Il punto sul mercato interista: tanti nodi da sciogliere entro 15 giorni

Marco Branca è ufficialmente in vacanza fino a mercoledì, quindi appare difficile, ma non impossibile (il telefono è sempre acceso), che il mercato dell’Inter proponga particolari novità prima di metà settimana. Il momento ideale, quindi, per fare il punto della situazione a due settimane dalla chiusura della campagna acquisti. Premesso che in questo momento la rosa a disposizione di Rafa Benitez è già competitiva e su questa il tecnico spagnolo sta già lavorando in vista delle due finali di Supercoppa il 21 e il 27 agosto contro Roma e Atlètico Madrid, la società sta cercando di concludere le ultimke operazioni, sia in entrata sia in uscita.

Per quanto riguarda gli arivi, aspetta solo una telefonata Giusepe Sculli, ormai nerazzurro anche se manca l’annuncio ufficiale. Per il suo arrivo l’Inter verserà nelle casse del Genoa 5 milioni di euro circa. L’altro innesto, se le condizioni saranno favorevoli (probabilmente bisognerà atendere la chiusura del mercato), sarà Javier Mascherano, che ieri ha esordito in Premier League con la maglia del Liverpool, che però è sua intenzione sfilarsi al più presto. Se i Reds abbasseranno le loro richieste, portandole da 25 milioni a una decina di milioni più il cartellino di Muntari, la trattativa evolverà favorevolmente. Ci vorrà però pazienza.

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Juve, giusto vendere Diego. Boateng stupirà il Milan e Benitez ha già capito l’Inter. Napoli e Palermo: mercato intelligente

I primi dati indicativi del nuovo campionato provengono dal recente Trofeo Tim, disputatosi venerdì sera tra Inter, Milan e Juventus. I bianconeri hanno iniziato prima la stagione ma al primo vero confronto hanno ceduto. Doveva essere la stagione del riscatto ma questa è già una piccola sorpresa, in base alla preparazione atletica doveva vincere la Juventus. Questo è segno che l’amalgama non c’è ancora e i tifosi iniziano a preoccuparsi. Sperano di non ripetere lo stesso cammino della passata stagione.

Se Diego non rientra nei meccanismi di Delneri la Juve fa bene a cederlo. Quando arriva un tecnico, porta con sè nuove idee e vuole giocatori funzionali al suo progetto. La Juve ci ha perso, perché non guadagnerà i soldi spesi l’anno scorso, però di questi tempi è giusto realizzare l’operazione. Diego in campo non gioca nella sua posizione e a lungo andare potrebbe essere negativo sia per la squadra che per il giocatore, è giusto quindi che l’operazione possa concretizzarsi. Diego in Germania ha dimostrato di essere un campione e non si faranno influenzare dalla stagione negativa che ha fatto. E’ un affare sia per la società che per il giocatore, perché un altro anno negativo potrebbe non permettergli più di trovare una squadra disposto a pagarlo a cifre importanti.

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Roma, Ferragosto in apprensione

L’ultima amichevole estiva non ha dato le risposte che Ranieri sperava di avere. E ora i test sono finiti, dalla prossima settimana si fa sul serio con la Supercoppa contro l’Inter. Rendimento in discesa per la Roma che sabato prossimo giocherà contro i nerazzurri apparsi invece pimpanti nel test del Trofeo Tim contro Juve e Milan.

Dopo il ritorno a Roma Ranieri ha sancito il rompete le righe, la squadra ha riposato ieri e oggi, giorno di Ferragosto: tornerà a Trigoria lunedì pomeriggio. Comincerà così l’avvicinamento alla prima ufficiale della stagione. Sabato sera, i giallorossi giocheranno contro l’Inter al Meazza la Supercoppa italiana e Ranieri spera che tutto torni a posto per quel giorno.

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I due cecchini al lavoro: Eto’o in formissima, Milito fa più fatica

Mercoledì sera è stato tempo di amichevoli internazionali ed a rappresentare le loro nazionali sono scesi in campo i due bomber nerazzurri, ovvero Samuel Eto’o e Diego Milito, che hanno fornito prestazioni diametralmente opposte. Il bomber di Nkon, nella gara contro la Polonia, ha fatto una grande prestazione, rendendosi sempre pericoloso e siglando una doppietta: il primo gol lo realizza al 29esimo del primo tempo, dopo che al terzo minuto aveva cercato il gol con un pallonetto e due minuti prima del vantaggio africano, aveva fallito l’aggancio da due passi. Eto’o sfrutta una spizzata di testa di un compagno su calcio d’angolo ed insacca da due passi, con una sua classica zampata.

Il raddoppio ad inizio ripresa: l’ex Barça conclude con un gran destro da fuori, a mezz’altezza, un’azione in velocità. Insomma grande prestazione del capitano dei Leoni indomabili, che in nazionale, nelle ultime tre gare, comprese le ultime due del Mondiale, con Danimarca e Olanda, è sempre andato a segno. Samuel Eto’o, che ha una struttura fisica che gli permette di entrare subito in forma, sta proseguendo sulla scia positiva della kermesse planetaria e le parole sul suo impiego dinanzi alla porta, stanno diventando fatti. Lui è un bomber, ha sempre giocato dinanzi alla porta, e quello che ha fatto lo scorso anno, ovvero sacrificarsi sull’ala, lo ha fatto per necessità. Un’altra stagione defilato non sarebbe ben accetta, lui vuole segnare tanti gol, almeno 25. I 16 dello scorso non gli ha nemmeno contati.

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Zanetti: “Vinceremo ancora. Maicon deve restare!”. Poi è commovente…

A Sky Sport 24, nel giorno del suo 37esimo compleanno, Javier Zanetti, capitano eterno dell’Inter, si confessa e parla a 360° su se stesso e sull’Inter, campione di tutto: “E’ un giorno speciale per me, ringrazio la società che mi ha rinnovato il contratto e devo ringraziare tifosi, l’Inter, il presidente Moratti e tutta la famiglia Inter. Mi auguro di continuare anche dopo, ma questo è un motivo d’orgoglio immenso. Se festeggerò? Sicuramente stasera facciamo festa dai, poi domani si torna a lavorare.

Quest’anno sarà dura, anche in Serie A ce la giocheremo con tutti, Roma, Juve, Milan, Fiorentina e Genoa sono tutte ottime squadre, tutte vorranno batterci e si sono rinforzate al meglio. Noi però vogliamo continuare a scrivere la storia di questo club. Giocheremo la Supercoppa Italiana contro la Roma che becchiamo sempre, che non sarà facile, e poi la Supercoppa Europea. Speriamo che i risultati possano arrivare”. Qualche parola sul nuovo tecnico, Rafa Benitez: “Lui ha idee molto chiare, quando arriva un nuovo allenatore è sempre così, ci sono cambiamenti. Dovremo essere bravi ed accorciare i tempi per ripartire fortissimo. Ha un’idea tattica di una squadra molto alta, e sa che il gruppo è disponibile e unito”.

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Pescara-Roma: tutte le interviste del dopo-partita

Queste le interviste realizzate nel dopo partita di Pescara-Roma.

Leandro Greco in zona mista:

Non mi aspettavo di giocare dal primo minuto sono contento. Sto lavorando bene dall’inizio del ritiro cercando di farmi trovare pronto e sono contento di poter giocare. A 24 anni sono un finto giovane e so che è importante giocare ma deciderlo spetterà al mister e alla società ma io sono a disposizione. C’è una bella concorrenza, sono tutti grandi campioni e stando qui posso solo che migliorare. Ho bisogno di giocare ma se la società e il mister riterranno opportuno che io rimanga lo farò volentieri.

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La tournée americana ci lascia due Inter: temibile davanti, fragile dietro

Gli Stati Uniti d’America lasciano in eredità un Inter misteriosamente distinta in due personalità. La personalità offensiva con ben 7 gol in 3 gare, con un attacco che sta cominciando a girare al meglio, in tutti i suoi interpreti, in contrasto con una personalità difensiva un po’ bizzarra. I nerazzurri hanno concesso 5 gol in 3 gare, o meglio in 2 gare, vista l’imbattibilità contro il Manchester City. Gli USA lasciano un Inter con ampi margini di crescita, sia sul piano della condizioni, sia su quello del gioco ed inoltre su quello dei singoli.

I nerazzurri se la sono vista con squadre molto avanti nella preparazione (City e Panathinaikos) ed hanno mostrato un netto ritardo di condizione fisica, soprattutto nella seconda gara. Dopo aver dominato gli inglesi per quasi la totalità della gara, i nerazzurri hanno sofferto il brio dei verdi di Atene, come detto molto più avanti nella condizione, abili ad infilare la disattenta retroguardia nerazzurra per tre volte, due con Cissè ed un’altra volta con Leto. Stesso discorso vale per il pareggio di John, giovedì’ scorso, contro l’Fc Dallas, ma qui si tratta solo di un errore di marcature, con Maicon che se lo è fatto sfuggire. Il tecnico spagnolo, ora che avrà Lucio e Samuel a pieni giri, lavorerà al meglio per blindare la difesa nerazzurra, punto cardine delle vittorie della scorsa annata. La nuova concezione difensiva (la difesa è molto più alta rispetto al passato) non può essere assimilata in un batter d’occhio, ci vuole sempre del tempo.

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Benitez stregato da Maicon: proverà a tentarlo così. Mentre Sneijder…

Non è facile, ma provarci non costa nulla. Rafael Benitez si è convinto: trattenere Maicon sarebbe una mossa troppo importante per la sua Inter, e adesso lo ha palesato a tutti. Le frasi rilasciate dal tecnico spagnolo oggi non sono casuali: il brasiliano ha realmente stregato Rafa, sia sul campo nei minuti giocati finora (devastante, come sempre), sia soprattutto in allenamento, dove Maicon si sta comportando da professionista esemplare con prestazioni più che all’altezza, nonostante le mille voci che lo travolgono in questi giorni.

In realtà, mantenere Maicon alla Pinetina è difficilissimo: Benitez lo sa perfettamente ma vuole provarci, tentandolo. Le sue parole sono infatti frutto di un’accurata analisi: Rafa sa che Maicon non ha una totale volontà di partire, ma che resterebbe anche volentieri in nerazzurro, ma la prospettiva Real è troppo vicina per non richiamare l’attenzione del Colosso. Nei prossimi giorni se ne saprà di più, Benitez potrà farci poco ma i suoi sforzi li sta ponendo su questo caso, dopo essersi reso conto definitivamente dell’effettivo potenziale del fenomenale terzino brasiliano. L’incontro Moratti-Caliendo sarà decisivo, chissà che Rafa non faccia una chiamata al presidente per spiegare le sue ragioni. Per ora nessun colpo di scena, ma chissà.

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