché si continua a parlare con il Genoa. Ranocchia subito? Dipende dall’accordo che le due società troveranno. Sul tavolo, come sapete, molti nomi. Mariga, Santon, Biabiany. Moretti, Sculli, Palacio anche Criscito in un primo momento. Di margini per trattare ce ne sono eccome. Come c’è la possibilità di arrivare a prendere un giocatore insieme, come Ruiz dell’Espanyol. Così Ranocchia potrebbe finire tutto all’Inter, il Genoa avrebbe l’alternativa di valore già in casa. E Moretti (che Carboni ha già conosciuto) potrebbe arrivare lo stesso come jolly. Cena in vista, questo fine settimana…

Difficile che arriverà anche un centrocampista, anche perché in questo momento Thiago Motta sta recuperando molto bene. Inler e Asamoah, piacciono. Ma costano e l’Inter i soldi vuole tenerli per grandi colpi. Magari a giugno. E la pista sempre bianconera è Sanchez, che ora non si muove neanche per scherzo. A proposito di difensori, sempre ieri De Laurentiis ha detto che ne arriveranno a Napoli. Se per Ruiz c’è da vincere (come appena detto) la concorrenza dell’Inter, Riccardo Bigon al momento è in vantaggio su tutti gli altri per Ogbonna, del Torino. Mancino, può fare il centrale e (se serve) il terzino. In attacco Caracciolo è l’ultimo nome venuto fuori, per volontà dello stesso presidente Corioni. Il Brescia però deve ancora ricevere una chiamata da uno 081…

Evidentemente il mercato comincia ad entrare nel vivo perché la giornata è stata ricca di parole. La Juventus ha ricevuto proprio ieri l’ennesimo “no per ora” da parte del Catania per Maxi Lopez. A gennaio non si muove ha detto Pietro Lo Monaco. La Juventus non desiste, perché il giocatore piace molto e perché i rapporti fra le due società sono eccellenti. L’alternativa Berbatov al momento non è credibile, Adebayor è extracomunitario e ora non può arrivare. Lukaku, nuovo baby fenomeno costa moltissimo.

Paratici e Marotta stanno lavorando. Senza dimenticare che ora serve un attaccante in più ma che a giugno sempre in attacco qualcosa si muoverà (Gilardino o Pazzini, anche ieri in gol). E chissà che tra i nomi da valutare non salti fuori quello di Maccarone, che a Palermo non sta giocando (complice l’esplosione di tutti i ragazzi terribili, da Pastore a Pinilla) e che invece ha grandissime qualità. Magari potrebbe solleticare anche l’interesse del Milan che una punta la sta cercando ma che per conferma dello stesso Galliani (sì, anche lui ieri ha parlato!) non sarà Matri perché il Cagliari l’ha ritenuto incedibile.

In realtà il pensiero rossonero è tutto per Mario Balotelli. Finalmente anche la società esce allo scoperto dopo che a lungo era stato proprio SuperMario a lanciare segnali d’amore al Milan. Difficilmente sarà per gennaio, ma ormai non manca molto per l’assalto finale. Intanto il Milan continua a guardarsi intorno, legge su GQ che anche Giuseppe Rossi tifa Milan e aspetta le decisioni di Ronaldinho. Ma l’attesa più dolce (per noi giornalisti non certo per lui) è per Cassano. I bookmakers dicono che andrà al Palermo. Conviene continuare a scommettere…

[Luca Marchetti – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

Quando le panchine iniziano a tremare…

Potremmo chiamarla la “Maledizione del Catania”, tanto per prendere spunto dal celebre film di casa Walt Disney. Eppure la frase appena citata rasenta il vero: dopo l’esonero di Zenga alla dodicesima giornata dello scorso campionato, potrebbe vacillare anche la panchina di un altro ex rossazzurro, quel Sinisa Mihajlovic artefice di una trionfale rimonta che sancì la salvezza del Catania.

Lo scorso anno fu Luciano Spalletti ad aprire le danze: quest’anno il primato passa nelle mani di Colomba, allenatore esonerato dal Bologna a ridosso della prima giornata di campionato. Ma analizziamo un dato piuttosto importante: lo scorso anno furono ben 5 gli allenatori esonerati nel periodo compreso dal primo settembre al 20 Ottobre: Spalletti (Roma), Gregucci (Atalanta), Donadoni (Napoli), Ruotolo (Livorno) e Papadopulo (Siena). Soltanto uno (Colomba appunto) l’esonerato della stagione 10/11.

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